Lontano dai riflettori delle grandi mostre di Palazzo Ducale e della Fondation Pinault, lontano dai clamori della Biennale e lontano dai percorsi del turismo di massa, ma a pochi passi dal cuore della Serenissima, sorge Palazzo Grimani che dallo scorso 7 maggio (e fino al 30 maggio 2021!) sta ospitando una straordinaria e irripetibile mostra dal titolo Domus Grimani. A più di quattrocento anni dalla donazione della collezione di anticaglie del patriarca Giovanni Grimani, che assieme alla donazione del 1523 del cardinale Domenico Grimani allo stato veneziano andarono a formare il nucleo originario dello Statuario della Repubblica.
La collezione degli antichi marmi Grimani (oggi conservati al Museo Archeologico Nazionale di Venezia) torna così per la prima volta, dopo il 1594, al Palazzo Grimani di Santa Maria Formosa per una straordinaria esposizione nata in occasione degli importanti lavori di restauro che stanno interessando il vestibolo della Biblioteca Marciana (dove erano collocati in origine i marmi donati dai Grimani) e che dovrebbero prolungarsi per i prossimi due anni. Palazzo Grimani torna così a rivivere (almeno in parte) i fasti di un tempo; dopo l’acquisto nel 1981 da parte dello stato e dopo l’importante restauro che ha riportato il grande palazzo nobiliare (unico nel suo genere a Venezia per il richiamo ai modelli rinascimentali tosco-romani) a riaprire come sede museale nel 2008, Palazzo Grimani diviene così finalmente sede, seppur per un periodo limitato di tempo, di un grande evento culturale. Come dicevamo il palazzo torna a rivivere i fasti di un tempo con la straordinaria ricostruzione dell’assetto originario della Tribuna di Giovanni Grimani, un episodio cardine per la storia del collezionismo e della museologia europea, arrivata praticamente intatta a noi per la parte architettonica e che grazie a questa mostra torna, dopo più di quattrocento anni, a popolarsi, tra i marmi policromi, delle antiche sculture andando a ricreare un vero e proprio unicum espositivo che sarà capace di lasciarvi a bocca aperta. La mostra ovviamente raggiunge il suo apice all’interno del camerino delle antichità, a cui il visitatore giunge dopo un percorso obbligato attraverso le sale precedenti. Per l’occasione il camerino è accessibile esclusivamente dall’unico ingresso originario nel tentativo di riproporre il percorso che gli illustri ospiti del patriarca facevano nel visitare la Tribuna. Le tre sale che lo precedono sono state arredate con alcune opere e alcuni antichi reperti (provenienti per lo più dai musei veneziani) nel tentativo di restituire ai visitatori le atmosfere di una dimora patrizia veneziana del XVI secolo.
Accompagna la mostra un bel catalogo edito da Marsilio e un sistema di audioguide che raccontano la mostra attraverso le voci di Isabella Rossellini e Jude Law. Un’occasione veramente unica per riscoprire uno degli episodi collezionistici più importanti del Rinascimento!
Museo di Palazzo Grimani
Venezia | 07 maggio 2019 – 30 maggio 2021
Domus Grimani 1594-2019
La collezione di sculture classiche
a Palazzo Grimani dopo quattro secoli
a cura di Daniele Ferrara e Toto Bergamo Rossi
catalogo edito da Marsilio
Prodotta da Civita Tre Venezie
con il patrocinio della Regione del Veneto
in collaborazione con UNESCO
con il sostegno Venetian Heritage; della Helen Frankenthaler Foundation; Gagosian;
della Michelangelo Foundation e di Lady Monica del Campo Bacardi
Su concessione del Ministero per i beni le attività culturali – Polo museale del Veneto. Ph. Matteo De Fina
Sarà una delle mie prossime mete veneziane!
La cosa più bella che ho visto a Venezia!
Assolutamente!!
Un senso di vita mai andato perso nei secoli