Le Gallerie d’Italia di Piazza Scala a Milano ospitano fino al prossimo 19 agosto la mostra (sempre gratuita!) Arte come rivelazione dalla collezione Luigi e Peppino Agrati, che espone una selezione di 74 capolavori di alcuni dei maggiori artisti del Novecento (come Lucio Fontana, Piero Manzoni, Fausto Melotti, Christo e Andy Warhol) a cura di Luca Massimo Barbero.
La Collezione Agrati, uno degli esempi di collezionismo privato italiano più importante del Novecento, è nata alla fine degli anni Sessanta grazie all’interesse e alla lungimiranza dei fratelli Luigi e Peppino Agrati riunisce oggi più di 500 opere dei maggiori artisti della seconda metà del Novecento; dopo la morte di Peppino Agrati il fratello Luigi, in accordo con la moglie, ha deciso di donare l’intera collezione a Intesa Sanpaolo in modo che fosse pienamente valorizzata ed esposta al pubblico in una sede adeguata.
La mostra parte e si sviluppa attorno ad un nucleo di opere di Fausto Melotti (ben 19) artista con cui Peppino Agrati instaurerà nel corso degli anni un forte legame; tra le numerose opere di Melotti esposte in mostra, che ben ripercorrono il suo percorso artistico dalla metà del secolo, spiccano le quattro Korai (datate attorno al 1955), il monumentale Savio (1960-1978) e il poetico Un folle amore (1971); notevole anche la presenza di alcune opere di Lucio Fontana (anche se in numero decisamente minore) come il Concetto spaziale del 1957 esposto alla Biennale del 1958 o come il bellissimo Concetto spaziale. Attese del 1965. La mostra prosegue con un’infilata di capolavori (non solo italiani) tra i quali spiccano il Senza titolo (Rose) del 1967 di Kounellis; l’Uomo che aggiusta un camion (1967) di Pistoletto o ancora IKB99 di Yves Klein del 1960 o l’interessante nucleo di opere di Christo, altro artista che ebbe un rapporto speciale con i nostri collezionisti, nel 1970 durante i suoi interventi a Milano i fratelli Agrati ebbero modo di incontrarlo e di commissionargli un intervento per il roseto nel giardino della loro villa nei pressi di Milano; in mostra sono presenti alcune fotografie e progetti che testimoniano i suoi interventi milanesi (quello sul monumento a Vittorio Emanuele II e quello nella villa degli Agrati) e anche alcuni interventi californiani. Tra i capolavori americani spiccano invece il magnifico Triple Elvis (1963) di Andy Warhol; Untitled (Giuseppe Agrati) di Dan Flavin del 1968 e Alchemist (1986) di Jean-Michel Basquiat.
Le Gallerie d’Italia offrono un’occasione unica per scoprire una delle più preziose e interessanti collezioni italiane d’arte contemporanea, che finalmente con la donazione a Intesa Sanpaolo viene resa pubblica. Ancora una volta le Gallerie d’Italia di Piazza Scala si confermano come uno dei poli museali più importanti di Milano (e non solo!).
Arte come rivelazione
dalla collezione Luigi e Peppino Agrati
Gallerie d’Italia Piazza Scala
Milano | 16 maggio – 19 agosto 2018
a cura
Luca Massimo Barbero
catalogo
Silvana editoriale
ph. Christo, Wrapped monument Vittorio Emanuele II Milano