Dopo la deludente messinscena di Peter Stein del singspiel mozartiano Die Zauberflöte della scorsa stagione, il Teatro alla Scala ha puntato di nuovo fortemente sui giovani dell’Accademia del Teatro alla Scala, dedicandogli anche questa stagione una nuova produzione speciale. La scelta è ricaduta in questo caso sull’opera tedesca di Engelbert Humperdinck Hänsel und Gretel diretta dal maestro tedesco Marc Albrecht e messa in scena da Sven-Eric Bechtolf. L’opera di Humperdinck mancava dal 1959 al Piermarini, forse perché il titolo viene, a torto, considerato bambinesco. Dopo l’ascolto invece l’opera dell’allievo di Wagner si dimostra innanzitutto molto interessante ed estremamente coinvolgente e inoltre profondamente radicata in quel mondo di tradizioni fiabesche tipico dell’immaginario romantico germanico. Se Wagner ci parla del mondo degli dèi teutonici, Humperdinck parte invece dalle storie e dai canti popolari per parlarci della quotidianità. Ottima quindi la scelta della Scala di riprendere questa opera e di dedicarle una nuova produzione.
Le premesse per un ottimo risultato erano già scritte sulla carta. Marc Albrecht è oggi uno dei direttori più interessanti e più richiesti, soprattutto per quanto riguarda il repertorio tedesco (in Scala ha debuttato qualche anno fa con un’ottima esecuzione della straussiana Die Frau ohne Schatten). Per la parte registica, Sven-Erin Bechtolf ha creato in questi anni alcuni spettacoli di gran successo e gusto (da ricordare soprattutto le sue Nozze di Figaro a Salisburgo) e il suo debutto scaligero era sicuramente molto atteso. Le premesse sono state ripagate. Albrecht ha ben saputo preparare i giovani musicisti dell’orchestra dell’Accademia scaligera che hanno suonato in modo preciso e coeso. La direzione del maestro tedesco ha messo in luce sia gli aspetti più sinfonici della partitura, sia quelli più strettamente operistici. Un’ottima prova quella di Albrecht che speriamo di ritrovare presto sul podio della Scala. Buono anche il cast proveniente dal corso di perfezionamento per cantanti lirici dell’Accademia, a cominciare dall’ottima Gretel di Sara Rossini, per continuare con Dorothea Spilger nei panni di Hänsel e i convincenti Gertrud di Ewa Tracz e il Peter di Paolo Ingrasciotta. La Strega era impersonata in questa recita da un tenore, nella fattispecie Oreste Cosimo che è stato molto efficace e molto spiritoso nell’interpretazione. Completavano il cast le ottime Enkeleda Kamani e Céline Mellon, rispettivamente Sandmännchen e Taumännchen e la prova dei bimbi del Coro di Voci Bianche dell’Accademia.
Come già detto, la parte registica era curata da Sven-Eric Bechtolf. Lo spettacolo del regista tedesco è da considerare a parere nostro uno dei migliori di questa stagione in corso. L’idea registica è coerente dall’inizio alla fine e si muove sia su un piano reale, sia su un piano fantastico. La vicenda comincia alla periferia di una metropoli dove troviamo i due piccoli Hänsel e Gretel, affamati e vogliosi di giocare, per poi passare al mondo incantato del bosco dove vengono mandati dalla madre a cercare delle fragole. Il mondo incantato è uno splendore visivo grazie alle meravigliose scenografie di Julian Crouch, realizzate attraverso stupendi fondali dipinti, impreziositi dalle proiezioni di Joshua Higgason che aiutano a completare la creazione del mondo magico. Inutile dire che la casetta ricoperta di dolci della Strega ha saputo riportare tutti gli spettatori all’infanzia: un vero momento di festa per gli occhi e per le orecchie. Non è l’unico momento magico di questo spettacolo: dagli enormi uccellini del bosco che circondano i due bambini al canto dell’Omino della sabbia che magicamente addormenta i due fratellini, dall’incendio che distrugge la casa della Strega al finale festoso dei bambini che celebrano la vittoria del bene sul male, tutto lo spettacolo è cosparso di grande poesia. Completano l’allestimento i meravigliosi costumi di Kevin Pollard e le precise luci di Marco Filibeck.
Uno spettacolo magico che si annovera come uno degli allestimenti più riusciti di questa stagione, una di quelle serate a teatro che fanno uscire decisamente con il sorriso.
Teatro alla Scala
Milano | 20 settembre 2017
Progetto Accademia
Hänsel und Gretel
Fiaba drammatica in tre quadri
Musica di Engelbert Humperdinck
Libretto di Adelheid Wette
Peter Paolo Ingrasciotta
Gertrud Ewa Tracz
Hänsel Dorothea Spilger
Gretel Sara Rossini
Die Knusperhexe Oreste Cosimo
Sandmännchen Enkeleda Kamani
Taumännchen Céline Mellon
Coro di Voci Bianche e Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala
Direttore Marc Albrecht
Maestro del Coro di Voci Bianche Marco De Gaspari
Regia Sven-Eric Bechtolf
Scene Julian Crouch
Costumi Kevin Pollard
Luci Marco Filibeck
Video Joshua Higgason