Dopo la presentazione alla stampa della nuova stagione del balletto (avvenuta la scorsa settimana) nella tarda mattinata di mercoledì 31 maggio il sovrintendente Alexander Pereira, con il sindaco Beppe Sala e con il direttore musicale del teatro Riccardo Chailly ha presentato alla stampa la nuova stagione d’opera del Teatro alla Scala.
Molti dei titoli e dei nomi presentati alla stampa circolavano già da tempo tra gli addetti ai lavori, è stata quindi una mattinata che ha portato numerose conferme (come il titolo inaugurale della stagione Andrea Chénier con Anna Netrebko e la ripresa della storica Aida firmata da Franco Zeffirelli nel 1963), ma che allo stesso tempo ha riservato numerose gradite sorprese (come la ripresa della bellissima Elektra di Strauss, ultima opera firmata da Chéreau, con Waltraud Meier nel ruolo di Klytaemnestra, o come il proporre La finta giardiniera di Mozart nello splendido allestimento firmato dal giovanissimo Frederic Wake-Walker per Glyndenbourne). Continuano nella programmazione i filoni ricorrenti di queste ultime stagioni scaligere proposte da Alexander Pereira: il Verismo, il Belcanto e il Barocco in un viaggio alla riscoperta di alcune opere del repertorio che ora non sono più così famose come lo erano alla loro epoca. Per il verismo, oltre al già citato Andrea Chénier inaugurale, la Scala porterà in scena l’interessante Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai diretta da Fabio Luisi con protagonista Maria José Siri, nella nuova produzione di David Pountney, sovrintendente della Welsh National Opera e regista specializzato nella messinscena di opere raramente rappresentate. Il Belcanto è protagonista con Il pirata di Vincenzo Bellini che vedrà come protagonista sul palcoscenico l’acclamata Sonya Yoncheva diretta da Riccardo Frizza insieme a Piero Pretti e Nicola Alaimo. Per il filone barocco invece, sarà la già citata Finta giardiniera di Mozart che affidata alla bacchetta di Diego Fasolis vedrà la partecipazione dell’ensemble barocco della Scala e un cast mozartiano di alto rango e già apprezzato alla Scala quest’anno nel Don Giovanni. Il repertorio italiano continua ad essere protagonista anche con l’opera presentata da Riccardo Chailly che si misurerà con Don Pasquale di Gaetano Donizetti nella nuova produzione di Davide Livermore e con protagonisti Ambrogio Maestri e Rosa Feola. Intorno ai tre temi principali, la programmazione della Scala offre quest’anno addirittura quattro prime esecuzioni assolute mai viste prima sul palcoscenico del Piermarini: l’opera buffa viennese Die Fledermaus diretta da Zubin Mehta, l’Orphée et Eurydice di Gluck, in scena per la prima volta nella versione francese con protagonista Juan Diego Florez; il Fierrabras di Franz Schubert diretto da Daniel Harding nella produzione del Festival di Salisburgo con la regia di Peter Stein e la ormai ultimata Fin de partie dell’ungherese György Kurtág, con la regia di Pierre Audi, che chiuderà la stagione a novembre 2018. Giuseppe Verdi rimane un caposaldo della programmazione scaligera, con ben tre titoli in cartellone: la riproposizione di Simon Boccanegra diretto da Myung-Whun Chung, la ripresa di Aida nell’allestimento del 1963 di Franco Zeffirelli, in onore dei suoi 95 anni, diretta da Nello Santi e, dopo numerosi anni di assenza, il ritorno di Ernani diretto da Adam Fischer nella nuova produzione del regista Sven-Eric Bechtolf. Completano la stagione la ripresa del Fidelio di Beethoven nella produzione di Deborah Warner e diretto stavolta da Myung-Whun Chung e la rarissima Ali Babà e i quaranta ladroni di Luigi Cherubini che sarà interpretata dai giovani dell’Accademia del Teatro alla Scala che si troveranno per un anno a lavorare con una grandissima regista italiana qual è Liliana Cavani.
La nuova stagione è sicuramente molto ricca e piene di proposte interessanti che vanno ad approfondire numerosi temi che in questi anni hanno portato alla riscoperta di importanti opere del repertorio. Parallelamente troviamo però di nuovo un Boccanegra verdiano (si tratterà della terza riproposizione nel giro di quattro stagioni) e la riproposizione di Fidelio che arriva a soli quattro anni dalla prima del 2014. Mancante il repertorio francese e quello wagneriano, ma allo stesso tempo troviamo inconsuete incursioni nel repertorio viennese e classico che sicuramente sapranno attirare l’attenzione del pubblico. Non ci resta che attendere il prossimo 7 dicembre per tuffarci in questa nuova stagione scaligera!
Andrea Chénier di Umberto Giordano
7 dicembre 2017 – 5 gennaio 2018
direttore Riccardo Chailly | regia Mario Martone
Die Fledermaus di Johann Strauss
19 gennaio – 11 febbraio 2018
direttore Zubin Metha | regia Cornelius Obonya
Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi
8 febbraio – 4 marzo 2018
direttore Myung-Whun Chung | regia Federico Tiezzi
Orphée et Eurydice di Christoph Willibald Gluck
24 febbraio – 17 marzo 2018
direttore Michele Mariotti | regia John Fulljames
Don Pasquale di Gaetano Donizetti
3 aprile – 4 maggio 2018
direttore Riccardo Chailly | regia Davide Livermore
Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai
15 aprile – 13 maggio 2018
direttore Fabio Luisi | regia David Pountney
Aida di Giuseppe Verdi
8 maggio – 3 giugno 2018
direttore Nello Santi | regia Franco Zeffirelli
Fierrabras di Franz Schubert
5 – 30 giugno 2018
direttore Daniel Harding | regia Peter Stein
Fidelio di Ludwig van Beethoven
18 giugno – 7 luglio 2018
direttore Myung-Whun Chung | regia Deborah Warner
Il pirata di Vincenzo Bellini
29 giugno – 19 luglio 2018
direttore Riccardo Frizza | regia di Christof Loy
Alì Babà e i quaranta ladroni di Luigi Cherubini
1 – 27 settembre 2018
progetto accademia
direttore Paolo Caignani | regia Liliana Cavani
Ernani di Giuseppe Verdi
29 settembre – 25 ottobre 2018
direttore Adàm Fischer | regia Sven-Erich Bechtolf
La finta giardiniera di Wolfgang Amadeus Mozart
8 – 29 ottobre 2018
direttore Diego Fasolis | regia Frederic Wake-Walker
Elektra di Richard Strauss
4 – 29 novembre 2018
direttore Christoph von Dohnànyi | regia Patrice Chéreau
Fin de partie di Gyorgy Kurtàg
15 – 25 novembre 2018
direttore Markus Stenz | regia Pierre Audi