All’interno del prezioso Teatro Fraschini di Pavia lo scorso 23 maggio si è svolto quello che probabilmente era il concerto più atteso della prima edizione del Festival di Musica Sacra di Pavia; ossia il concerto Omaggio a Manuel Garcìa del tenore messicano Javier Camarena con Les Musiciens du Prince (diretti da Gianluca Capuano) e con la straordinaria partecipazione di Cecilia Bartoli, replica del concerto andato in scena al Mozarteum di Salisburgo in occasione del Festival di Pentecoste della città austriaca.
Un appuntamento importante perché ha segnato il debutto italiano di una delle voci tenorili più interessanti del panorama lirico internazionale e perché ha riallacciato il rapporto tra Cecilia Bartoli e il Teatro alla Scala, sul cui palcoscenico manca dal 2012. Il programma del concerto si articolava in due parti: una prima dedicata alla figura di Garcìa come compositore (con brani dall’opera-monologo El poeta calculista, dall’opera Don Chisciotte e dalla grand opéra La mort du tasse) e una seconda che invece presentava il repertorio in cui il baritenore e compositore spagnolo era solito esibirsi con brani di Rossini da La Cenerentola, Ricciardo e Zoraide e Il barbiere di Siviglia e di Zingarelli da Giulietta e Romeo. Va ricordato innanzitutto che Manuel Garcìa è stato celebre come padre di due famosissime primedonne (Maria Malibran e Pauline Viardot) e che è passato alla storia per l’estensione vocale che gli permise di cantare ruoli baritonali come Don Giovanni e ruoli tenorili quale il conte d’Almaviva ne Il barbiere rossiniano. Garcìa è una figura quindi molto interessante che il pubblico pavese ha avuto occasione di riscoprire tramite le parole e soprattutto la voce di Javier Camarena. Il tenore messicano ha offerto un’ottima prova vocale e interpretativa. Il timbro è solare e piacevolissimo all’ascolto, sicurissimo e svettante nella zona acuta, la voce ben proiettata e riesce a destreggiarsi ottimamente con i pezzi insidiosi della coloratura rossiniana, dando forse il meglio però nei momenti più lirici dei brani in programma. Vicino ad una prova vocale che ha fatto scatenare il pubblico in applausi scroscianti, non possiamo non dire dell’ottima interpretazione drammaturgica. Nel susseguirsi delle arie proposte ogni momento si fa pieno di significato e ogni parola è interpretata, pur trattandosi di un’esecuzione in forma concertistica.
Il tenore messicano è sembrato molto emozionato per questa sua primissima esibizione italiana ed ha voluto ringraziare direttamente il pubblico per questo importante momento della sua carriera. Dopo l’ultimo brano in programma, il concerto non si è fermato, ma è continuato con tre importanti bis: la serenata di Don Giovanni di Mozart (ruolo eponimo per Manuel Garcìa), il brano dal sapore tutto spagnolo Polo del contrabandista di Manuel Garcìa e il duetto Un soave non so che da La Cenerentola rossiniana. In occasione di questo ultimo brano è stata ospite esclusiva nelle vesti di Angelina Cecilia Bartoli entrata in scena “in costume” (nello specifico quello della Cenerentola di Damiano Michieletto andata in scena qualche anno fa a Salisburgo). Quest’ultimo brano non solo ha scatenato l’entusiasmo del pubblico, ma ha saputo emozionare tutti grazie ad un’interpretazione sentita e appassionata.
La serata era accompagnata dall’ensemble orchestrale Les Musiciens du Prince (compagine nata presso l’Opéra de Monte-Carlo per volere della stessa Cecilia Bartoli, specializzata nel repertorio barocco e famosa per l’utilizzo di strumenti d’epoca) ben diretta da Gianluca Capuano.
Il concerto del Fraschini del 23 maggio è stato l’occasione per riscoprire una figura come quella di Manuel Garcìa (ingiustamente dimenticata dal grande pubblico) ed inoltre ha dato l’opportunità al grande tenore Javier Camarena di debuttare finalmente in Italia con un accompagnamento eccezionale come quello di Cecilia Bartoli; rendendo questa prima edizione del Festival di Musica Sacra di Pavia, veramente imperdibile!
Teatro Fraschini
Pavia | 23 maggio 2018
Omaggio a Manuel Garcìa
tenore | Javier Camarena
con la partecipazione di Cecilia Bartoli
direttore | Gianluca Capuano
Les Musiciens du Prince
Manuel Garcìa
Ouverture dall’opera buffa Don Chisciotte
Recitativo e Aria “Formaré mi plan con cuidado” – “En mi comedia juntamente” dal monologo lirico El poeta calculista
Recitativo e romanza “Mais que vois je?” – “Vous dont l’image” dall’opera La mort du Tasse
Gioachino Rossini
Ouverture dal dramma giocoso La Cenerentola
Aria di Don Ramiro “Sì ritrovarla io giuro” dal dramma giocoso La Cenerentola
Niccolò Antonio Zingarelli
Ouverture alla tragedia per musica Giulietta e Romeo
Manuel Garcìa
Aria “De ses yeux tout ressent l’empire” dall’opera La mort du Tasse
Gioachino Rossini
Ouverture dall’opera buffa Il barbiere di Siviglia
Cavatina “S’ella m’è ognor fedele” dall’opera Ricciardo e Zoraide
Aria del Conte d’Almaviva “Cessa di più resistere” dall’opera buffa Il barbiere di Siviglia
encore
Wolfgang Amadeus Mozart
Aria dal Don Giovanni “Deh, vieni alla finestra”
Manuel Garcìa
“Polo del contrabandista” dal monologo lirico El poeta calculista
Gioachino Rossini
Duetto “Un soave non so che” dal dramma giocoso La Cenerentola
ph. Festival Musica Sacra Pavia