Teatro alla Scala; Milano; Stagione 19/20; Francesco Mieli, Anna Netrebko; Luca Salsi; Cecilia Bartoli; Sonya Yoncheva; Scala1920; Opera; Riccardo Chailly; Davide Livermore

La stagione 19/20 del Teatro alla Scala di Milano

Nella mattinata di lunedì 27 maggio è stata presentata la stagione lirica e sinfonica 19/20 del Teatro alla Scala di Milano; 16 i titoli in cartellone (suddivisi in 15 produzioni) di cui 11 nuovi allestimenti e 4 riprese di alcune storiche produzioni del teatro. In parallelo il M° Riccardo Chailly alla testa sia della Filarmonica che dell’Orchestra dell’Accademia dirigerà l’integrale delle sinfonie di Beethoven, chiudendo così le celebrazioni per i 250 anni dalla nascita del genio di Bonn.

Come già lungamente preannunciato il titolo che aprirà la stagione lirica il prossimo 7 dicembre sarà Tosca di Puccini, diretta, come di consueto, dal direttore musicale del teatro, il M° Chailly che proporrà al pubblico milanese la prima esecuzione della nuova edizione critica (con 14 battute in più sul finale dell’opera, dopo la morte di Cavaradossi). Per l’occasione la regia sarà affidata a Davide Livermore che ritorna così (assieme al suo team composto da Giò Forma, Gianluca Falaschi e Antonio Castro) ad inaugurare la stagione scaligera dopo l’Attila di Verdi della stagione 18/19. Sul palco Anna Netrebko (per il soprano russo sarà il quarto 7 dicembre dopo Don Giovanni nel 2011, Giovanna d’Arco nel 2015 e Andrea Chénier nel 2017) e Saioa Hernández si alterneranno nel ruolo della Diva. Luca Salsi vestirà i panni del Barone Scarpia, mentre Alfonso Antoniozzi sarà il Sagrestano e Carlo Bosi Spoletta. Purtroppo ancora in via di definizione invece il nome del tenore che interpreterà il ruolo di Cavaradossi. A questo proposito, il Sovrintendente ha dichiarato che era inizialmente previsto Marcelo Alvarez, ma che, in seguito alle difficoltà dimostrate nella recente Manon Lescaut ha rinunciato alla parte.

Dal Festival di Salisburgo del 2014 arriva la seconda nuova produzione della stagione, ossia Il Trovatore di Verdi nell’allestimento firmato da Alvis Hermanis. Sul podio troveremo Nicola Luisotti, mentre sul palcoscenico saranno impegnati Francesco Meli nel ruolo di Manrico, Liudmyla Monastyrska in quello di Leonora, Massimo Cavalletti sarà il Conte di Luna e Violeta Urmana Azucena. Assente da 22 anni, tornerà invece dal 22 febbraio Il turco in Italia di Rossini (terza nuova produzione della stagione) per la regia di Roberto Andò e con la direzione musicale di Diego Fasolis. Tra gli interpreti vedremo Alex Esposito, Rosa Feola, Edgardo Rocha e Mattia Olivieri. Quarta nuova produzione (e secondo titolo della stagione per il M° Chailly), sarà Salome di Strauss per la regia di Damiano Michieletto in cui spiccano i nomi di Malin Bystrom (nel ruolo del titolo) e di Michael Volle (Jochanaan). Dal 4 aprile il M° Daniele Gatti tornerà sul podio del Piermarini per dirigere la quinta nuova produzione della stagione milanese, ossia Pelléas et Mélisande di Debussy, per la regia di Matthias Hartmann.

A 67 anni di distanza dalla sua ultima apparizione, L’amore dei tre re di Italo Montemezzi tornerà sul palco del Piermarini dopo il debutto proprio alla Scala nel 1913. La regia sarà affidata a Alex Ollé de La Fura dels Baus, mentre alla testa dei complessi scaligeri ci sarà Carlo Rizzi. Sul palco troveremo Ferruccio Furlanetto, Roberto Frontali, Giorgio Berrugi e Federica Lombardi. Tra i titoli più attesi della stagione dobbiamo sicuramente annoverare il ritorno di Fedora di Giordano (a cui farà seguito nelle prossime stagioni anche Siberia, sempre dello stesso Giordano) che sarà diretta da Daniel Oren e che vedrà il ritorno di Mario Martone, affiancato per le scene, come di consueto, da Margherita Palli. Sul palco Sonya Yoncheva sarà impegnata nel ruolo del titolo e Roberto Alagna (di ritorno alla Scala dopo le polemiche dell’Aida del 2006) vestirà i panni di Loris.

Il M° Zubin Mehta conferma il suo strettissimo rapporto con il Teatro alla Scala e nel corso della prossima stagione dirigerà ben tre produzioni, a cominciare dal nuovo allestimento di Un ballo in maschera di Verdi per la regia di Gabriele Salvatores. Sul palco saranno impegnati Fabio Sartori, Saioa Hernández, Luca Salsi e Violeta Urmana. Seconda nuova produzione affidata alla bacchetta del maestro Mehta sarà l’inedito dittico Schӧnberg/Nono che riunirà i due atti unici dei due compositori Erwartung e Intolleranza 1960 per la regia di Damiano Michieletto. Spicca nel cast vocale la presenza di Camilla Nylund.

