Dopo la mostra che il MUDEC di Milano dedica in questi mesi e l’ormai celebre asta di Londra, che ha visto autodistruggersi la celebre ragazza con il palloncino, il più celebre sfuggevole (e controverso) degli street artist dei nostri giorni, Banksy, continua a stare al centro dell’attenzione mediatica. Questa volta per il film evento L’uomo che rubò Banksy, che arriverà nelle migliori sale cinematografiche italiane i prossimi 11 e 12 dicembre. Il film scritto, diretto e prodotto da Marco Proserpio è parte del progetto Grande Arte al Cinema di Nexo digital, e vede la partecipazione, come voce narrante del documentario dell’icona del rock Iggy Pop.
Il docufilm parte e si sviluppa attorno agli interventi realizzati da Banksy a Betlemme nel 2007 (dopo la costruzione del muro di cinta che divide la parte palestinese da quella israeliana) e si focalizza in particolare sul celebre Soldato che chiede i documenti ad un asino, il dipinto fu qualche tempo dopo la sua realizzazione, staccato e rivenduto dall’imprenditore locale Maikel Canawati con l’aiuto di Walid, tassista palestinese (vero protagonista del film) che ci guida per quasi tutta la durata del film. Oltre a presentare gli interventi di Banksy in Palestina (che sono alcuni tra i suoi lavori più celebri), il film ha il pregio di cercare di sensibilizzare il pubblico riguardo alla situazione dei territori palestinesi e inoltre di riflettere sul tema sempre più delicato e controverso dei diritti d’autore delle opere di street art.
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L’uomo che rubò Banksy
Nei cinema
11 – 12 dicembre
voce narrante Iggy Pop
un film di Marco Proserpio