E’ stata svelata infine la stagione 2016/2017 del Teatro alla Scala. Già da tempo giravano voci sui titoli in cartellone e su alcuni concerti, nonché sugli spettacoli della stagione di balletto presentata ufficialmente la settimana scorsa. Ora tutto è uscito alla luce del sole e si scatenano così i commenti su titoli, direttori e cast.
Quindici titoli operisti, sette spettacoli di balletto e ventuno concerti tra sinfonica, concerti straordinari e recital di canto. In numeri questa è la stagione pensata da Alexander Pereira, sovrintendente del Teatro alla Scala dal 2014/2015. Per quanto riguarda la stagione lirica, Pereira continua sulla scia della scorsa stagione, seguendo alcuni filoni principali: la ricerca del repertorio pucciniano con il progetto del direttore musicale Riccardo Chailly, la riscoperta del repertorio operistico italiano, l’introduzione da un lato del repertorio barocco e dall’altro dell’opera contemporanea.
Ad aprire la stagione sarà la versione originale del 1904 pensata proprio per la Scala di Madama Butterfly di Giacomo Puccini, diretta da Chailly. Per l’opera giapponese sul palco vedremo il nuovo allestimento di Jürgen Flimm (ricordiamo di recente il suo I due Foscari proprio alla Scala) e un cast di cantanti in ascesa tra cui spicca la Cio-cio-San di Maria José Siri. La Madama Butterfly non sarà l’unica opera pucciniana in cartellone, verrà ripresa per la terza volta nel giro di cinque anni La Bohème nell’allestimento storico di Franco Zeffirelli. Giuseppe Verdi continua ad essere il principe del cartellone scaligero con ben quattro opere in cartellone: la versione in cinque atti in italiano di Don Carlo diretta da Myung-Whiun Chung; Falstaff nell’allestimento salisburghese del veneziano Damiano Michieletto diretto da Zubin Mehta e interpretato da quello che oggi è considerato come il Falstaff per eccellenza, Ambrogio Maestri; Nabucco nell’allestimento scaligero di Daniele Abbado con l’inossidabile Leo Nucci, protagonista anche della quarta opera verdiana in cartellone, La Traviata con Anna Netrebko e Ailyn Perez nel ruolo di Violetta e Francesco Meli in quello di Alfredo nello storico allestimento di Liliana Cavani.
La riscoperta del repertorio italiano porta in scena da un lato il belcanto donizettiano con Anna Bolena nell’allestimento del Grand Théâtre de Bordeaux diretto da uno specialista belcantista come Bruno Campanella ed un cast capitanato dalla giovanissima Federica Lombardi, allieva dell’Accademia del Teatro alla Scala, e dall’altro la frizzantezza rossiniana de La gazza ladra diretta da Riccardo Chailly con un nuovo allestimento affidato al premio Oscar Gabriel Salvatores. Ben gradito ritorno è quello di Richard Wagner con Die Meistersinger von Nürnberg diretti da Daniele Gatti nell’allestimento di Harry Kupfer per la Opernhaus di Zurigo.
Completano il cartellone il titolo barocco Tamerlano affidato alla direzione di Diego Fasolis con un inconsueto Placido Domingo e il controtenore Bejun Mehta; Hänsel und Gretel, di Engelbert Humperdinck diretta da Marc Albrecht sarà il titolo affidato agli allievi dell’Accademia della Scala; due titoli mozartiani (la ripresa del Don Giovanni di Carsen con un cast di primo livello e Die Entführung aus dem Serail con la ripresa della regia storica di Giorgio Strehler), l’opera contemporanea commissionata dalla Scala a Salvatore Sciarrino Ti vedo, ti sento, mi perdo e il ritorno dopo quasi vent’anni de Der Freischütz di Carl Maria von Weber diretto da Myung-Whun Chung.
La stagione di balletto, la prima del nuovo direttore Mauro Bigonzetti, si aprirà con un classico rivisto nella nuova coreografia pensata da Bigonzetti stesso, Coppélia di Léo Delibes. Tra gli altri titoli classici in programma, Sogno di una notte di mezza estate di George Balanchine, Il lago dei cigni di Ratmansky che debutterà a breve proprio in Scala e Romeo e Giulietta di Prokof’ev nella coreografia di Kenneth MacMillan. Tre altri spettacoli saranno invece serate particolari: Serata Stravinskij diretta da Zubin Mehta, La Valse/Sinfonia in do/Shéhérazade coreografato dagli stessi ballerini del corpo di ballo e Progetto Haendel, creatura di Mauro Bigonzetti a cui parteciperà l’étoile Svetlana Zakharova.
Intenso il programma dei concerti con direttori eccellenti: da Riccardo Chailly a Christoph von Dohnanyi, da Georges Pretre a Bernard Haitink, da Zubin Mehta a Paavo Jarvi, passando per il grande ritorno di Riccardo Muti con la Chicago Symphony Orchestra e Mariss Jansons con la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks.
Tanti gli aspetti interessanti e tanti gli appuntamenti da non perdere nella prossima stagione che già si preannuncia molto interessante e che non mancheremo di raccontarvi!