La stagione del Teatro Municipale di Piacenza è giunto al suo quarto appuntamento. Dopo Un Ballo in Maschera, La Bohème e la riscoperta de La Wally, è arrivata l’ultima opera del trittico dapontiano di Mozart, Così fan tutte.
La produzione a cura di Giorgio Ferrara proveniva dal Festival dei Due Mondi di Spoleto dove era andata in scena per la prima volta nel 2015. Potremmo dire che ci siamo trovati davanti ad una produzione che visivamente è sicuramente destinata a diventare un classico, per la semplicità dell’allestimento unita ad un’estrema efficacia e ad una leggiadria che perfettamente si accoppiano alla partitura dell’opera buffa mozartiana. Il merito va in primis alle splendide scenografie del Premio Oscar Dante Ferretti che usa un classico fondale dipinto per ritrarre il mare che fa da sfondo all’intera vicenda. Gli spazi scenici si alternano tra esterno ed interno grazie ad alcuni elementi mobili e a finestre girevoli che all’occasione diventano quadri settecenteschi del pittore francese Jean-Honoré Fragonard. Molto belli i costumi di Francesca Lo Schiavo e ben curate le luci di Daniele Nannuzzi, capaci di focalizzare l’attenzione dello spettatore e fautrici del cambiamento di luce nel panorama marino pensato da Dante Ferretti. La regia di Giorgio Ferrara si accosta bene al bell’allestimento scenico, senza proporre però delle vere e proprie idee registiche, lasciando ai cantanti il lavoro sull’interpretazione.
Il cast era tutto molto giovane, ma solitamente impegnato in questo repertorio e che ha saputo interpretare ottimamente la partitura mozartiana vocalmente e interpretativamente. In buca era presente l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini che ha ben seguito le indicazioni della direttrice Carla Delfrate che ha preferito tempi brillanti che hanno saputo dare brio alla partitura, senza dimenticare l’introspezione dei momenti più nostalgici e malinconici. Belle le voci di tutti i protagonisti, a loro agio nella vocalità mozartiana. Spicca soprattutto la spumeggiante Despina di Lavinia Bini, accostata all’ottimo Don Alfonso di Simone Del Savio. Le due coppie erano formate da un lato dalla Fiordiligi di Arianna Vendittelli alle prese con un ruolo ostico, ma che riesce a risolvere ottimamente sfoggiando una bella voce lirica sopranile e dal Guglielmo di Thomas Tatzl, perfettamente a suo agio e divertente anche interpretativamente; dall’altro c’erano la Dorabella di Lucia Cirillo (caratterizzata da una voce mezzosopranile che tende a sfociare nel sopranile) e dal Ferrando di Giorgio Misseri dalla sicura voce tenorile. Ottima la prova del Coro del Teatro Municipale di Piacenza, purtroppo relegato in due palchi di proscenio in abiti da concerto.
Gran successo per tutti e grande attesa per la prossima nuova produzione che arriverà al Municipale tra un paio di settimane, l’ostica I Puritani di Bellini.
Wolfgang Amadeus Mozart
Così fan tutte
ossia La scuola degli amanti
Dramma giocoso in due atti KV 588
Libretto Lorenzo Da Ponte
Personaggi e Interpreti
Fiordiligi: Arianna Vendittelli
Dorabella: Lucia Cirillo
Guglielmo: Thomas Tatzl
Ferrando: Giorgio Misseri
Despina: Lavinia Bini
Don Alfonso: Simone Del Savio
Carla DELFRATE, direttore
Giorgio FERRARA, regia
Dante FERRETTI, scene
Francesca LO SCHIAVO, costumi
Daniele NANNUZZI, luci
ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI
CORO DEL TEATRO MUNICIPALE DI PIACENZA
Corrado CASATI, maestro del coro
Coproduzione Spoleto58 Festival dei 2Mondi, Teatro Coccia di Novara, Teatro Alighieri di Ravenna, Fondazione Teatri di Piacenza