Il 2017 segna un anniversario importante per il mondo operistico americano: il cinquantesimo anniversario dall’inaugurazione dell’attuale Metropolitan Opera House di New York, (situata all’interno del Lincoln Center, complesso che ospita tra le altre istituzioni la Julliard School, il New York City Ballett e la New York Philharmonic) il più importante teatro d’opera d’oltreoceano. Nato per sostituire il vecchio teatro d’opera situato al numero 1411 della Broadway, ormai poco concorrenziale, il Met spegne quest’anno le sue prime cinquanta candeline.
Certo, cinquant’anni sono pochi se paragonati alla lunga storia dei teatri d’opera europei, ma il Met ha sicuramente conquistato un posto speciale nel panorama operistico internazionale. Lo ha fatto attraverso performance indimenticabili, sfavillanti produzioni operistiche e ospitando i migliori cantanti e i migliori direttori di questi cinquant’anni. Tutti noi appassionati d’opera abbiamo in testa almeno una grande produzione del Met, vista magari in televisione o ascoltata per radio; perché una delle cose più importanti che il Met è riuscito a fare è stato divulgare, cercando di arrivare al maggior numero di gente possibile, con qualsiasi mezzo a disposizione: la radio, la televisione, lo streaming, il cinema. Possono essere le celeberrime Turandot e Bohème di Franco Zeffirelli o la sensuale Carmen con José Carreras e Agnes Baltsa, tutti portiamo dentro di noi e nel nostro immaginario una magica serata al Met. Ed è continuando nel loro intento divulgativo che il Met si prepara a celebrare questi 50 anni con una grande serata di gala, preparandosi ad ospitare alcuni tra i più grandi interpreti del teatro d’opera di oggi che hanno legato la loro carriera a quella del maggior teatro d’opera americano e che quindi canteranno in omaggio ad esso per i suoi 50 anni. Tra gli altri saliranno sul palcoscenico Anna Netrebko, Juan Diego Florez, Elina Garanca, Joyce DiDonato, Renée Fleming, Vittorio Grigolo, insieme al grande Placido Domingo per una serata che si preannuncia come il giusto compimento di 50 anni di grande storia operistica. La serata non sarà però l’unico modo in cui verrà celebrato il Met in questo anniversario. Le celebrazioni si stanno compiendo in un certo senso anche grazie ai ricordi degli spettatori raccolti sul sito del Met: piccoli e grandi ricordi, vecchi e recenti, di persone che hanno legato un momento della loro vita al teatro newyorchese, riuscendo così a creare un collage di sensazioni ed emozioni che questa metà di secolo si porta con sé.
Il Met non solo però compie quest’anno 50 anni, ma per vari motivi si trova davanti ad una svolta. James Levine ha abbandonato infatti alla fine della stagione 2015-16 il suo ruolo di direttore musicale, dopo ben quarant’anni. La storia di questi primi cinquant’anni sono stati quindi legati indissolubilmente alla figura di James Levine. Ora tocca ad un nuovo giovane direttore musicale (in carica come direttore musicale designato dalla fine della stagione 2017-18 e poi a tutti gli effetti dal 2020), il canadese Yannick Nézet-Séguin, raccogliere l’eredità di Levine e portare il Met verso il futuro, senza dimenticare questi importanti 50 anni.
Ma questa stagione celebrativa del Met non si esaurisce con la speciale serata del 7 maggio, infatti la programmazione per la stagione dell’anniversario continua, più ricca che mai. La stagione 2016-17, inaugurata con una nuova produzione di Tristan und Isolde di Wagner con protagonista Nina Stemme, prevede ben 225 rappresentazioni e 26 produzioni operistiche in un repertorio che spazia dai capolavori del Settecento fino all’opera contemporanea; una stagione ricchissima che proporrà alcuni dei titoli più famosi del repertorio come per esempio La Traviata, Aida, Il Barbiere di Siviglia, Der Fliegende Holländer e Don Giovanni accostati ad altri titoli meno conosciuti, ma pronti per essere conosciuti ed apprezzati dagli spettatori del Met.
#MET50
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