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Tiziano al Museo di Santa Giulia di Brescia

Il Museo di Santa Giulia di Brescia ospita, dal 21 marzo e fino al prossimo 1 luglio, un’importante mostra dedicata a Tiziano dal titolo: Tiziano e la pittura del Cinquecento tra Venezia e Brescia. La mostra attraverso 50 opere di Tiziano e di alcuni dei più importanti artisti veneziani e bresciani del Cinquecento, provenienti da alcuni dei più importanti musei del mondo (come il Museo del Prado di Madrid, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Museo Puskin di Mosca, la National Gallery di Washington, la Galleria degli Uffizi di Firenze o come la Pinacoteca di Brera di Milano) vuole fare il punto sulla fondamentale presenza di Tiziano a Brescia (per ben due volte) e sulla grande influenza che il maestro cadorino, grazie al Polittico Averoldi (realizzato nei primi anni venti del Cinquecento) e le tre tele perdute del ciclo delle Allegorie di Brescia (realizzate negli anni sessanta del Cinquecento e andate perdute nell’incendio della loggia del 1575), ebbe sul contesto artistico bresciano dell’epoca, che stava conquistando un indiscusso primato sul fronte della ricerca naturalistica.

Proprio attorno al Polittico Averoldi (che tuttavia non è presente in mostra ma è evocato grazie ad una magnifica installazione video), che sarà visitabile per tutto il periodo della sull’altar maggiore della Chiesa dei Santi Nazaro e Celso, ruota la costruzione di tutta la mostra, grazie ad una serie di importanti confronti, che trovano il loro culmine nel dialogo tra la Madonna col Bambino (1509) di Tiziano dell’Accademia Carrara di Bergamo e la Madonna col Bambino (1515) di Francesco Prata da Caravaggio, una chiarissima derivazione dall’opera del maestro cadorino. Tra i vari capolavori esposti in mostra spiccano: il prestigiosissimo prestito proveniente dal Museo del Prado di Madrid, ossia la Madonna col Bambino tra i santi Antonio da Padova e Rocco di Tiziano e l’altrettanto prestigioso prestito proveniente dall’Accademia di Venezia, ossia la Madonna col Bambino tra San Paolo e San Giorgio di Giovanni Bellini. La mostra si avvia alla conclusione con una ricostruzione video (realizzata grazie a disegni preparatori, a schizzi e a delle incisioni) del già citato ciclo pittorico di Tiziano alla Loggia di Brescia e termina con una piccola, ma significativa, sezione dedicata alle committenze bresciane ai maestri manieristi veneti, in cui spicca la grande pala del Veronese (e della sua bottega) raffigurante il Martirio di Sant’Afra, proveniente dalla chiesa di Sant’Afra in Sant’Eufemia di Brescia.

La mostra (che è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale) si completa con una serie di itinerari che accompagnano il visitatore, prima alla scoperta delle chiese della città e del Museo Diocesano, a partire dalla Collegiata dei Santi Nazaro e Celso (che conserva il Polittico Averoldi di Tiziano) per arrivare a scoprire alcuni capolavori conservati nelle chiese sparse sul territorio provinciale, come la stupenda Santa Maria della neve di Pisogne (decorata dal Romanino) o la straordinaria Ultima Cena (sempre del Romanino) conservata nel Duomo di Montichiari.


Museo di Santa Giulia
Brescia | 21 marzo – 1 luglio 2018


Tiziano

e la pittura del Cinquecento tra Venezia e Brescia

a cura di
Francesco Frangi

una mostra
Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei
Civita Mostre

catalogo
Silvana Editoriale

allestimento
GTRF – Giovanni Tortelli Roberto Frassoni Architetti Associati

 

bresciamusei.com
mostratizianobrescia.it

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