Il Museo Poldi Pezzoli ospita dallo scorso 6 maggio la mostra di Giulio Paolini Expositio. Con questa mostra il Museo Poldi Pezzoli continua in quel percorso di dialogo con l’arte e gli artisti del nostro tempo iniziato nel 2011 con la mostra di Omar Galliani e proseguito nel 2013 con la mostra di Chiara Dynys.
La mostra si apre al piano terra, nel cosiddetto Salone dell’Affresco con l’opera che da anche il titolo alla mostra: Expositio (1994-2016), una serie di quattro calchi in gesso della Venere di Fidia che posti su di un alto piedistallo si specchiano attraverso vari specchi frammentati, questa è la terza versione dell’opera presentata per la prima volta da Paolini nel 1994 in Francia ad Amiens; qui Paolini riflette sull’atto stesso dell’esporre, poiché il visitatore è invitato ad osservare nell’insieme l’opera; tuttavia viene negata la visione globale delle opere esposte.
Una seconda installazione, posta al centro del Salone Dorato, dal titolo: Tre per tre (ognuno è l’altro o nessuno) realizzata tra il 1998 e il 1999, dialoga direttamente con i capolavori del museo. In questo caso l’opera è formata da tre calchi di gesso rappresentati tre uomini a grandezza naturale seduti che si guardano, l’opera deriva direttamente da uno studio di figura di Jean-Simeon Chardin.
La mostra si conclude con una terza sezione formata da 23 bellissimi collage realizzati dallo stesso Paolini: 16 di questi fanno parte della raccolta intitolata Italia Antiqua (2014-2015) e 7 sono invece direttamente ispirati dalle opere e dalle sale del Museo Poldi Pezzoli. Nei 16 collage dell’Italia antiqua Paolini gioca con un’antica stampa del Circo Flaminio di Roma (oggi scomparso) che diviene a sua volta cornice di altre antiche testimonianze che sembrano piovervi dentro; il titolo della serie deriva invece direttamente da una serie di mappe realizzate da Philipp Klüver nel XVII secolo.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale con testi di Annalisa Zanni, Ester Coen, Giulio Paolini, Flavio Fergonzi e un’intervista allo stesso Paolini di Fiorella Minervino.
Un dialogo tra tradizione e contemporaneità nel cuore di Milano, una riflessione sull’esporre e sulle bellezze del nostro patrimonio culturale e un omaggio a Giulio Paolini che ha sempre visto in questo patrimonio artistico la principale chiave di ispirazione per le sue opere.
Una mostra da vedere anche in concomitanza con la mostra della Fondazione Prada (L’image Volée) che tratta alcuni dei temi cari a Paolini e presenti in questa mostra del Poldi Pezzoli.
EXPOSITIO
Giulio Paolini per il Museo Poldi Pezzoli
6 maggio – 22 agosto 2016
Museo Poldi Pezzoli – Milano
da un’idea di
Giulio Paolini con Annalisa Zanni
allestimento a cura di
Mariano Boggia
catalogo edito da
Silvana Editoriale
con il sostengo di
Umberta Gnutti Beretta
che ha devoluto il premio a lei assegnato
dalla Fondazione Montblanc