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MiTo 2017 | Concerto inaugurale nel segno dei “paesaggi”

Domenica 2 settembre un gremito Teatro alla Scala ha ospitato, come ormai da tradizione, il concerto inaugurale dell’edizione 2017 del festival MITO, che per tutto il mese di settembre ormai da qualche anno unisce idealmente grazie alla musica, Milano e Torino. Quest’anno l’onore del concerto inaugurale (dopo il concerto della London Symphony Orchestra diretta da Noseda dello scorso anno) è toccato alla Gustav Mahler Jugendorchester (che quest’anno celebra i 30 anni dalla sua fondazione) diretta da Ingo Metzmacher, che ha proposto al pubblico del festival (il concerto è infatti stato replicato il 4 settembre al Teatro Regio di Torino) un programma strettamente legato al tema della natura che fa da filo conduttore di questa nuova edizione di MiTo.

Sono quattro paesaggi i protagonisti di questo primo appuntamento: due paesaggi urbani nelle note di Anna Clyne e di George Gershwin, la foresta ceca nelle note di Dvořák e la Grecia immaginaria di Ravel. Il concerto si è aperto con una prima esecuzione assoluta per l’Italia della compositrice inglese Anna Clyne, This Midnight Hour che, traendo spunto da Jiménez e Baudelaire, ci racconta una corsa a perdifiato per la notte. Il brano è caratterizzato a tratti da una solennità inesorabile che dà all’ascoltatore l’impressione di essere in trappola per poi invece virare su un ritmo più scomposto che bene dà l’idea della corsa notturna, che si spegne a poco a poco dandoci quasi l’idea di trovarci a riprendere fiato. Un brano che ha rappresentato sicuramente una bella sorpresa, anche per coloro che solitamente non si trovano troppo inclini ad avvicinarsi alla musica contemporanea. Dopo la corsa notturna di Anna Clyne è arrivato il turno di Gershwin che nel suo concerto per pianoforte e orchestra ci racconta la sua personale passeggiata per la grande città. Ci troviamo davanti ad un concerto solenne e sognante allo stesso tempo, ritmato e dalle affascinanti atmosfere jazz grazie soprattutto all’apporto degli strumenti a fiato e del pianoforte. Il francese Jean-Yves Thibaudet è stato il solista del concerto e ha fornito al pubblico un’ottima performance, molto emozionante, da un lato scherzosamente jazz, dall’altro capace di mostrarci anche gli aspetti più notturni del concerto nel secondo movimento. La seconda parte del concerto si è aperta con l’esecuzione di un raro brano del compositore ceco Antonin Dvořák, l’ouverture da concerto Nel regno della natura, un brano legato alle melodie popolari della sua terra che potremmo definire solennemente bucolico e solare nel suo dipingere la natura che gli sta intorno. Il pubblico si è poi lasciato stregare dalle Grecia senza tempo della seconda suite dal balletto Daphnis et Chloé di Maurice Ravel, dall’inizio etereo che poi si fa sempre più rumoroso e sontuoso, un brano davvero magico che non può che suscitare lo stupore nel pubblico.

Protagonisti assoluti i giovani e giovanissimi talenti della Gustav Mahler Jugendorchester, oggi una delle orchestre giovanili più interessanti del panorama musicale internazionale, che riunisce al proprio interno i più promettenti musicisti provenienti da tutta Europa. Sotto l’ottima guida di Ingo Metzmacher, grande cultore del repertorio che va dalla fine dell’Ottocento alla contemporaneità, l’orchestra ha dimostrato una precisione esecutiva e una compattezza sonora degna di grandi orchestre internazionali.

Un ottimo inizio per il festival milanese e torinese che continuerà fino al 21 settembre, in numerosissime location in giro per le due città.


 

MiTo 2017
Milano | Teatro alla Scala

3 settembre 2017

Gustav Mahler Jugendorchester
direttore | Ingo Metzmacher
pianoforte | Jean-Yves Thibaudet


Anna Clyne
This Midnight Hour

George Gershwin
Concerto in fa per pianoforte e orchestra

Antonín Dvořák

Nel regno della natura, ouverture da concerto op.91

Maurice Ravel

Suite n.2 dal balletto Daphnis et Chloé

 

 

 

Ph. Lorenza Daverio | Immagini dello spettacolo “Quattro Paesaggi” che si è tenuto presso il Teatro alla Scala (Milano).

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