Teatro alla Scala, Riccardo Chailly, Filarmonica della Scala, Mahler, Milano, Sinfonica

Mahler, la Sesta e l’ineluttabilità del destino

Monumento del pessimismo e dell’ineluttabilità di un destino avverso all’uomo, la Sesta di Mahler vede tradotte in atmosfere timbriche gli stimoli sensoriali legati al vissuto dell’autore, che vi impiega strumenti insoliti per il proprio catalogo che intervengono con una marcata individualità propositiva come lo xilofono (impiegato unicamente in questo caso all’interno della produzione sinfonica mahleriana), i campanacci, il martello, le nacchere e le fruste.   

Alla prima delle tre date in abbonamento, il 17 gennaio, Riccardo Chailly offre di questo materiale composito ed eterogeneo una lettura tecnicamente impeccabile, che trova nelle espansioni liriche del quarto movimento il punto più alto dell’esecuzione. Ben coadiuvato dalla prova di una Filarmonica colta in ottima forma, Chailly affronta la scrittura contrappuntistica di quest’opera colossale con impeccabile tenuta stilistica: alle prese con una timbrica orchestrale eterogenea e non facile da gestire si apprezza una concertazione in grado di affrontare le difficoltà tecniche del lavoro con idee chiare, conferendo eguale dignità a tutti gli elementi che caratterizzano l’opera. Sempre coerente nell’impiego delle dinamiche e nel dosare le agogiche, il maestro milanese si allinea ad una tradizione mahleriana che potrà forse sembrare non particolarmente originale ma che, nel suo inserirsi nell’ambito di una consolidata e gloriosa storia esecutiva di riferimento, suscita sicuramente rispetto, oltre ad essere inappuntabile per qualità tecnica di esecuzione. La lotta dell’uomo contro il destino a lui avverso, nella lettura di Chailly, si mantiene così in un equilibrio ammirevole nell’evitare eccessi fin troppo pessimisti e tingersi di rassegnato eroismo.

Tra il 28 febbraio e il 2 marzo ci sarà  un nuovo interessante appuntamento con Chailly, la Filarmonica e Mahler del quale saranno eseguite la Sinfonia n.5, una ricostruzione del Symphonisches Präludium (nella ricostruzione di Albrecht Gürsching) e la prima esecuzione italiana del Nicht zu schnell (orchestrato da Colin Matthews). 


Teatro alla Scala
Milano 17 gennaio 2018

Filarmonica della Scala
direttore Riccardo Chailly

Gustav Mahler
Sinfonia n. 6

teatroallascala.org

 

Ph. Marco Brescia & Rudy Amisano

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