Il mese di ottobre 2020 vedrà invece la ripresa del Progetto Barocco con la Semele di Hӓndel diretta da Gianluca Capuano nell’allestimento a cura di Robert Carsen con Cecilia Bartoli nel ruolo del titolo insieme a Ian Bostridge, Max Emanuel Cencic e Sara Mingardo. Chiuderà la stagione un altro atteso ritorno, La Gioconda di Ponchielli che sarà affidata alla direzione di Ádám Fischer, per la regia di Davide Livermore e che vedrà impegnati Saioa Hernández e Francesco Meli (che hanno entrambi debuttato il ruolo con successo nella scorsa stagione al Teatro Municipale di Piacenza) insieme a Daniela Barcellona e Luca Salsi.

Come già accennato inizialmente, quattro saranno le riprese. Si comincia con Roméo et Juliette di Gounod, nell’allestimento di Barlett Sher in coproduzione con il Met di New York, che sarà diretto dal giovane Lorenzo Viotti e vedrà impegnati sul palco Diana Damrau, Vittorio Grigolo e Mattia Olivieri; per continuare con Tannhӓuser di Wagner, diretto da Ádám Fischer nell’allestimento di Carlus Padrissa de La Fura dels Baus; La Traviata di Verdi, nuovamente nell’allestimento di Liliana Cavani, diretta da Zubin Mehta (che dirigerà anche le recite durante la tournée giapponese) e Michele Gamba. Sul palco si alterneranno Marina Rebeka, Angel Blue, Francesco Meli, Charles Castronovo, Leo Nucci e Placido Domingo. La quarta ripresa della stagione farà parte del Progetto Accademia e sarà Il Viaggio a Reims di Rossini, nello storico allestimento firmato nel 1985 da Luca Ronconi con le scene di Gae Aulenti, occasione per ricordare il grande regista scomparso già da cinque anni.

Una stagione ricca di interessanti appuntamenti che ricalca fedelmente, con luci ed ombre, il percorso intrapreso nelle ultime stagioni dal sovrintendente Alexander Pereira. Se da un lato proseguono i più meritevoli ed interessanti elementi che hanno caratterizzato le ultime stagioni scaligere (a cominciare dalla presenza di alcuni dei più grandi nomi della lirica come Anna Netrebko, Sonya Yoncheva e Cecilia Bartoli o dalla riscoperta del repertorio verista per continuare con la riproposizione di alcuni titoli legati alla storia della Scala e spariti dai cartelloni e con i numerosi appuntamenti dedicati ai più giovani) dall’altra parte è impossibile non cogliere una certa ripetitività facilmente leggibile nella riproposizione quasi pedissequa di alcuni dei nomi dei direttori, dei cast e dei registi che stanno ormai abitando stabilmente il cartellone scaligero da ormai 4 o 5 stagioni.

Chiudiamo parlandovi degli appuntamenti più interessanti della nuova Stagione Sinfonica scaligera, oltre alla già citata integrale delle Sinfonie di Beethoven, che dirigerà il M° Chailly durante la stagione, vi segnaliamo alcuni tra i concerti più interessanti! Iniziamo dal Concerto di Natale che quest’anno verrà diretto da John Eliot Gardiner e che vedrà in programma L’enfance du Christ di Berlioz; tra il 7, 9 e 10 gennaio 2020 il M° Gianandrea Noseda dirigerà la Filarmonica della Scala in un programma che andrà da Fauré (Pelléas et Mélisande, suite op. 80), a Stravinskij (La baiser de la fée), passando da Saint-Saëns (Sinfonia n. 3 in do min. op. 78). Il 15 aprile il celebre pianista cinese Lang Lang sarà impegnato nelle Variazioni Goldberg di Bach. In programma anche tre concerti di prestigiose orchestre estere il primo il 22 gennaio 2020 vedrà il ritorno di Riccardo Muti alla guida della sua Chicago Symphony Orchestra con un programma dedicato a Mendelssohn, Hindemith e Prokof’ev. Il 7 e il 6 settembre 2020 farà invece il suo ritorno al Piermarini Christian Thielemann alla testa della Sächsische Staatskapelle Dresden con due concerti dedicati a Richard Strauss con Anja Kampe e Anja Harteros.


 

  • Tosca di Puccini | dal 7 dicembre 2019
  • Roméo et Juliette di Gounod | dal 15 gennaio 2020
  • Il Trovatore di Verdi | dal 6 febbraio 2020
  • Il turco in Italia di Rossini | dal 22 febbraio 2020
  • Salome di Strauss | dall’8 marzo 2020
  • Pelléas et Mélisande di Debussy | dal 4 aprile 2020
  • Tannhӓuser di Wagner | dal 13 aprile 2020
  • L’amore dei tre re di Montemezzi | dal 17 maggio 2020
  • Fedora di Giordano | dal 3 giugno 2020
  • Un ballo in maschera di Verdi | 20 giugno 2020
  • La Traviata di Verdi | dall’11 luglio 2020
  • Il viaggio a Reims di Rossini | dal 1 settembre 2020
  • Semele di Hӓndel | dal 17 ottobre 2020
  • Erwartung di Schӧnberg e Intolleranza 1960 di Nono | dal 29 ottobre 202
  • La Gioconda di Ponchielli | dal 10 novembre 2020

 

 

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  1. Si preannuncia un’altra grande stagione capace di perpetuare la tradizione artistica del più prestigioso teatro del mondo. Il calendario è così fitto e denso di capolavori assoluti da destare stupore ed orgoglio. Il teatro Alla Scala di Milano resta una delle poche cose capaci di farci inorgoglire della nostra italianità.

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