La primavera 2018 sarà a lungo ricordata a Brescia come uno dei momenti culturalmente più importanti della storia recente della città lombarda, infatti nel volgere di poco più di un mese il capoluogo bresciano sarà al centro dell’attenzione del mondo della cultura per una serie imperdibili e attesissimi eventi dalla riapertura della Pinacoteca Tosio-Martinengo all’inaugurazione del Festival Pianistico Internazionale.
Primo appuntamento di questa primavera culturale bresciana sarà il 17 marzo, quando finalmente riaprirà al pubblico la Pinacoteca Tosio-Martinengo. Chiusa per importanti lavori dal febbraio 2009, dopo ben 9 anni, un cantiere inizialmente problematico e una spesa che si aggira attorno ai 6,5 milioni di euro, finalmente la città sta per riavere la sua pinacoteca. Le sale della Pinacoteca Tosio-Martinengo, completamente rinnovate e adeguate ai più moderni standard museali (e come testimoniano le prime immagini diffuse, travolte da un vortice di colori che ha trasfigurato completamente le sale del museo avvicinandole ai musei del Nord Europa) torneranno ad ospitare i capolavori delle collezioni civiche bresciane (che in questi anni sono stati ospitati nelle sale del Museo di Santa Giulia e hanno girato l’Europa, presentando il Rinascimento italiano in una mostra di grande successo) come il Cristo Benedicente e l’Angelo di Raffaello, l’Adorazione dei pastori di Lorenzo Lotto, il Ritratto del giovane flautista del Savoldo e i tanti capolavori del Romanino, del Moretto, del Pitocchetto e i due capolavori di Hayez provenienti dallo studio del sindaco di Brescia.
La seconda inaugurazione di questa intensa primavera sarà il 21 marzo quando al Museo di Santa Giulia verrà inaugurata l’attesa mostra dedicata a Tiziano, dal titolo: Tiziano e la pittura del Cinquecento tra Venezia e Brescia (a cura di Francesco Frangi) che fino al prossimo 1 luglio coinvolgerà Brescia e provincia; infatti oltre alla mostra vera e propria nelle sale di Santa Giulia saranno proposti ai visitatori quattro interessanti itinerari che coinvolgeranno sia la città che la provincia. Ai turisti saranno proposti quattro percorsi che completano l’esperienza della mostra e che approfondiranno la grande influenza di Tiziano sul rinascimento bresciano. Punto di partenza di questi percorsi sarà il Polittico Averoldi del maestro cadorino (conservato nella Collegiata dei Santi Nazaro e Celso di Brescia), da qui poi si svilupperanno alla scoperta delle molte chiese della città; il terzo itinerario proporrà un percorso alla scoperta dei tesori nascosti della Valle Camonica e l’ultimo degli itinerari condurrà invece i visitatori alla scoperta dell’Ultima Cena del Romanino nel Duomo di Montichiari e delle tele del Moretto nella Cattedrale di Asola.
Con il fine settimana del 24 e 25 marzo, in occasione delle Giornate di Primavera del FAI, sarà invece il turno della riapertura al pubblico di Palazzo Tosio (dopo l’apertura straordinaria del 2016, sempre in occasione delle Giornate di Primavera), dopo anni di chiusura e oblio, la neoclassica abitazione progettata da Rodolfo Vantini per il Conte Paolo Tosio e per la moglie Amalia Paolina tornerà ad accogliere i visitatori (anche se purtroppo sarà visitabile solo nei fine settimana accompagnati dai volontari del FAI). La Casa Museo bresciana (prima sede della pinacoteca cittadina) ospiterà una selezione di opere ottocentesche, provenienti dalle collezioni civiche, e selezionate dallo storico dell’arte Valerio Terraroli, vista l’impossibilità di ricollocare l’originaria collezione del Conte Tosio, che oggi è il cuore della pinacoteca.
Infine concluderà questa primavera bresciana ricca di appuntamenti culturali l’inaugurazione, (che avrà luogo il prossimo 19 aprile) del 55° Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, che si aprirà quest’anno con il concerto della Bergen Filharmoniske Orkester e che vedrà la grande pianista argentina Martha Argerich impegnata in tre concerti di cui ben due al Teatro Grande di Brescia e uno al Teatro Sociale di Bergamo. Il programma principale del festival di quest’anno sarà dedicato alla Russia e in particolare a Cajkovskij. Vicino alla Argerich, troveremo tanti pianisti di fama internazionale come il giovanissimo talento russo Alexander Malofeev, ma anche Daniil Trifonov e Grigory Sokolov che saranno accompagnati dalla Filarmonica del Festival, ma anche da orchestre straniere quali la Royal Philharmonic Orchestra o la Royal Stockholm Philharmonic Orchestra. Accanto alla programmazione principale, nella suggestiva cornice del chiostro del Museo Diocesano, il festival proporrà la rassegna collaterale Au clair de la lune, in omaggio a Claude Debussy con alcuni giovani talenti italiani che suoneranno en plein air pezzi celebri per pianoforte del compositore francese. Il festival si concluderà con un importante appuntamento che si svolgerà per la prima volta fuori Brescia e Bergamo: al Teatro degli Arcimboldi di Milano Valerij Gergiev dirigerà l’orchestra del Teatro Marinskij di San Pietroburgo con un programma che comprenderà Debussy, Rachmaninov e Cajkovskij. Per l’occasione il solista sarà il giovane bresciano Federico Colli.
Nel frattempo prosegue (fino al 2 di settembre) anche la grande e suggestiva mostra diffusa (tra il Museo di Santa Giulia, il Parco archeologico di Brescia romana, Piazza della Vittoria, il Duomo vecchio e la stazione della metropolitana Stazione FS) Mimmo Paladino – Overture. Che ha portato tutto il centro cittadino ad essere pacificamente invaso dalle sculture del maestro campano che dialogano, con i resti del Tempio Capitolino e del Teatro romano, con le austere architetture razionaliste di Piazza della Vittoria e con le opere e gli affreschi del complesso di Santa Giulia.
Pinacoteca Tosio Martinengo 17 marzo 2018
Mostra Tiziano 21 marzo 2018
Palazzo Tosio 24 marzo 2018