Programma dedicato a Brahms quello del penultimo concerto della stagione sinfonica 2016/2017. Anne-Sophie Mutter, Riccardo Chailly e la Filarmonica della Scala.
L’apertura è affidata alla solista che ripropone il Concerto in re magg. op.77, uno dei suoi cavalli di battaglia. Unica nel suo genere (nel panorama odierno), si mette in evidenza per la capacità di coniugare virtuosismo e temperamento, per prediligere un suono si morbido e trasparente ma sempre piegato alle esigenze di un fraseggio vibrante. Da incorniciare è il terzo movimento, l’Allegro giocoso, ed eccellente infine il bis offerto al termine: la Sarabanda dalla partita II di Bach.
Sempre all’insegna di Brahms, nella seconda parte è il turno della Sinfonia n.4 in mi min. op.98. La resa è impeccabile e il tratto distintivo impresso da Chailly è volto a reinterpretare il tutto in chiave meno passionale (soprattutto nei primi due movimenti, l’Allegro ma non troppo e l’Andante moderato). Liberato dalle classiche inflessioni malinconiche, il lirismo che ne consegue è più esteriore; forse perde di efficacia (ad esempio nell’Andante), ma per quanto mi riguarda non meno interessante.
Successo caloroso al termine in attesa della Missa Solemnis di Beethoven, diretta da Bernard Haitink i prossimi 23, 24 e 26 giugno alle ore 20. I solisti saranno Camilla Tilling (soprano), Gerhild Romberger (mezzosoprano), Peter Sonn (tenore) e Hanno Müller-Brachmann (basso).
Teatro alla Scala
Milano 12 giugno 2017
Filarmonica della Scala
direttore Riccardo Chailly
violino Anne-Sophie Mutter
Johannes Brahms
concerto per violino e orchestra in re maggiore op 77
Sinfonia n.4 in mi mininore op. 98