Simon Boccanegra, Teatro alla Scala, Federico Tiezzi, Giuseppe Verdi, Marco Brescia, Rudy Amisano, Myung-Whun Chung, Leo Nucci

Teatro alla Scala: il ritorno del Simon Boccanegra

Il rilievo riservato alla scrittura strumentale fa di Simon Boccanegra una delle opere verdiane che i grandi direttori affrontano con piacere. Se altri operisti raramente sono riusciti ad equilibrare il rilievo concesso alla linea di canto e al tessuto strumentale, Giuseppe Verdi vi ha colto nel segno nel periodo della maturità e anche nel Boccanegra (1881) fa sì che le voci e l’orchestra siano libere di esprimersi in modo complementare senza che mai l’una prevalga sull’altra.

Il Maestro Chung, ha avuto modo negli ultimi trent’anni di riprendere l’opera in diverse occasioni, ne conosce le pieghe più recondite e ne esalta in modo magistrale tutte le sottili sfumature attraverso un fraseggio vibrante e una dinamica ricercata. L’orchestra del Teatro alla Scala, stranamente, fatica a stargli dietro manifestando qualche discontinuità nel rendimento della recita del 16 febbraio (alla quale questo articolo si riferisce). Benissimo di contro il coro, diretto da Casoni, cui non è comunque riservato un ruolo preminente in quest’opera.
La regia è quella di Federico Tiezzi, con le scene di Pier Paolo Bisleri e i costumi di Giovanna Buzzi. L’allestimento, ripreso anche in video e commercializzato è di impronta tradizionale e stilizzata. Eleganti sono le scene, molto belli i costumi riservati alla protagonista e funzionali le luci (curate da Marco Filibeck). La gestualità, così come i movimenti in scena, sono però lasciati al libero arbitrio degli interpreti i quali – in assenza di indicazioni registiche efficaci – si rifugiano in una recitazione ormai desueta. Da un regista di prosa ci si aspetta qualcosa in più.

Leo Nucci è il vero mattatore della serata pur con qualche difficoltà di intonazione. Data l’età e l’alto livello di rendimento che solitamente garantisce, non possiamo che essere appieno soddisfatti. Krassimira Stoyanova (Amelia/Maria) è un soprano lirico eccellente il cui timbro cristallino si sposa perfettamente con la scrittura vocale del personaggio. Se bravo e sonoro è Fabio Sartori (Adorno), assai deludenti risultano invece Dmitrij Beloselskij (Fiesco) e Dalibor Jenis (Paolo). Una menzione d’onore è necessaria per Ernesto Panariello (Pietro), ingiustamente relegato nelle parti di fianco. Completano il cast Barbara Lavarian e Luigi Albani (Capitano dei balestrieri).  

Davide Marchetti


Teatro alla Scala
Milano 16 febbraio 2018

Simon Boccanegra

musica | Giuseppe Verdi
libretto | Francesco Maria Piave e Arrigo Boito

Simone | Leo Nucci
Amelia | Krassimira Stoyanova
Jacopo Fiesco | Dmitri Belosselskiy
Gabriele Adorno | Fabio Sartori
Paolo Albiani | Dalibor Jenis
Pietro | Ernesto Panariello

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala

direttore | Myung-Whun Chung
maestro del coro | Bruno Casoni
regia | Federico Tiezzi
scene Pier Paolo Bisleri
costumi | Giovanna Buzzi
luci | Marco Filibeck

 

teatroallascala.org

 

ph. Marco Brescia& Rudy Amisano

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