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Il ritorno di Ernani alla Scala

Il Teatro alla Scala di Milano ha riportato in scena (dopo un’assenza di ben 36 anni) Ernani una delle opere più celebri dei cosiddetti anni di galera di Giuseppe Verdi. Si è trattato di un’assenza importante considerando che Ernani è una delle opere più amate del primo Verdi e quindi la tanta attesa era concentrata sia sul cast che sul nuovo allestimento a firma di Sven-Eric Bechtolf, regista tedesco che lo scorso anno ha offerto alla Scala un magnifico allestimento di Hänsel und Gretel di Humperdinck. Questa volta il risultato però non è stato così buono come nel caso appena citato. Tutta la vicenda è inserita in un gioco metateatrale con una compagnia ottocentesca che cerca di mettere in scena lo spettacolo Ernani nel migliore dei modi, forse non avendone però totalmente le capacità. Questa è sembrata l’intenzione del regista tedesco che muove la propria azione in un’ambientazione estremamente tradizionale, in linea con il periodo e il luogo di ambientazione della vicenda (il 1519 in Spagna), con fondali dipinti che scendono e salgono e costumi (curati da Kevin Pollard) pienamente cinquecenteschi. La compagnia teatrale però non sembra cavarsela troppo bene, perché la recitazione risulta rimarcatamente sopra le righe (soprattutto è il caso di Elvira e di Ernani stesso) e le masse corali risultano per lo più statiche, senza partecipare all’azione. Non mancano quindi momenti che possiamo definire quasi ridicoli che vorrebbero far notare al pubblico le manchevolezze di questa compagnia teatrale ottocentesca che mette in scena il capolavoro verdiano. Il risultato non è purtroppo eccelso: lo spettacolo risulta poco dinamico e avido di emozione e manca di comunicare il potente romanticismo intrinseco alla partitura verdiana.

Sul podio dell’orchestra scaligera c’era Ádám Fischer, che ha concertato in maniera corretta, ben calibrando i volumi e i colori, riuscendo a trasmettere la baldanzosità del primo Verdi. Importante il cast radunato sul palco della Scala per questo atteso ritorno di Ernani, a cominciare da Francesco Meli nel ruolo del titolo. Il tenore genovese esce da questa recita da vincitore: ottima la sua prova sia dal punto di vista musicale che da quello interpretativo, con meravigliose mezzevoci e dizione ben scandita, nonché buono squillo. Probabilmente ci troviamo davanti ad una delle sue migliori prove scaligere. Ildar Abdrazakov vestiva i panni del vecchio Don Ruy Gomez de Silva e offre al pubblico scaligero una prova maiuscola. La sua voce non sarà tonante, ma è capace di ridare al personaggio sfumature e colori che aiutano a mostrare altri lati del personaggio. Nonostante alla fine decida di prendersi la vita di Ernani, forse non possiamo provare un minimo di compassione per quest’uomo anziano che vede in Elvira il suo più grande tesoro. Buona anche la prova di Luca Salsi, in possesso di una delle più belle voci baritonali di oggi che qua mette al servizio del personaggio di Don Carlo. La sua è da un lato una prova veemente, che ci mostra i lati più “sanguigni” del personaggio, ma dall’altro comunque riesce a commuovere nei momenti più lirici. Ne esce un Carlo che sembra forse solamente abbozzato, probabilmente a causa anche della concomitanza con le recite di Macbeth al Festival Verdi di Parma (in scena proprio in questi giorni). Chiude il quartetto dei protagonisti l’Elvira di Ailyn Pérez. Il soprano statunitense debutta in questo ruolo che probabilmente non si adatta perfettamente alla sua vocalità. La tessitura di Elvira le va stretta quando si concentra nella parte più bassa del registro, mettendola quindi in difficoltà in alcuni passaggi, ma la sua prova risulta musicale e interpretativamente appassionata, sicuramente in crescendo dopo un inizio un po’ titubante. Il cast è completato dalla claudicante Giovanna di Daria Chernyi, il Don Riccardo di Matteo Desole e lo Jago di Alessandro Spina.

Dopo la turbolenta prima scaligera, la seconda recita ha convinto il pubblico che ha decretato un buon successo per tutti i protagonisti, soprattutto per Ildar Abdrazakov e Francesco Meli. Ernani è ancora in scena fino al prossimo 25 ottobre.

Davide Marchetti


Teatro alla Scala
Milano | 2 ottobre 2018

Ernani
dramma lirico in quattro atti

musica di Giuseppe Verdi
libretto di Francesco Maria Piave

Ernani | Francesco Meli
Don Carlo | Luca Salsi
Don Ruy Gomez de Silva | Ildar Abdrazakov
Elvira | Ailyn Perez
Giovanna | Daria Chernyi
Don Riccardo | Matteo Desole
Jago | Alessandro Spina

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala

direttore | Adam Fischer
maestro del coro | Bruno Casoni
regia | Sven-Eric Bechtolf
scene | Julian Crouch
costumi | Kevin Pollard
luci | Marco Filibeck
video | Filippo Marta
coreografia | Lara Montanaro

 

teatroallascala.org

 

ph. Marco Brescia & Rudy Amisano

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