Dall’8 marzo e per quasi sei mesi (fino al prossimo 2 di settembre) le sale al pianterreno di Palazzo Reale di Milano ospiteranno la mostra Impressionismo e Avanguardie. Capolavori dal Philadelphia Museum of Art, terzo appuntamento del programma espositivo Musei del mondo a Palazzo Reale, che dal 2015 ha portato a Milano i capolavori del Museo di Belle Arti di Budapest e i capolavori di Manet del Musée d’Orsay di Parigi. La mostra, curata da Stefano Zuffi e da due dei conservatori del Museo di Philadelphia Jennifer Thompson e Matthew Affron, espone una selezione di 50 preziosi capolavori di alcuni dei più importanti maestri impressionisti e delle prime avanguardie storiche (da Monet a van Gogh, da Matisse a Chagall e da Kandinsky a Picasso, solo per citarne alcuni), provenienti dal Philadelphia Museum of Art.
La mostra vuole presentare al pubblico milanese non solo una preziosissima selezione di splendidi capolavori dei grandi maestri europei dell’Ottocento e del Novecento, ma vuole (soprattutto) attraverso questi capolavori raccontare l’affascinante storia del Philadelphia Museum of Art cresciuto nel tempo grazie alle grandi collezioni private che sono state di volta in volta donate a quello, che è a tutti gli effetti uno dei più importanti istituti culturali d’America. Inoltre la mostra vuole anche raccontare le vicende di alcuni degli illuminati collezionisti americani che hanno contribuito alla fortuna internazionale dell’Impressionismo (e del museo), come: Albert Eugene Gallatin; Louise e Walter Arensberg e Louis E. Stern. Tra i cinquanta capolavori arrivati a Milano da Philadelphia vi segnaliamo alcune opere davvero imperdibili, come: il nucleo di quattro dipinti di Claude Monet, tra cui il celebre Ponte giapponese del 1895 (pervenuti al museo da quattro donatori diversi); il celeberrimo La classe di danza (1880) di Edgar Degas; il malinconico Ritratto di Camille Roulin (1888) di Vincent van Gogh; la sensuale Donna seduta in poltrona (1920) di Henri Matisse; il sognante Nella notte (1943) di Marc Chagall o ancora Cerchi in un cerchio (1923) di Vasily Kandinsky e verso la conclusione del percorso l’intenso Bacio (1916) di Constantin Brancusi e due stupende opere di Pablo Picasso, Uomo con violino (1911-1912) e Donna e bambine (1961).
Le sale di Palazzo Reale sono state per l’occasione trasfigurate (da Corrado Anselmi e Barbara Balestreri) cercando di riproporre ai visitatori milanesi l’atmosfera tipica dei grandi musei americani (sin dalla biglietteria). La mostra (che è accompagnata da un ricco catalogo edito da Skira) offre al pubblico milanese una rara (e preziosa) occasione per poter ammirare uno scorcio di una delle più importanti collezioni d’arte del Nord America, che in attesa del completamente dell’ampliamento (previsto per il 2020) che sarà firmato da Frank O. Gehry si presenta in Italia. Una mostra da non perdere!
Milano | Palazzo Reale
8 marzo – 2 settembre 2018
Impressionismo e Avanguardie
Capolavori dal Philadelphia Museum of Art
a cura di
Jennifer Thompson, Matthew Affron e Stefano Zuffi
prodotta da
Comune di Milano, Palazzo Reale e MondoMostreSkira
catalogo
Skira editore
#impressionismoavanguardie