Nei teatri emiliani è in scena in queste settimane una delle opere più complesse del belcanto italiano, nonché una di quelle che più suscitano l’entusiasmo del pubblico, grazie ai suoi numerosissimi passaggi di bravura che l’hanno resa famosa: I Puritani di Vincenzo Bellini, l’ultima opera del compositore catanese. Proprio per la difficoltà della partitura, pensata da Bellini per alcuni dei più importanti solisti dell’epoca (tra gli altri Giulia Grisi, Antonio Tamburini e Giovanni Battista Rubini), l’opera viene scarsamente rappresentata, quindi la sua presenza nei teatri emiliani rappresenta un’ottima occasione per riuscire ad ascoltarla in un’edizione che possiamo sicuramente definire ben riuscita.
Lo spettacolo è stato curato da Francesco Esposito, già visto a Piacenza qualche anno fa nell’opera donizettiana Il furioso all’isola di Santo Domingo. Anche in questo caso il regista ha realizzato uno spettacolo efficace e fascinoso, focalizzato sulle sensazioni date grazie ai giochi di luci di Andrea Ricci e ritmato grazie alle scene dinamiche di Rinaldo Rinaldi, capaci di cambiare velocemente l’ambientazione. L’azione non è inserita in un tempo ben preciso, ma i bei costumi dello stesso Francesco Esposito ci riportano all’ambientazione originale nell’Inghilterra di Oliver Cromwell. Uno spettacolo semplice, ma ben realizzato che ben ha servito l’azione drammaturgica sul palcoscenico.
La parte musicale è stata al centro di un grande successo di pubblico, esaltato dall’esecuzione dei protagonisti. Tutti buoni gli interpreti, a cominciare dai due protagonisti: Irina Lungu e Celso Albelo nelle parti di Elvira e Arturo. Il soprano russo ha debuttato a Modena il temibile ruolo di Elvira e arrivava a Piacenza quindi ancora fresca di questo debutto, ma non ha mancato di soddisfare le aspettative del pubblico, offrendo un’ottima interpretazione vocale, lirica e commovente, ma svettante nell’acuto, non mancando di infiorettare la sua ripresa di cabaletta. Un successo che ha finito per commuovere Irina Lungu che a scena aperta ha ringraziato il pubblico. Celso Albelo rappresenta oggi uno dei pochi tenori ad avere le carte in tavola per cantare Arturo, uno dei ruoli più temibili. Il tenore spagnolo ha già esperienza nel ruolo e ha convinto appieno, cantando con voce elegante e morbida, dando il meglio nel terzo atto, sfoggiando acuti che non hanno mancato di entusiasmare il pubblico. Il più applaudito della serata è stato però il Sir Giorgio del basso Luca Tittoto che si è fatto apprezzare grazie ad una voce armonica e ben proiettata, ma anche grazie ad una commovente interpretazione. Molto bene anche il Sir Riccardo del baritono argentino Fabian Veloz, tanto che uno dei momenti più apprezzati dal pubblico è stato proprio il duetto tra Sir Giorgio e Sir Riccardo del secondo atto. Di alto livello anche i comprimari: il mezzosoprano Nozomi Kato nel ruolo di Enrichetta di Francia, il basso Lorenzo Malagola Barbieri nel ruolo di Lord Gualtiero e il tenore Kim Keon Woo nel ruolo di Sir Bruno. A capo dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna il direttore Jordi Bernàcer che è stato in parte contestato dal pubblico. Il direttore si è dimostrato attento a creare un buon rapporto tra buca e palcoscenico, ma ha in alcuni casi scelto tempi un po’ slentati. Discutibile la scelta di tagliare la ripresa di tutte le cabalette dell’opera, tranne quella destinata ad Elvira; certo l’opera ha già una lunghezza considerevole, ma con artisti all’altezza a disposizione come in questo caso, sarebbe stato interessante poter ascoltare le cabalette riprese e variate.
Un altro bel successo per i teatri emiliani e per il Municipale di Piacenza che ha ospitato quest’anno produzioni pregevoli e coraggiose, come ci auguriamo continuerà a fare nelle prossime stagioni.
Teatro Municipale di Piacenza
24 – 26 marzo 2017
I Puritani
Melodramma serio in tre parti
Musica Vincenzo Bellini
Libretto Carlo Pepoli
Elvira Irina Lungu
Arturo Talbo Celso Albelo
Sir Giorgio Luca Tittoto
Sir Riccardo Forth Fabian Veloz
Enrichetta di Francia Nozomi Kato
Lord Gualtiero Lorenzo Malagola Barbieri
Sir Bruno Roberton Kim Keon Woo
Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna
Coro della Fondazione Teatro Comunale di Modena
direttore Jordi Bernàcer
maestro del coro Stefano Colò
regia e costumi Francesco Esposito
scene Rinaldo Rinaldi e Maria Grazia Cervetti
luci Andrea Ricci
Coreografie Domenico Iannone
Nuovo allestimento in coproduzione
Fondazione Teatro Comunale di Modena
Fondazione Teatri di Piacenza
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
ph. Rolando Paolo Guerzoni
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