Teatro alla Scala, La Cenerentola; Rossini; Ponnelle; Milano; Mironov; Alaimo; Crebassa

La Cenerentola di Ponnelle ritorna alla Scala

Dopo la ripresa de La Traviata di Verdi, nel tradizionale allestimento di Liliana Cavani, al Teatro alla Scala di Milano è tornato in scena un altro storico allestimento scaligero: quello firmato da Jean-Pierre Ponnelle nel 1971 per il Maggio Musicale Fiorentino e nel 1973 per il Teatro alla Scala per La Cenerentola di Rossini, allora diretta da Claudio Abbado in un momento chiave per la cosiddetta Rossini Renaissance. La Scala ripropone in scena questo magnifico allestimento (dopo ben 14 anni di assenza) come omaggio nel quinto anniversario della scomparsa del maestro Abbado.

Per l’occasione è stato radunato un cast giovane e interessante guidato da Ottavio Dantone. Il direttore pugliese, esperto del repertorio barocco, nonché maestro al cembalo in tante produzioni con Claudio Abbado, ha ben diretto l’Orchestra del Teatro alla Scala, scegliendo dei tempi meditativi che riescono a mettere in luce gli aspetti più malinconici della vicenda, lasciando in secondo piano quelli più brillanti. Nel ruolo del titolo c’era Marianne Crebassa, che torna a vestire i panni di Cenerentola dopo il dubutto nel ruolo (la sua prima parte rossiniana) all’Opéra di Parigi. Il mezzosoprano francese ha ben risolto le difficoltà nel ruolo, grazie ad una voce ben timbrata e brunita, mettendone perfettamente in luce (in linea con la direzione e con il suo timbro vocale) gli aspetti più introspettivi e dolenti, arrivando al rondò finale sull’onda della tenerezza. Accanto a lei, il giovane tenore russo Maxim Mironov (tornato in Scala dopo La Scala di Seta del 2013) ha interpretato un ottimo Don Ramiro. La voce da tenore leggero è perfettamente adatta al ruolo e riesce a scalare con agio le vette perigliose della sua aria Sì, ritrovarla io giuro. Unica pecca è il volume vocale che, non essendo enorme, tende purtroppo a perdersi nella grande sala del Piermarini. Nicola Alaimo, pienamente a suo agio nei panni di Dandini, ci ha offerto una buona interpretazione, riuscendo davvero a divertirci sia dal punto di vista interpretativo che da quello vocale, da esperto rossiniano qual è. Il basso spagnolo Carlos Chausson invece è stato un Don Magnifico d’esperienza, incline a mettere in luce il padre cattivo nei confronti di Angelina. Erwin Schrott  tornava invece al Piermarini dopo 9 anni di assenza nei panni di Alidoro, offrendo una prova vocale corretta, di contro ad un’ottima presenza scenica. Completavano il cast Tsisana Giorgadze e Anna-Doris Capitelli, soliste dell’Accademia del Teatro alla Scala, che bene interpretavano Clorinda e Tisbe, le due sorellastre di Cenerentola. Ottima come di consueto la prova del Coro del Teatro alla Scala, guidati da Bruno Casoni.

La ripresa della regia è stata affidata ad uno stretto collaboratore degli ultimi anni di Ponnelle come Grischa Asagaroff (di cui vedremo in settembre sempre alla Scala L’Elisir d’Amore) che ci ha dimostrato come lo splendido spettacolo pensato da Ponnelle quasi cinquant’anni fa goda ancora oggi di splendida vitalità, capace di conquistare il pubblico. Ancora oggi questa Cenerentola si dimostra in grado di far ridere, divertire e commuovere, rappresentando così a tutti gli effetti un vero e proprio classico nel classico, a dimostrazione che quando gli spettacoli sono curati nei minimi dettagli e quando ogni movimento e ogni espressione sono studiati e si rispecchiano nella musica che li accompagna una produzione può allora davvero diventare immortale

Al termine della recita il pubblico ha accolto l’intero cast con un calorosissimo applauso. La Cenerentola sarà in scena per 11 repliche fino al 5 aprile.

Davide Marchetti


Teatro alla Scala
Milano | 10 febbraio 2019

La Cenerentola
dramma giocoso in due atti

libretto di Jacopo Ferretti
musica di Gioachino Rossini

Don Ramiro, Principe di Salerno | Maxim Mironov
Dandini, suo Cameriere | Nicola Alaimo
Don Magnifico, Barone di Monte Fiascone | Carlos Chausson
Clorinda, figlia di Don Magnifico | Tsisana Giorgadze
Tisbe, figlia di Don Magnifico | Anna-Doris Capitelli
Angelina/Cenerentola, figliastra di Don Magnifico | Marianne Crebassa
Alidoro, Filosofo, maestro di Don Ramiro | Erwin Schrott

Coro e Orchestra del Teatro alla Scala

direttore | Ottavio Dantone
maestro del coro | Bruno Casoni
maestro al fortepiano | Paolo Spadaro
regia/scene/costumi | Jean-Pierre Ponnelle
ripresa da Grischa Asagaroff
luci | Marco Filibeck

 

 

teatroallascala.org

 

 

ph. Brescia&Amisano

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