Quando pensiamo alle Fiandre, il primo pensiero va alla città più celebre tra quelle che fanno parte della regione fiamminga del Belgio, ossia Bruges, la splendida cittadina medievale capoluogo delle Fiandre Occidentali diventata sinonimo del borgo medievale dell’immaginario fiabesco. La città si presenta al visitatore placida e tranquilla, con i canali che scorrono tra case in mattoni e chiese sontuose, immersa ancora oggi nell’antica atmosfera che la tiene sospesa nel tempo. A causa della storia che l’ha voluta prima città di grande successo economico, prospera e all’avanguardia per poi renderla povera e senza speranze, Bruges è oggi una delle più apprezzate mete turistiche europee e sicuramente una delle più fascinose per poter fare un vero e proprio tuffo nella storia.
Cosa vedere allora per poter assaporare al meglio questa piccola città ricca di cose da scoprire? La visita della città comincia nel modo più semplice, ossia perdendosi nei vicoli acciottolati, per le piazzette e camminando lungo i canali per riuscire al meglio ad immergersi nell’atmosfera sognante di questa città. Centro di tutto sono il Markt e il Burg, due meravigliose piazze che raccolgono l’essenza stessa della città e quelli che sono alcuni dei monumenti principali: il Belfort (la torre civica alta ben 83 metri) e la Stadhuis (il Municipio della città), senza dimenticare la bellissima Heilig-Bloedbasiliek (Basilica del Santo Sangue). Salite i 366 ripidi gradini per arrivare in cima alla torre civica e ammirate dall’alto la città per catturare con lo sguardo i piccoli tetti spioventi delle case di mattoni rossi che sorgono tra le piazzette e i canali. Una volta scesi e arrivati al Burg, non perdete la splendida sala gotica dalle volte policrome del Municipio della città (modello architettonico per molti dei municipi fiamminghi) e non dimenticate di volgere lo sguardo alla Basilica del Santo Sangue che ancora oggi conserva la reliquia del Sangue di Cristo portata in città dal Conte di Fiandra Teodorico d’Alsazia al suo ritorno dalle Crociate.
La basilica appena citata non è l’unica chiesa della cittadina a meritare una visita. Imperdibile è la Onze-Lieve-Vrouwekerk, la Chiesa di Nostra Signora, dall’altissimo campanile che sovrasta con i suoi 115,5 metri tutta la città. Oltre ad ospitare dietro all’altare maggiore le scenografiche tombe di Maria di Borgogna e di Carlo il Temerario, la chiesa custodisce un vero e proprio gioiello: la celeberrima Madonna di Bruges, unica opera di Michelangelo ad aver lasciato l’Italia quando l’artista era ancora in vita. Come ogni comunità fiamminga, anche Bruges ha il suo Begijnhof, una piccola comunità chiusa formata da piccole casette di color bianco che circondano un bel parco verde insieme ad una piccola chiesa, anch’essa bianca. Al begijnhof, fondato a Bruges nel 1245 e che ha ospitato beghine (donne che hanno dedicato la loro vita a Dio senza però far parte di un vero e proprio ordine monastico) fino al 1928, si respira un’aria surreale di tranquillità e pace, ideale da visitare prima di una passeggiata nello splendido parco del Minnewater (il lago dell’amore), le cui rive sono abitate da numerosi e bellissimi cigni. Se avete voglia poi di un’altra bella passeggiata nel verde, da non perdere accanto alla porta orientale della città (la cosiddetta Kruispoort) sorge il Parco dei mulini a vento. Per un paesaggio da cartolina e una bella vista della città, i mulini a vento (quello di Sint-Janshuis è visitabile in estate) sono da non perdere.
E se dopo tanto camminare in giro per la città avete voglia di immergervi nell’arte, Bruges ospita anche due importanti musei: il Groeningemuseum e lo Sint-Janshospitaal. Nel primo potrete fare un viaggio nell’arte fiamminga dal XV al XX secolo con un focus importante sui primitivi fiamminghi, maestri che hanno reso celebre Bruges e l’arte fiamminga nel mondo. Le prime sale custodiscono veri e propri capolavori assoluti da scoprire, come la Madonna del Canonico van der Paele e il Ritratto di Margareta di Jan van Eyck, le due parti de Il Giudizio di Cambise di Gerard David, Il Giudizio Universale di Hieronymus Bosch e il Trittico Moreel di Hans Memling. Se apprezzate i primitivi fiamminghi e in particolare le opere di Memling, d’obbligo è la visita del vecchio ospedale di San Giovanni. Dove una volta monache e monaci curavano i malati, oggi sono esposti alcuni tra i più grandi capolavori dell’arte fiamminga, tutti realizzati da Memling per l’ospedale o ad esso da lui donati: Il Trittico del Matrimonio mistico di Santa Caterina, il Dittico di Maarten Nieuwenhove, il Trittico dell’Adorazione dei Magi e quello della deposizione insieme al presunto Ritratto di Maria Moreel o della Sibylla Sambetha per concludersi con lo sfavillante Reliquiario di Sant’Orsola.
Se dopo il tuffo nell’arte avete voglia di fare un’esperienza diversa, vi consigliamo la visita ad uno degli edifici nuovi della città, la Concertgebouw Brugge. Centro culturale nato nel 2002 quando Bruges è stata Capitale Europea della Cultura, la Concertgebouw degli architetti di Gand Robbrecht & Daem ospita una stagione di musica classica e di danza che spazia dal barocco al contemporaneo, in piena sintonia con l’intera città, immersa nel suo passato, ma con uno sguardo verso il futuro. La visita alla Concertgebouw è un percorso sonoro alla scoperta della musica. Attraverso un interessante percorso (contrassegnato da piccoli pianeti sparsi per gli spazi del grande edificio) il visitatore ha la possibilità di avvicinarsi a opere contemporanee pensate appositamente per la Concertgebouw e legate spesso al mondo della musica. Non mancano opere interattive che prevedono la partecipazione del visitatore per fargli scoprire la musica, oltre ad uno sguardo sulla sala da concerto. Da non perdere la vista mozzafiato sulla città dal tetto della Concertgebouw.
Lo spirito della città, sospeso tra il vecchio e il nuovo, non rivive solamente nella Concertgebouw, ma soprattutto nella Triennale Bruges, giunta quest’anno alla sua seconda edizione. Dal titolo Liquid City la Triennale ha invaso pacificamente l’intera città fino al 16 settembre. Artisti contemporanei sono stati chiamati a Bruges per realizzare opere che si fondessero nel tessuto urbano profondamente legato ai canali e all’acqua. Girate per la città e scoprite le opere inserite nei canali e cercate di viverle appieno. Alcune di queste le potete scorgere anche durante una delle attività turistiche più famose: il giro in battello. Potrà sembrare forse scontato, ma vedere Bruges dalla prospettiva dell’acqua sicuramente vi permetterà di cogliere un punto di vista completamente diverso che vi farà innamorare ancora di più. Un altro modo per vedere la città sotto un altro punto di vista è viverla di sera. Durante il vostro viaggio, rimanete a dormire a Bruges e scoprite la città dopo il tramonto, quando molti dei turisti hanno ormai lasciato la città. Passeggiate tra i vicolini illuminati e tra i canali e, se siete fortunati, potrete assistere ad uno dei suggestivi concerti per campane (ogni mercoledì, sabato e domenica alle ore 21) provenienti dalla torre civica Belfort nel Markt ma che risuonano in gran parte del centro storico.
Tra passato e presente, Bruges vi aspetta!
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