Bühnenfoto im Goldenen Saal des Wiener Musikvereins 2012, Dirigent Johannes Wildner, 7356 x 4066 Pixel bei 240dpi, 4c, © Wiener Johann Strauss Orchester / Lukas Beck

Il “Nationalfeiertag” della Wien Johann Strauss Orchester

Anche quest’anno, per celebrare in musica la giornata di Festa Nazionale austriaca del 26 ottobre (Nationalfeiertag) la Wiener Johann Strauss Orchester mirabilmente guidata dal Maestro Johannes Wildner, si è esibita come da tradizione in un concerto interamente dedicato alla musica viennese, con particolare riguardo per le melodie della Famiglia Strauss.  A far da cornice all’evento è stata la sfavillante Sala d’Oro del Musikverein di Vienna, per l’occasione gremita sia di tanti viennesi, sia di tanti turisti.
Ad aprire il nostro concerto è la assai popolare overture da “Die Fledermaus”, la più nota delle operette di Johann Strauss figlio (1825 – 1899). Questa fortunata operetta debuttò al Theater an der Wien il 5 aprile 1874 e l’overture, coi suoi temi accattivanti, si può certamente annoverare fra le migliori creazioni del Compositore. Ancora di Johann, fa seguito la gioiosa polka veloce “Leichtes Blut” Op. 319 risalente al Carnevale del 1867. Tutt’altre atmosfere sono invece quelle evocate dalla malinconica polka-mazurka “Aus der Ferne” Op. 270  di Josef Strauss (1827 – 1870), fratello minore di Johann, scritta mentre il Compositore si trovava impegnato in una serie di concerti in Russia, lontano da Vienna e dalla propria famiglia. Sempre di Josef, seguono altri due brani: il primo è il valzer “Aquarellen” Op. 258 risalente al 1869, una delle più riuscite creazioni del secondogenito della Dinastia, mentre il secondo brano è un “Improvviso per piccola orchestra” eseguito per la prima volta dopo un attento lavoro di ricerca che ne ha permesso la riscoperta e l’esecuzione. Brano certamente inusuale e che, per quanto interessante, poco ha a che fare con la musicalità alla quale si è più soliti legare il nome Strauss. Più convenzionale, la polka veloce “So angstlich sind wir nicht” Op. 413 basata su motivi dell’operetta “Eine nacht in Venedig” del 1883 di Johann figlio. È invece Franz Lehàr (1870 – 1949) a chiudere la prima parte del nostro concerto; del celebre operettista viene proposto il valzer “Gold und Silber” Op. 79, brano che vide la nascita in occasione di un ballo di gala organizzato dalla principessa Pauline von Metternich (nipote del ben noto cancelliere Klemens) nel 1902. Atmosfere da sogno e abbandono sentimentale sono le cifre di questa composizione che, all’epoca, rappresentò uno dei più grandi successi del Compositore ungherese.
Ad aprire la seconda parte del concerto è un’altra overture , questa volta di Franz von Suppè (1819 – 1895); compositore oggi poco noto ai più ma fondamentale per il ruolo avuto nell’affermazione e nella diffusione dell’operetta viennese. Delle molte operette di Suppè soltanto poche sono sopravvissute all’oblio ma ben diversa è stata la sorte per le sue overture, stabilmente entrate nel repertorio delle maggiori orchestre. Fra queste, la scelta ricade sull’overture da “Banditenstreiche”, operetta del 1867 vagamente ispirata al fenomeno del Brigantaggio che interessò parti della nostra Penisola negli anni immediatamente successivi all’Unità Nazionale. Lodevole, come sempre nei lavori di Suppè, lo scanzonato galop finale che conclude in maniera brillante l’overture.
Tornando agli Strauss, viene la volta del valzer “Seid umschlungen Millionen”  Op. 443 che nel titolo rievoca un celebre passo dell’Inno alla gioia di Schiller; questo valzer  venne composto da Johann Strauss nel 1892 ed ebbe come dedicatario il fraterno amico e collega Johannes Brahms.  Composizione non estranea ad una certa malinconia, offre un bell’esempio dello stile raffinato e languido che caratterizzò i lavori dell’ultima fase compositiva straussiana, sullo scorcio del Secolo.
