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Il bello ideale di Paolini alla Fondazione Carriero

La Fondazione Carriero di Milano ospita nei suoi prestigiosi e affascinanti spazi (a due passi dalla centralissima San Babila) una mostra dedicata all’intera carriera di Giulio Paolini, dal titolo del Bello Ideale. La mostra, curata da Francesco Stocchi, con la stretta collaborazione dell’artista, è stata allestita con dei mirati interventi scenografici ideati (sempre in stretta collaborazione con Paolini) da Margherita Palli, che è stata invitata a mettere in scena, dialogando con i nuclei tematici della mostra, alcuni elementi della lunga carriera di Paolini. Ogni piano della Fondazione ospita una delle sezioni che compongono la mostra: al piano terra: Il ritratto e l’autoritratto (l’autore è assente); al primo piano piano: In superficie (linea, prospettiva, orizzonte, tautologie…), al secondo e ultimo piano, nella sala neo-settecentesca di Palazzo Visconti la mostra si conclude con la sezione: Uno di due (il mito e il classico). Inseriti tra le opere del piano terra e del primo piano, troviamo i due interventi scenografici, firmati da Palli (scenografa di fama internazionale che ha firmato le scene di importanti spettacoli teatrali come Andrea Chenier di Giordano, che ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala dello scorso anno e il Falstaff di Verdi, andato in scena alla Staatsoper di Berlino lo scorso aprile nell’ambito dei Festtage 2018); il primo (ispirato agli studioli rinascimentali) è una rievocazione dello studio di Giulio Paolini che il visitatore può intravedere attraverso una serie di finestrelle e che al suo interno custodisce un autoritratto di Giorgio de Chirico (Se Ipsum del 1948) di proprietà dello stesso Paolini. Il secondo intervento ideato da Margherita Palli per la mostra è collocato al primo piano ed è la riproduzione tridimensionale di un’illustrazione del libro del fiammingo Hans Vredeman de Vries The Book of Perspective del 1604; testo fondamentale per le ricerche spaziali di Paolini.

In occasione della mostra Giulio Paolini ha realizzato tre lavori inediti pensati per dialogare con le opere storiche e con l’architettura stessa della Fondazione; esemplare il caso della Deposizione che posta al centro della Sala 4 instaura degli affascinanti dialoghi con alcune celebri opere storiche del maestro come: Ritratto dell’artista come modello (1980) e Monogramma (1965). Ma senza togliere al resto della mostra la parte più affascinante ed interessante è senza dubbio l’ultima, dove le opere più celebri di Paolini: Saffo (1968); Elegia (1969); Aria (1983-1984); Mimesi (1975) e Caleidoscopio (1976) trovano la loro naturale collocazione tra gli stucchi e gli specchi della splendida sala neo-settecentesca.

Dopo la straordinaria mostra dedicata a Sol Lewitt (con la curatela di Rem Koolhaas) la Fondazione Carriero prosegue il suo percorso con un’altra grande mostra che permette al pubblico di avvicinarsi (in maniera completamente gratuita) all’opera di un grande maestro dell’arte italiana contemporanea!


Fondazione Carriero
Milano | 26 ottobre 2018 – 10 febbraio 2019

Giulio Paolini
del Bello ideale

a cura di Francesco Stocchi
con interventi scenografici di Margherita Palli

aperto con ingresso libero
da martedì a domenica dalle 11.00 alle 18.00

catalogo
Konig Books

 

fondazionecarriero.org

 

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