Una Scala gremita in ogni ordine di posto e alla presenza del ministro Franceschini e del sindaco Sala ha ospitato quello che (dopo la Madama Butterfly del 7 dicembre) si può considerare l’evento musicale più atteso della stagione milanese; ossia il ritorno sul podio del Piermarini del M° Riccardo Muti.
Dopo quasi 12 anni di assenza (l’ultima volta che Muti salì sul palco della Scala fu il 2 maggio 2005 alla testa dei Wiener Philharmoniker) la sera del 20 gennaio 2017 Riccardo Muti è tornato a dirigere al Teatro alla Scala di Milano (teatro che lo vide direttore musicale dal 1986 al 2005). Il ritorno do Muti sul podio della Scala è avvenuto in occasione di due concerti (20 e 21 gennaio 2017) della tournée europea della Chicago Symphony Orchestra (orchestra di cui Muti è Music Director dal 2010) che sta portando con successo la grande orchestra americana nelle migliori sale da concerto e nei teatri di tutta Europa.
Una serata sicuramente da ricordare per gli appassionati e per la storia del teatro musicale milanese; in primis per il chiacchierato ritorno del Maestro Muti, ma anche (o forse soprattutto) per il ritorno della compagine statunitense, a ben 36 anni di distanza dall’ultimo concerto scaligero (era il 1981 e i concerti erano stati diretti dal Maestro Solti). Il programma del primo concerto si è aperto con un misconosciuto brano di Alfredo Catalani, compositore molto amato da Muti, che ha dedicato l’esecuzione alle popolazioni del Centro Italia colpite in questi giorni da terremoto e calamità naturali. Contemplazione venne scritta dal compositore toscano per il direttore Franco Faccio che la presentò a Parigi alla testa dell’orchestra del Teatro alla Scala in occasione dell’apertura dell’Esposizione Universale del 1878. A seguire il poema sinfonico straussiano Don Juan e la celebre quarta sinfonia di P.I. Cajkovskij. Il gesto del Maestro si è dimostrato appassionato, pulito e calibrato e ha saputo dare il meglio grazie alla magnifica esecuzione della Chicago Symphony Orchestra, giustamente oggi considerata una delle migliori orchestre del mondo. La sala del Piermarini si è riempita del preciso e rotondo impasto sonoro dell’orchestra americana, capace di stupire per la magnificità e la compattezza del suono e di piegarsi ai diversi colori previsti nelle composizioni eseguite. La Chicago Symphony è sicuramente riuscita a catturare l’attenzione del pubblico. Il Maestro Muti riempito di applausi e osannato dal pubblico ha poi concesso un bis, amatissimo dagli spettatori, la sinfonia dal Nabucco di Giuseppe Verdi, suonata e diretta con il piglio direttoriale che gli riconosciamo e ancora una volta sostenuto da un’ottima esecuzione della CSO. Pubblico alla fine in visibilio per una serata che ha registrato il tutto esaurito.
La trionfale due giorni di Muti a Milano si è conclusa con l’invito ufficiale del sovrintendente, Alexander Pereira, al Maestro e alla CSO per un ritorno al Piermarini nel 2020 in occasione della prossima tournée europea dell’orchestra; ma soprattutto (come riportano le insistenti indiscrezioni) con la conferma di un prossimo attesissimo ritorno di Muti alla testa dei complessi Scaligeri.
Teatro alla Scala
Chicago Symphony Orchestra
direttore Riccardo Muti
Alfredo Catalani Contemplazione
Richard Strauss Don Juan op. 20
Pëtr Il’ič Čajkovskij Sinfonia n. 4 in fa min op. 36
Encore
Giuseppe Verdi Sinfonia dal Nabucco
ph. Silvia Lelli