Ad ottant’anni dalla creazione di una delle opere più iconiche del Novecento, Guernica, il capolavoro assoluto di Pablo Picasso, il Museo Reina Sofia di Madrid (che custodisce l’opera dal 1992) ha organizzato una grande mostra dal titolo: Piedad y Terror en Picasso. El camino a Guernica.
Grazie alla preziosa collaborazione del Musée National Picasso di Parigi e grazie anche a numerosi prestigiosi prestiti provenienti dai maggiori musei del mondo il Reina Sofia ha impaginato una ricca (circa 180 le opere esposte, tra disegni, fotografie, dipinti e sculture) e interessante retrospettiva che ripercorre attraverso una serie di capolavori assoluti il cammino artistico e personale di Picasso negli anni precedenti il 1937, anno in cui il pittore cubista ricevette la commissione per l’opera da parte del governo repubblicano spagnolo e anno in cui avvenne (il 26 aprile) il bombardamento da parte delle forze nazi-fasciste della cittadina basca.
La mostra si apre con due piccole sale documentarie che introducono il visitatore attraverso fotografie, video e documenti, il bombardamento di Guernica e il padiglione spagnolo dell’Esposizione Internazionale di Parigi del 1937. Dopo questa breve introduzione la mostra si sviluppa in sette sale che vanno esplorando la produzione di Picasso precedente al 1937, si inizia con una serie di splendide Nature morte, immagine perfetta della natura borghese del cubismo, tra queste opere ne spiccano alcune veramente eccezionali come: Mandoline et guitare del 1924 del Guggenheim e Mandoline, compotier, bras de platre del 1925 proveniente dal Met. A questo punto la mostra accelera il ritmo che guida il visitatore a Guernica proponendo una serie di opere come: Les trois danseuses del 1925 della Tate di Londra, e numerosi ritratti attraverso i quali Picasso inizia ad indagare il tema del terrore e della sofferenza, tra cui segnaliamo Figure et profil del 1928 del Musée Picasso di Parigi e la Tete (Personnage) del 1926 proveniente da una collezione privata di Madrid.
Attorno alla sala centrale della mostra una serie di disegni e piccole opere realizzate da Picasso attorno al 1937 introduce il visitatore a Guernica, tra queste la potente Madre con bambino morto sulle scale del Reina Sofia e la Testa di donna piangente con fazzoletto del 1937, sempre del Reina Sofia. Le ultime sale raccolgono un nucleo di opere successive a Guernica, che dimostrano come l’esperienza di Guernica e della guerra abbiano segnato in maniera indelebile l’arte di Picasso; tra le opere qui esposte ricordiamo Monument aux espagnols morts pour la France (1946-1947) del Reina Sofia, Femme au chapeau del 1942 del Lam di Lille e la Nature morte au crane de beauf del 1942 di Dusseldorf. La mostra si chiude con altre due interessanti sale documentarie che ricostruiscono la fortuna di Guernica, dopo l’esposizione a Parigi e il suo arrivo a New York al MoMa.
Una grande mostra che attraverso un prezioso nucleo di capolavori di Picasso (e anche grazie ad un interessante insieme di documenti e fotografie) presenta al pubblico madrileno una lettura iconografica approfondita delle origini di Guernica, mettendola in diretta relazione con le opere precedenti (e successive) Picasso che già da qualche anno mostravano i germi dell’inquietudine e del dolore che sarebbero esplosi proprio nel capolavoro del Reina Sofia.
Pietà e Terrore in Picasso
il cammino a Guernica
Madrid
Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia
4 aprile – 4 settembre 2017
a cura di
Timothy James Clark e Anne M. Wagner
direzione progetto
Manuel Borja-Villel e Rosario Peiró
ph. Joaquín Cortés / Romàn Lores