Sono giunte al termine le recite de La Cenerentola di Gioachino Rossini di cui avevamo già avuto modo di parlarvi in occasione della prima rappresentazione. Come già avevamo modo di dirvi, La Cenerentola di Rossini nello storico allestimento di Ponnelle è un classico che ancora oggi riesce a divertire, regalando al pubblico tre ore di puro intrattenimento, portando lo spettatore all’interno di una vera e propria favola. Il cast di questa ultima replica ricalca in parte quello della prima rappresentazione, con però alcune new entry. Sul podio della precisa orchestra scaligera c’era sempre Ottavio Dantone che conferma l’approccio teso a sottolineare gli aspetti più malinconici e interiori della partitura, mancando quindi da un lato di quella effervescenza rossiniana che rende quest’opera così travolgente. Nel ruolo del titolo tornava Marianne Crebassa. In linea con la direzione decisamente introspettiva, il mezzosoprano francese dalla bella voce brunita porta sul palcoscenico un’ Angelina inizialmente timida e in punta di piedi, ma che poi riesce ad imporsi sul padre e sulle sorellastre: una lettura intima e meno vorticosa di quanto siamo soliti ascoltare. Al suo fianco ottima la prova del tenore Maxim Mironov, a dispetto di una voce di volume non molto estesa, si dimostra preciso e perfettamente a suo agio nell’ardua tessitura di Don Ramiro. d’esperienza la prova dell’inossidabile Carlos Chausson nei panni di Don Magnifico. New entry lo spassoso Dandini del giovane baritono Mattia Olivieri. La bella e morbida voce baritonale si piega ottimamente alla scrittura rossiniana, lasciando allo spettatore un’interpretazione scenica e vocale di assoluto rilievo. Alessandro Spina era invece il sapiente Alidoro, autorevole, ma bonario con la giovane Angelina. Completavano il cast le ottime sorellastre di Sara Rossini nei panni di Clorinda e Anna-Doris Capitelli in quelli di Tisbe. Sempre puntuale il contributo del coro maschile del Teatro alla Scala preparato da Bruno Casoni.
Grande successo per tutti alla fine della recita che ha quindi concluso questa bella ripresa di un allestimento che sembra davvero essere senza tempo, per un titolo che, seppur di grande popolarità e successo, alla Scala non si vede così di frequente.
Teatro alla Scala
Milano | 5 aprile 2019
La Cenerentola
dramma giocoso in due atti
libretto di Jacopo Ferretti
musica di Gioachino Rossini
Don Ramiro, Principe di Salerno | Maxim Mironov
Dandini, suo Cameriere | Mattia Olivieri
Don Magnifico, Barone di Monte Fiascone | Carlos Chausson
Clorinda, figlia di Don Magnifico | Sara Rossini
Tisbe, figlia di Don Magnifico | Anna-Doris Capitelli
Angelina/Cenerentola, figliastra di Don Magnifico | Marianne Crebassa
Alidoro, Filosofo, maestro di Don Ramiro | Alessandro Spina
Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
direttore | Ottavio Dantone
maestro del coro | Bruno Casoni
maestro al fortepiano | Paolo Spadaro
regia/scene/costumi | Jean-Pierre Ponnelle
ripresa da Grischa Asagaroff
luci | Marco Filibeck
ph. Brescia & Amisano