A concludere la stagione di balletto 2017/18 a Teatro alla Scala è in scena fino al 2 novembre L’histoire de Manon, creatura del coreografo Kenneth MacMillan su musiche di Jules Massenet (qua proposte nell’orchestrazione di Martin Yates) per il Royal Ballet di Londra, che è ormai diventato un vero e proprio classico, tanto da essere uno dei titoli più rappresentati nelle ultime stagioni al Piermarini. Il celebre balletto deriva dal romanzo settecentesco Histoire du Chevalier Des Grieux et de Manon Lescaut scritto da Antoine François Prévost (noto come “Abbé Prévost”). Rispetto al componimento letterario e similmente alle due opere liriche (quella di Puccini e quella di Massenet stesso), la rilettura del grande coreografo scozzese privilegia il carattere femminile, come risulta evidente dal titolo, dove L’histoire è diventata della sola Manon, e al ballerino che interpreta Des Grieux, vittima consenziente della propria passione e le cui azioni sono sempre una diretta conseguenza delle scelte della giovane amata, viene dunque richiesto un grande sforzo espressivo, oltre che tecnico. Dall’attento scavo di MacMillan nella personalità dei due sfortunati amanti deriva come i momenti più significativi di questo balletto siano, rispetto alle scene d’insieme, gli assoli e i pas de deux, che offrono a coreografo e interpreti maggiori possibilità di modulazioni espressive. Il tragico legame di Manon e Des Grieux non è però la sola tematica affrontata dal balletto che, nelle intenzioni del suo autore, vuole anche mostrare “la disparità tra la grande ricchezza e la grande povertà nella Francia del secolo dei Lumi”. Per i magnifici costumi e per le scenografie, Nicholas Georgiadis, pittore greco, scenografo e costumista legato da una profonda amicizia a MacMillan e scomparso a Londra nel 2001, si era ispirato, oltre a Fragonard e Boucher, ad alcuni maestri minori che alla metà del secolo XVIII avevano ritratto le vie parigine e scene di vita galante.
Acclamatissimi i due protagonisti: Emanuela Montanari, una Manon di grande espressività, e Claudio Coviello, bravo nel difficile ruolo di Des Grieux. Entrambi hanno regalato agli spettatori uno spettacolo emozionante e uno struggente atto terzo a conclusione di un impegnativo balletto da sempre punto d’incontro tra musica, passione, letteratura e introspezione psicologica. Brillante la prova di Walter Madau nel ruolo di Lescaut, ben accompagnato da Antonella Albano nei panni della sua amante. Buono l’apporto di tutti i numerosi altri interpreti dal Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diretto da Frédéric Olivieri. Buona anche la prova dell’Orchestra del Teatro alla Scala, guidata per l’occasione dal maestro Felix Korobov, che ritroviamo sul podio del Piermarini dopo aver diretto la scorsa stagione l’Onegin e che tornerà anche la prossima stagione per ben tre produzioni del corpo di ballo.
Appuntamento fino al 2 novembre per poter assistere a L’histoire du Manon, in attesa dell’apertura della stagione di balletto 2018/19 con Lo Schiaccianoci di Cajkovskij in una nuova produzione con la famosa coreografia di George Balanchine.
Marta Pozzi
Teatro alla Scala
Milano | 27 Ottobre 2018
L’Histoire de Manon
musica di Jules Massenet
coreografia di Kenneth MacMillan
Arrangiamento e orchestrazione | Martin Yates
Direttore | Felix Korobov
Scene e costumi | Nicholas Georgiadis
Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Manon | Emanuela Montanari
Des Grieux | Claudio Coviello
Lescaut | Walter Madau
Monsieur G.M. | Massimo Garon
L’amante di Lescaut | Antonella Albano
Madame | Beatrice Carbone
Il carceriere | Mick Zeni
Il capo dei mendicanti | Valerio Lunadei
Le cortigiane | Vittoria Valerio, Agnese Di Clemente, Francesca Podini, Gaia Andreanò, Caterina Bianchi
Tre gentiluomini | Marco Agostino, Christian Fagetti, Mattia Semperboni
Cinque ragazze | Alessia Auriemma, Camilla Cerulli, Benedetta Montefiore, Greta Giacon, Jennifer Renaux
I clienti | Edoardo Caporaletti, Emanuele Cazzato, Daniele Lucchetti, Gabriele Corrado, Massimo Dalla Mora
Le prostitute | Christelle Cennerelli, Antonella Luongo, Licia Ferrigato, Marta Gerani, Stefania Ballone, Chiara Fiandra, Luana Saullo, Giulia Lunardi, Paola Giovenzana, Azzurra Esposito, Giulia Schembri, Brigida Bossoni
Vecchio gentiluomo | Salvatore Perdichizzi
Le cameriere | Giuseppina Zeverino, Licia Ferrigato
Sei mendicanti | Francesco Mascia, Andrea Risso, Endi Bahaj, Andreas Lochmann, Frank Aduca, Matteo Gavazzi
ph. Brescia & Amisano