Facendo un salto indietro di quasi quarant’anni, giunge il momento della celeberrima “Tritsch-Tratsch-Polka” Op. 214, indubbiamente la più conosciuta fra le polke straussiane; composta nel 1858 rievoca nell’impronunciabile titolo il nome di un noto giornale satirico molto in voga nella Vienna dell’epoca. Di qualche anno precedente, una curiosa composizione-omaggio del 1852 che ben dimostra quale fosse l’interesse e l’attenzione di Johann Strauss nei confronti dell’opera italiana e di quella verdiana in particolare. La “Melodien-Quadrille” Op. 112 è infatti una divertente raccolta di ben noti motivi tratti da “Rigoletto” (1851), “Ernani” (1844) e “Macbeth” (1847), ingegnosamente arrangiati. In essa risuonano, fra le altre, le familiari note di “Caro nome”, del brindisi di Lady Macbeth “Si colmi il calice” e del coro delle streghe shakespeariane “Che faceste, dite su!”. Non meno originale la polka-française di Josef Strauss dal titolo “Feuerfest” Op. 269; brano ispirato e dedicato all’antico mestiere del fabbro, prevede l’utilizzo di incudine e martelli nell’inedita veste di strumenti musicali impiegati per marcare il ritmo giocoso della composizione. Del terzogenito della Famiglia, Eduard Strauss (1835 – 1916), viene proposta quella che è diventata la sua opera più conosciuta, una brillante polka veloce dal titolo “Bahn frei!” Op. 45, che rievoca nel ritmo e nella sonorità una forsennata corsa in treno. Spetta invece al “valzer dei valzer”, l’onore di chiudere la parte cosiddetta “ufficiale” del nostro concerto. “An der schonen, blauen Donau” Op. 314 (“Sul bel Danubio blu”) è un brano che non necessita certo di presentazioni; vale tuttavia la pena di ricordare che proprio quest’anno ne ricorre il 150° anniversario dalla prima esecuzione, avvenuta inizialmente in una inusuale forma corale nel febbraio 1867.
Come ogni concerto viennese che si rispetti, momento sempre molto atteso e apprezzato dal pubblico è quello degli immancabili bis e il Maestro Wildner ne concede ben tre: il primo è la “Champagner-Polka”  Op. 211 di Johann Strauss figlio del 1858, il secondo è l’irresistibile polka veloce “Ohne Sorgen!” Op. 274 di Josef Strauss mentre il terzo è la festaiola, immancabile “Radetzky-Marsch” Op. 228 di Johann Strauss padre (1804-1849) del 1848.
Pieno e meritato è il successo riscosso dall’intero concerto, coronato dagli scroscianti applausi tributati dal pubblico presente in sala a direttore e Orchestra. La Wiener Johann Strauss Orchester guidata dal Maestro Wildner rende come sempre magnificamente le atmosfere, ora gioiose, ora più nostalgiche, del repertorio straussiano senza mai risultare né eccessiva né roboante, ma sempre elegantemente calibrata.


 

Musikverein
Vienna | 26 ottobre 2017

Wiener Johann Strauss Orchester

direttore | Johannes Wildner

Johann Strauss II | Ouverture to «Die Fledermaus»
Johann Strauss II | Light of Heart / Polka schnell op. 319
Josef Strauss | Aus der Ferne / Polka mazurka op. 270
Josef Strauss | Aquarellen / Waltz op. 258
Josef Strauss | Improvviso per piccola orchestra
Johann Strauss II | We’re Not That Worried / Quick polka (Galop) op. 413
Franz Lehár | Gold and Silver / Waltz op. 79

Johann Strauss II | Be embraced, ye millions! / Waltz op. 443
Johann Strauss II | Melodien-Quadrille op. 112
Johann Strauss II | Chit-Chat Polka op. 214
Josef Strauss | Fire-Proof! / Polka française op. 269
Eduard Strauss I | Clear the Track! / Polka schnell op. 45
Johann Strauss II | The Blue Danube / Waltz op. 314

 

wjso.or.at

 

 

ph. © Wiener Johann Strauss Orchester / Lukas Beck

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