Palazzo Reale di Milano ospita dallo scorso 22 settembre (e chiuderà il prossimo 29 gennaio 2017) la prestigiosa mostra “Hokusai, Hiroshige, Utamaro”, organizzata nell’ambito dei festeggiamenti per il 150° anniversario della stipula del primo trattato di amicizia tra Italia e Giappone (avvenuto nell’agosto del 1866) la mostra di Palazzo Reale è solo uno dei numerosi eventi previsti per l’occasione che vede protagonista anche un’altra istituzione culturale milanese, ossia il Teatro alla Scala. La Scala ha onorato questa ricorrenza con una tournée del corpo di ballo che tra il 22 e il 25 settembre ha messo in scena a Tokyo cinque repliche del Don Chisciotte con le coreografie di Nureyev. Tuttavia le celebrazioni per l’anniversario del trattato italo-giapponese culmineranno a Milano solo il 7 dicembre con la prima rappresentazione della nuova produzione di Madama Butterfly di Puccini diretta da Riccardo Chailly che aprirà la nuova stagione della Scala con un ultimo grandioso omaggio al Giappone.
La mostra, curata da Rossella Menegazzo, (docente di Storia dell’Arte Orientale alla Statale di Milano) espone, divise in 5 sezioni, una selezione di circa 200 xilografie policrome (ma anche di libri illustrati) provenienti dalla sterminata collezione (conta più di 10.000 stampe giapponesi) del Honolulu Museum of Art; conducendo il visitatore alla scoperta dei tre maggiori artisti del periodo Edo giapponese (1603-1868), ossia: Kitagawa Utamaro; Katsushika Hokusai e Utagawa Hiroshige.
Cuore della mostra sono la due serie di Trentasei vedute del monte Fuji la prima di Hokusai realizzata tra il 1830 e il 1832 e la seconda di Hiroshige realizzata tra il 1852 e il 1858, le due serie sono esposte in modo da comporre formare una preziosa cornice all’opera probabilmente più celebre di tutta l’arte giapponese: La grande onda di Kanagawa (facente parte della serie di Hokusai).
Estremamente interessanti anche i due cicli messi a confronto delle Cinquantatre stazioni del Tōkaidō, realizzate da Hokusai tra il 1804 e il 1811 e da Hiroshige tra il 1833 e il 1834.
L’ampiezza della mostra probabilmente penalizza la penultima sezione della mostra interamente dedicata agli stupendi ritratti femminili di Utamaro (intitolata appunto: Utamaro: bellezza e sensualità); l’ultima sala, che chiude la mostra, è dedicata ai libri illustrati da Hokusai che vengono qui indicati come i veri prototipi degli attuali manga giapponesi.
La mostra presenta un allestimento insolitamente ben curato (per la media delle ultime mostre presentate a Palazzo Reale) allestimento che contribuisce non poco (soprattutto nelle prime sale) ad immergersi appieno nella cultura figurativa giapponese per meglio comprendere i perché dell’influenza di questi tre grandissimi maestri sugli artisti impressionisti e post-impressionisti europei.
Hokusai, Hiroshige, Utamaro
Milano – Palazzo Reale
22 settembre 2016 – 29 gennaio 2017
a cura di Rossella Menegazzo
prodotta da MondoMostre e Skira
catalogo edito da Skira
#HokusaiMilano
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