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Canova, Hayez e Cicognara alle Gallerie dell’Accademia di Venezia

In occasione delle celebrazioni per il Bicentenario dell’apertura al pubblico delle Gallerie dell’Accademia (e in attesa della fine dei lavori di ampliamento) il museo veneziano dedica (fino all’8 luglio) alla ricorrenza la mostra Canova, Hayez, Cicognara. L’ultima gloria di Venezia, a cura di Fernando Mazzocca, Paola Marini e Roberto De Feo.

La mostra vuole celebrare quella breve stagione storica di Venezia (e i suoi protagonisti), iniziata nel 1815 con il ritorno da Parigi dei Cavalli di San Marco (e proprio una copia in gesso di uno dei cavalli di San Marco, sottratti da Napoleone nel 1797, accoglie i visitatori nell’atrio del museo) e terminata nel 1822 con la morte di Antonio Canova e il successivo trasferimento definitivo di Francesco Hayez a Milano. La mostra inizia con l’omaggio al conte Leopoldo Cicognara, vero motore propulsore di questa stagione di rinascita culturale veneziana che portò alla nascita di uno dei più importanti musei d’Italia; dopo questo una piccola sezione della mostra è dedicata a Giuseppe Bossi (un protagonista indiretto di questa stagione), la cui importantissima collezione di disegni (basti pensare al celeberrimo Uomo vitruviano di Leonardo) arrivò ad arricchire proprio nel 1822, dopo la prematura morte del pittore, letterato e conoscitore lombardo, le collezioni delle Gallerie dell’Accademia. In mostra, oltre all’autoritratto dell’artista e al gesso della testa monumentale di Canova, è esposta una piccola selezione di alcuni di quei preziosi disegni, come il Ritratto di Leonardo di Figino. Cuore della mostra è il cosiddetto “Omaggio delle Province Venete” una serie di opere donate alla corte di Vienna nel 1818 in occasione del matrimonio di Francesco I con Carolina Augusta di Baviera, tra cui spiccano La musa Polimnia, il Busto di Francesco I d’Austria, entrambi di Canova e il preziosissimo Tavolo dell’Omaggio, opera di Giuseppe Borsato, Benedetto Barbaria e Bartolomeo Bongiovanni. Un’intera sezione è dedicata a Canova e al mito che avvolse la sua figura già immediatamente dopo la sua morte; qui, in questa sezione, sono esposti quattro dipinti di Giuseppe Borsato che narrano alcuni episodi legati all’agiografia di Canova, oltre al disegno per il Monumento al cuore di Canova e al modellino per il Monumento a Tiziano (che Canova progettò nel 1790) che servì da modello per il Monumento a Canova, che fu realizzato su impulso di Cicognara e degli allievi di Canova nel 1827; dopo Canova non poteva non poteva mancare una sezione dedicata a Francesco Hayez, in questa sezione della mostra sono stati riuniti alcuni dei “rivoluzionari” dipinti del maestro veneziano.

L’ultima parte della mostra invece è una sorta di elogio all’Accademia ottocentesca, sono stati qui esposti una serie di gessi dall’antico (provenienti dalla collezione delle Gallerie dell’Accademia) usati dagli studenti come modelli per lo studio delle tecniche artistiche e del disegno; molto interessante anche l’idea di inserire alcune opere nel mezzo del percorso del museo a dialogare con i capolavori della collezione del museo, come lo straordinario dialogo tra la Madonna dei Cherubini rossi di Bellini e la Madonna dei Cherubini di Mantegna proveniente da Brera o come la serie di studi di Hayez della Presentazione al Tempio della Vergine di Tiziano che sono posti in dialogo proprio con il grande dipinto conservato all’Accademia. La mostra è accompagnata da un ricco catalogo edito da Marsilio/Electa che raccoglie i saggi dei curatori e il catalogo delle più di 130 opere esposte.

La mostra riesce a declinare bene (anche grazie ad un allestimento intelligente che si avvale di colori che riescono a valorizzare il candore dei marmi e dei gessi) un argomento sicuramente non tra i più facili da proporre al grande pubblico, riuscendo così a presentare e ad approfondire meglio la storia di una delle istituzioni culturali più importanti d’Italia.


 

Gallerie dell’Accademia
Venezia | 29 settembre 2017 – 8 luglio 2018

Canova, Hayez, Cicognara
L’ultima gloria di Venezia

a cura di
Fernando Mazzocca, Paola Marini e Roberto De Feo


gallereaccademia.it

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ph. Francesco Hayes, Rinaldo e Armida

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