Nei teatri europei è tempo di presentazioni delle nuove stagioni: da Monaco a Dresda, passando per Vienna, Berlino e Zurigo. Cosa succederà la prossima stagione nei teatri di area germanica? Ecco un nostro vademecum per la stagione 2017/18!
Monaco di Baviera | staatsoper.de
Numerosi i titoli in programma alla Bayerische Staatsoper per la prossima stagione con alcune nuove produzioni decisamente interessanti. Segnaliamo Le Nozze di Figaro, Les Vêpres siciliennes nella loro versione francese, Da una casa di morti, ma soprattutto due produzioni che coinvolgono in prima persona il direttore musicale della Staatsoper, Kirill Petrenko: Il Trittico di Puccini e Parsifal di Richard Wagner. Si tratta di due prime volte per il direttore russo e l’interesse è alto per l’interpretazione di queste due partiture così agli antipodi. Nell’opera pucciniana, la regia è affidata a Lotte de Beer, mentre sul palcoscenico troveremo un cast in gran parte tedesco, ma con alcune punte di diamante, come la Giorgetta di Eva-Maria Westbroek, la Suor Angelica di Ermonela Jaho, lo Schicchi di Ambrogio Maestri insieme alla Lauretta di Rosa Feola. Imperdibile si annuncia anche il Parsifal che verrà presentato nella produzione di Pierre Audi e con un cast stellare che comprende Christian Gerhaher, Jonas Kaufmann, René Pape e Nina Stemme. Wagner sarà grande protagonista della stagione, in cui verranno riproposti tre interi cicli del Ring des Nibelungen (due durante la stagione e uno durante il consueto festival estivo), sempre diretto da Petrenko nella produzione del 2012 di Andreas Kriegenburg. Trenta le opere che verranno riprese dal repertorio, tra le quali segnaliamo la ripresa di Mefistofele di Arrigo Boito che farà parte del Faust Festival che la città di Monaco organizza per festeggiare la grande opera teatrale goethiana e la Tosca pucciniana che vedrà la presenza nelle sue recite estive di Anna Netrebko (che debutterà il ruolo a New York a fine 2017).
Dresda | semperoper.de
Città tedesca che vai, Ring che trovi. E se questa città è Dresda allora il Ring des Nibelungen è un appuntamento imperdibile, perché l’opera magna wagneriana è diretta da Christian Thielemann, uno dei più acclamati interpreti wagneriani di oggi. L’allestimento proposto a Dresda è quello metateatrale di Willy Decker realizzato in collaborazione con il Teatro Real di Madrid. La programmazione è completata da un ampio numero di opere e di iniziative che fanno della Semperoper di Dresda uno dei teatri più interessanti dell’area germanica.
Vienna | wiener-staatsoper.at
Ultima tra le stagioni finora presentate, la stagione del maggior teatro viennese, la Staatsoper Wien non delude le aspettative, proponendo sei nuove produzioni e numerosissime riprese dal loro repertorio che promettono di accontentare i palati di tutti. Tra le premiere della prossima stagione si nota il focus sull’opera del Novecento (Il giocatore di Prokofiev, Lulu di Berg e Dantons Tod Di Gottfried von Einem) vicino ad alcuni classici del repertorio. Segnaliamo con interesse da questo punto di vista il Samson et Dalila con la presenza di Roberto Alagna ed Elina Garanca, ma soprattutto l’Ariodante di Haendel che verrà rappresentato per la primissima volta a Vienna con la regia di David McVicar e l’esperta direzione di William Christie. Anche a Vienna verrà ripreso il Ring des Nibelungen, questa volta diretto da Adam Fischer nella consueta (e acclamata) regia di Sven-Eric Bechtolf.
Berlino | deutscheoperberlin.de | komische-oper-berlin.de
In attesa dell’agognata riapertura della Staatsoper Unter den Linden (prevista secondo indiscrezioni per il 3 ottobre 2017), gli altri due maggiori teatri cittadini, la Deutsche Oper e la Komische Oper, hanno già presentato le loro due nuove stagioni. La Deutsche Oper presenta una serie di nuove produzioni che alternano titoli del repertorio del Novecento e contemporaneo a famosi titoli del melodramma dell’Ottocento. Da segnalare la nuova produzione di Carmen con la regia del norvegese Ole Anders Tandberg e la presenza di una Carmen amatissima del pubblico berlinese della Deutsche Oper, la francese Clémentine Margaine. Interessante anche la nuova produzione di un classico del repertorio austriaco, Die Fledermaus con la regia del tenore Rolando Villazón che durante la stagione corrente sempre alla Deutsche Oper si è misurato con La Rondine pucciniana. Tra le numerosissime riprese, segnaliamo La Gioconda di Ponchielli, opera poco rappresentata, ma molto interessante che vede la presenza della cinese Hui He nei panni di Gioconda e Daniela Barcellona in quelli di Laura. La produzione è quella storica di Filippo Sanjust, le cui scene riprendono reali decorazioni originali del tempo. La Komische Oper invece festeggia quest’anno i suoi primi settant’anni di vita e continua nella sua missione di proporre opere tradotte in lingua tedesca, con allestimenti moderni e spesso provocatori che ammiccano al pubblico più giovane, nel tentativo di avvicinare nuovo pubblico al mondo del melodramma e al mondo dell’opera contemporanea. Tanti sono infatti i titoli del repertorio contemporaneo e del Novecento, messi vicino a titoli del repertorio barocco (quest’anno la premiere di Semele di Haendel) e del repertorio operettistico e russo. Tante sono anche le coproduzioni con le realtà più importanti, come per esempio Il Naso di Shostakovic realizzato in coproduzione con la Royal Opera House di Londra, Australia Opera e il Teatro Real di Madrid. Tra le riprese dal repertorio segnaliamo il magnifico Die Zauberflöte di Suzanne Andrade e Barrie Kosky.
Zurigo | opernhaus.ch
La stagione della Opernhaus Zürich riesce sempre a stupire grazie alla varietà e anche alla quantità delle sue proposte. Quindici sono le nuove produzioni (tra opera e balletto) con alcuni elementi di grande interesse, a cominciare dall’opera di apertura, l’Eugenio Oneghin di Cajkovskij con la regia di Barrie Kosky e in coproduzione con la Komische Oper di Berlino. La parte di Eugenio è affidata ad un beniamino del pubblico zurighese, lo svedese Peter Mattei. Da non perdere anche il debutto di Diana Damrau nel terribile ruolo principale nell’opera Maria Stuarda di Donizetti: una prova sicuramente molto interessante e che allarga il repertorio del soprano tedesco con un altro capolavoro del Belcanto italiano. Dal punto di vista registico, sarà interessante scoprire la visione del regista catalano Calixto Bieito che si misurerà con un’opera del repertorio barocco come L’incoronazione di Poppea, diretta da uno specialista del genere come Ottavio Dantone, alla testa dell’orchestra La Scintilla. Numerose le riprese con un repertorio che spazia dall’opera italiana a quella francese, da Wagner all’opera contemporanea, con una delle stagioni europee sicuramente più interessanti.
ph. Komische Oper Berlin