Lo scorso 17 giugno ha aperto al pubblico la nuova ala dell Tate Modern di Londra, immediatamente rinominata Switch House per distinguerla dal vecchio edificio che d’ora in avanti verrà chiamato Boiler House.
A 16 anni di distanza dall’inaugurazione della Tate Modern (avvenuta alla presenza della Regina Elisabetta l’11 maggio 2000) il museo d’arte moderna e contemporanea più visitato del mondo (nel 2015 ha registrato ben 4.712.581 di visitatori piazzandosi davanti a musei di gran lunga più rinomati come la National Gallery di Washington o il Museé d’Orsay di Parigi) ha ampliato i suoi spazi espositivi di più del 60%; infatti la nuova torre, ideata dal duo di architetti svizzeri Herzog & De Meuron, sorge su di un area complessiva di circa 40.000 mq e si sviluppa per 11 livelli aggiungendo al museo ben 22.500 mq di spazi espositivi.
Il progetto della nuova Switch House è stato affidato nel 2005 agli stessi Herzog & De Meuron che avevano vinto il concorso indetto nel 1994 per il recupero e la trasformazione in museo dell’antica centrale elettrica di Bankside. I lavori (che inizialmente dovevano terminare nel 2012 in tempo per le Olimpiadi ospitate a Londra) sono partiti nel 2010 e si sono conclusi nei primi mesi del 2016 per la cifra di 260 milioni di sterline (contro i 215 milioni previsti nel 2005) cifra che è stata raggiunta anche grazie alle numerose donazioni private e ad una efficace campagna di fundraising diretta ai singoli donatori.
Il progetto iniziale presentato nel 2006 prevedeva la costruzione di una grande torre piramidale in vetro, composta da volumi autonomi, nel 2008 con il progetto definitivo presentato dai due architetti svizzeri la torre piramidale è stata ricoperta da una pelle di mattoni traforati che permette alla luce di entrare di giorno e di uscire di notte illuminando l’intero edificio. I mattoni utilizzati per questa epidermide della Switch House sono dello stesso tipo di quelli dell’edificio storico così che la nuova torre possa meglio integrarsi con la Boiler House e con lo skyline circostante. Internamente è sempre ben visibile la struttura portante in calcestruzzo (che ricorda molto da vicino la struttura della milanese Fondazione Feltrinelli che sta sorgendo, sempre ad opera del duo elvetico, a Porta Volta) che è ben abbinata con i pavimenti in parquet di un essenza molto chiara, la stessa essenza chiara la ritroviamo in molti dettagli delle finiture come nei corrimano, nei parapetti e nelle sedute distribuite in tutta la torre.
La nuova Switch House, (con i suoi 65 metri di altezza) va ad aggiungere, ai già vastissimi spazi espositivi della Boiler House (con la quale è collegata tramite due passerelle sospese sopra la Turbine Hall al 1° e al 4° piano), altri 4 piani interamente dedicati all’esposizione delle collezioni e all’organizzazione di mostre temporanee, in particolare i cosiddetti Tanks (i vecchi serbatoi di gasolio della centrale elettrica) che si trovano al pian terreno (ma in realtà interrati rispetto al manto stradale) sono senza dubbio gli ambienti espositivi più affascinanti del museo, tra i pochi dell’edificio rimasti praticamente intatti e rappresentano (a detta degli architetti) il cuore del nuovo progetto.
Oltre a questi nuovi spazi (ed è questa la vera ricchezza della nuova ala della Tate Modern) la Switch House ospita ad ogni piano numerosissimi servizi aggiuntivi che contribuiscono a rendere la nuova Tate Modern un vero e proprio centro culturale di aggregazione per i londinesi e per i turisti. Il decimo piano ospita una terrazza panoramica che da una visuale a 360° sulla città (oltre ad accogliere un caffè) negli altri piani troviamo un ristorante, una sala riservata ai soci del museo e due livelli che saranno dedicati ad attività che coinvolgeranno artisti e visitatori contemporaneamente.
Un’ultima veloce riflessione sull’architettura museale che ha visto nascere negli ultimi anni numerosi nuovi musei in giro per il mondo. Tra questi sta forse piano piano imponendosi una nuova tipologia di spazio museale: il Museo Torre.
Oltre alla nuova Tate, ricordiamo alcuni dei più signficativi casi di Musei Torre nati negli ultimi anni, come: la nuova sede (inaugurata nel 2007) del New Museum di New York, il Museo Soumaya di Città del Messico (del 2011), il nuovo edificio progettato da Renzo Piano per Whitney Museum sempre a New York (2015), la nuovissima espansione del SFMoMa di San Francisco (2016) e la nuova alla della Fondazione Prada di Milano, progettata dallo studio OMA/Rem Koolhaas e che dovrebbe aprire prossimamente.
La nuova Tate Modern viene giustamente considerata come il più importante progetto culturale sviluppato nel Regno Unito dopo l’apertura della British Library nel 1998 al pari dell’apertura della stessa Tate Modern nel 2000 che avviò il recupero dell’interno Bankside, trasformandolo in uno dei quartieri più interessanti di Londra.