Fare un salto all’interno della Russia di inizio Novecento e immergersi in un mondo così lontano e diverso da quello a cui siamo abituati. Ecco cosa vuol dire vedere Il giardino dei ciliegi di Anton Čechov in scena ora al Teatro Elfo Puccini fino al 22 maggio. Il giardino dei ciliegi è l’ultima opera teatrale del drammaturgo russo, nonché una delle sue più famose e amate dal pubblico. A metà tra farsa e tragedia, Čechov porta in scena un decadente mondo aristocratico russo, in corsa verso il completo declino con la destituzione dello zar, un mondo a lui noto è una vicenda a lui molto familiare.
Una famiglia nobile si ritrova a dover fare i conti con una vita completamente nuova dopo l’abolizione della servitù della gleba voluta dallo Zar Nicola I e si ritrova così piena di debiti. Abituata a scialacquare e a spendere, la famiglia di Ljubov’ Andreevna Ranevskaja, detta Ljuba, si trova di fronte alla reale possibilità di perdere l’amata casa di campagna e i terreni da sempre di proprietà della famiglia, compreso il magnifico giardino dei ciliegi. Ljuba e il fratello Gaiev non riescono però a reagire alla reale minaccia, fermi nel loro mondo aristocratico, incapaci di capire le dinamiche di una vita completamente rivoltata dalle novità. E’ il mercante Lopachin, borghese arricchito e figlio di servitori che erano stati schiavi proprio presso la famiglia di Ljuba, che offre loro aiuto per non perdere la proprietà, senza però essere ascoltato. Sarà allora lui ad acquisire la proprietà andata alla fine all’asta, rivoluzionando tutto e abbattendo l’amato giardino dei ciliegi.
L’allestimento è del Teatro dell’Elfo e risale al 2006. A dieci anni dal debutto, Il giardino dei ciliegi firmato da Ferdinando Bruni non sembra percepire il tempo che passa. Quando il sipario si apre si entra letteralmente nel mondo familiare di Ljuba, avvolti nell’attesa del suo ritorno in compagnia della figlia Anja da parte della figlia adottiva Varja. L’occhio è rivolto sempre alla grande finestra sulla sinistra che appena si intravede ma che si affaccia sul giardino dei ciliegi. E’ la luce, data dal sole che si riflette sui fiori bianchi del frutteto ad affascinare e a creare un’atmosfera magica e rarefatta. Il giardino non si vede mai, ma è percepito, presente tra le parole dei protagonisti come simbolo di un mondo ormai scomparso. E quando alla fine della pièce gli alberi di ciliegio del frutteto vengono abbattuti viene a mancare anche la luce e l’atmosfera si fa più cupa. La pièce è un piccolo mondo di caratteri e personalità che benissimo vengono espressi dagli attori sulla scena. Ljuba è interpretata da Ida Martinelli, già protagonista nella produzione del 2006, che bene riesce a riportarci una donna egoista e incapace di stare al passo con il mondo che la circonda, troppo presa da se stessa e dal dolore per la perdita del figlio (sebbene avvenuta anni prima) per combattere e concretizzare azioni per evitare di perdere la tenuta di famiglia. Accanto le sta il farsesco e buffo Gaev di Elio De Capitani, perfetto nel ritrarre uno zio sopra alle righe, incapace anche lui di comprendere i cambiamenti che gli stanno attorno. Intensa e coinvolgente l’interpretazione di Elena Russo Arman nella parte di Varja, comprensiva, amorevole e sensibile alla ricerca dell’amore di Lopachin, ben reso da Federico Vanni. Spensierata e sbarazzina l’Anja di Liliana Benini alla prese con l’eterno studente Trofimov interpretato da Marco Vergani a cui è affidata là retorica più progressista di tutta l’opera. Completa il cast il gruppo dei servitori, irriverenti e sbarazzini, “capitanati” dal maggiordomo Firs di Fabiano Fantini, simbolo di quel mondo perduto e ancorato alle tradizioni.
In attesa della prossima stagione e delle prossime produzioni, non perdetevi questa immersione nel mondo checoviano de Il giardino dei ciliegi in scena all’Elfo fino al 22
maggio!
IL GIARDINO DEI CILIEGI
Di Anton Čechov
Teatro Elfo Puccini
3-22 maggio 2016
Uno spettacolo di Ferdinando Bruni
Con
Ida Martinelli Ljubov
Elio De Capitani Gaev
Federico Vanni Lopachin
Elena Russo Arman Varja
Liliana Benini Anja
Luca Toracca Piscik
Corinna Augustoni Charlotta
Fabiano Fantini Firs
Marco VerganiTrofimov
Nicola Stravalaci Epichodov
Carolina Cametti Duniasha
Vincenzo Giordano Jasha
Produzione Teatro dell’Elfo
ph. Luca Piva