A Palazzo Reale di Milano l’assessore alla cultura Filippo del Corno ha presentato, assieme ai vertici di Skira e del Musée d’Orsay, l’attesissima mostra Manet e la Parigi moderna. Nata dalla collaborazione di Skira con il museo parigino (e originariamente pensata per Torino), la mostra dedicata ad Edouard Manet è uno degli eventi espositivi più attesi dell’anno dal grande pubblico a Milano. Manet e la Parigi moderna è la seconda mostra del ciclo “Musei dal mondo a Palazzo Reale” dopo la mostra del 2015: Da Raffaello a Schiele. Capolavori dal Museo di Belle Arti di Budapest.
La mostra raccoglie, in dieci sezioni, circa un centinaio di opere provenienti dalla collezione del Musée d’Orsay, tra cui spiccano i 26 capolavori di Manet (17 dipinti e 9 disegni) e alcuni capolavori altri artisti attivi nella Parigi di fine secolo: Claude Monet, Paul Gauguin, Paul Signac, Giovanni Boldini, Paul Cézanne, Edgar Degas, Henri Gervex e James Tissot.
Le 10 sezioni in cui si articola la mostra vogliono celebrare il ruolo centrale che Manet ebbe per l’arte europea, mettendolo in diretto dialogo con le opere degli altri artisti attivi a Parigi, e al contempo vogliono raccontano il percorso artistico di quello che stato il precursore dell’impressionismo.
Tra le opere esposte in mostra spiccano sicuramente: nella I sezione, (Manet e la sua cerchia) il vibrante Ritratto di Émile Zola del 1868 che dialoga con il Ritratto di Stéphane Mallarmé (1876) e con Ritratto di Henri Rochefort di Giovanni Boldini del 1882; nella III sezione (Sulle rive) vi segnaliamo: la Fuga di Rochefort (1881) e la Pastorale (1870) di Cézanne e Argenteuil (1872) di Claude Monet. L’heure espagnole, titolo della V sezione ispirato all’opera di Ravel, espone almeno due delle opere più famose di Manet, la Lola di Valencia (1862) e il celeberrimo Pifferaio (1866); nella VII sezione (L’Opéra) vi segnaliamo invece, accanto ai progetti e ai modellini per l’Opéra Garnier e le sue decorazioni un magnifico dipinto di Henri Gervex del 1886 Il ballo dell’Opéra; l’VIII sezione (Parigi in festa) espone il bellissimo Il ballo (1878) di James Tissot e Un Palco al Théatre des Italiens del 1874 di Eva Gonzalès.
Le ultime due sezioni della mostra, dedicate all’universo femminile (in bianco la IX sezione e in nero la X), espongono tra le altre opere: La lettura (1865-1873); Il balcone (1868-1869) e il celeberrimo ritratto di Berthe Morisot con un mazzo di violette (1872).
L’elegante allestimento, curato da Corrado Anselmi, cerca con discrezione di contestualizzare le varie sezioni tematiche della mostra; particolarmente riuscita la VII sezione della mostra dal titolo: L’Opéra con pareti ricoperte di velluto rosso drappeggiato da nappe dorate così da restituire l’idea dei sipari dei teatri parigini, luoghi privilegiati della Parigi di Manet.
La mostra di Palazzo Reale si presenta davvero come uno degli eventi imperdibili della primavera milanese, le oltre 100 opere esposte e il coinvolgente allestimento riescono a trasportare i visitatori nel cuore della Parigi di Napoleone III e del Barone Haussmann.
Manet
e la Parigi moderna
Palazzo Reale – Milano
8 marzo – 2 luglio 2017
a cura di
Guy Cogeval , Caroline Mathieu, Isolde Pludermacher
prodotta da
MondoMostreSkira e Comune di Milano
allestimento
Corrado Anselmi
illuminazione
Studio Balestreri
con la collaborazione del
Musée d’Orsay
catalogo
Skira
#ManetMilano