“Artistes and Robots” at The Grand Palais Artistes&Robot, Parigi, Paris, PETER KOGLER - Untitled

Artistes&Robot al Grand Palais di Parigi

“What can a robot do than an artist cannot?”

Fino al 9 luglio 2018 il Grand Palais di Parigi ospita la mostra Artistes&Robot, un’occasione per invitare gli spettatori a interagire con i lavori di 40 artisti internazionali.
Ciò che i curatori Laurence Bertrand Dorléac e Jérôme Neutres hanno voluto presentare è una sorta di storia dell’introduzione dei mezzi tecnologici all’interno dell’arte per indagare come le nuove scoperte tecnologiche hanno modificato – e stanno continuando a cambiare – il modo di pensare e fare arte.
Punto di partenza di tutta la riflessione sono le opere di Jean Tinguely – in mostra anche il video-documentario Robot art del 1959 – uno dei primi sperimentatori che si è cimentato con l’ideazione di macchine che seppur nella loro semplicità sapevano essere autonome grazie all’alimentazione elettrica.
Il percorso espositivo porta il visitatore a stretto contatto con le installazioni che, nelle diverse sezioni della mostra, acquistano sempre più autonomia muovendosi da sole, come Untitled di Arcangelo Sassolino dove una pinza industriale sembra avere vita propria, disegnando in assoluta libertà grazie alla programmazione come Senseless drawing bot di So Kanno e Takahiro Yamaguchi.
Nella sezione successiva viene mostrato come con i progressi scientifici i meccanismi che alimentano queste nuove macchine cominciano a diventare invisibili, immateriali, e a presentarsi solamente sotto forma di numeri o algoritmi come in Reflexoo #2 di Raquel Kogan, arrivando a dare sempre più spazio all’interazione tra uomo e robot come in Les Pissenties di Edmond Couchot e Michel Bret dove lo spettatore è chiamato a interagire direttamente con una proiezione che reagisce agli stimoli esterni.
L’ultima parte della mostra è dedicata all’intelligenza artificiale e a quelle creazioni che sembrano avere un grado di autonomia tale da poter essere scambiate per veri e propri automi in grado di poter prendere delle decisioni in proprio come in Portrait on the fly di Laurent Mignonneau e Christa Sommerer, dove numerosi piccoli segmenti neri all’interno di uno schermo, in cui si muovono liberamente, assumono la forma dell’oggetto o della persona che gli si pone di fronte.

L’esposizione del Grand Palais è l’occasione per riflettere non solo sui progressi inarrestabili della scienza – che ci proiettano in un mondo futuro non troppo lontano dal nostro presente – ma soprattutto sul ruolo del visitatore, chiamato ad interagire con l’opera d’arte permettendole di compiersi pienamente.

Nicoletta Gaetani


Grand Palais
Parigi | 5 aprile – 9 luglio 2018

Artistes & Robot

A cura di Laurence Bertrand Dorléac e Jérôme Neutres

 

grandpalais.fr

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