A dodici anni dall’ultima ripresa, La bella addormentata nel bosco per la coreografia di Rudolf Nureyev torna alla Scala per cinque recite prima della pausa estiva. Alla recita del 27 giugno alla quale assistiamo, trionfano Nicoletta Manni e Claudio Coviello, due glorie locali che da promesse quali erano ai tempi del loro debutto con la compagnia qualche anno fa, sono ormai delle conferme.
Nureyev interviene sull’impianto originario di Petipa lasciandolo pressappoco inalterato per quanto riguarda le ballerine e conferisce maggiore rilievo al ruolo del principe Desiré (cui nel secondo atto sono riservate tre variazioni) oltre a caratterizzare il tutto in modo più realistico ed efficace. La corte del secondo atto cessa di essere uno spazio fatato per divenire un ambiente cortigiano realistico fatto di etichetta, pose plastiche e rituali sorpassati, dei quali Aurora e Desiré sono proposti come un punto di rottura. Dal punto di vista dell’evoluzione drammatica invece, il destino dei due giovani è governato dall’agire di due caratteri rivali che tengono le fila della vicenda: Carabosse e la Fata dei Lillà. Un balletto insomma, che, a dispetto dello strato più apparente e superficiale, è dotato di ben altra profondità.
Felix Koborov affonta la splendida partitura di Čajkovskij in modo corretto. La lettura non è particolarmente approfondita e, se i tempi sono coerenti e calibrati in funzione dei solisti, le dinamiche adottate non sono sempre condivisibili e finiscono col penalizzare l’esecuzione di una partitura che di per sé è un capolavoro. Delle scene e dei costumi di Franca Squarciapino non c’è nulla da dire: si tratta di una delle pietre miliari degli spettacoli presentati nella storia della Scala. Eleganza, raffinatezza, opulenza e vivacità cromatica sono gli ingredienti di una produzione che non ci si stanca mai di vedere.
Nicoletta Manni, accolta da un applauso alla sortita, colpisce sin dall’Adagio della Rosa del primo atto per la perizia tecnica e lo stile raffinato. Claudio Coviello, anche lui salutato all’ingresso in scena, esegue in modo eccellente la seconda variazione, quella del secondo atto accompagnata dal solo del violino, meritando l’ovazione che ne segna il termine. Ottima, come di consueto, la prova del Corpo di Ballo diretto da Frédéric Oliveri e bravi tutti gli altri interpreti con menzione d’onore per Francesca Podini (una delle Fate), Christian Fagetti (Il gatto con gli stivali) e Denise Gazzo (La gatta bianca).
Successo caloroso segnato da applausi prolungati in attesa della prossima recita di stasera, 29 giugno. Seguiranno altre repliche il 2, il 3, il 5 e il 9 luglio, tutte alle ore 20.
Teatro alla Scala
Milano | 27 giugno 2019
La Bella addormentata nel bosco
Balletto in 1 prologo e 3 atti dalla fiaba “La Belle au bois dormant” di Charles Perrault
libretto di M. Petipa e I.A. Vsevoložskij
musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij
La principessa Aurora | Nicoletta Manni
Désiré | Claudio Coviello
Re Florestano XXIV | Alessandro Grillo
La regian | Daniela Siegrist
Catalabutte | Riccardo Massimi
La fata dei Lillà | Deborah Gismondi
Carabosse | Marta Romagna
Sette fate | Francesca Podini, Christelle Cennerelli, Marta Gerani, Gaia Andreanò, Antonella Albano, Alessandra Vassallo, Virna Toppi
I loro cavalieri | Marco Agostino, Nicola Del Freo, Gioacchino Starace, Andrea Crescenzi, Daniele Lucchetti, Edoardo Caporaletti, Walter Madau
Quattro principi | Gabriele Corrado, Mattia Semperboni, Emanuele Cazzato, Christian Fagetti
Amiche della principessa | Vittoria Valerio, Alessandra Vassallo, Gaia Andreanò, Christelle Cennerelli, Marta Gerani, Caterina Bianchi, Alessia Auriemma, Agnese Di Clemente
La contessa | Emanuela Montanari
Il duca | Giuseppe Conte
Passo a cinque | Martina Arduino, Marco Agostino, Gaia Andreanò, Alessia Auriemma, Greta Giacon
Il gatto con gli stivali | Christian Fagetti
La gatta bianca | Denise Gazzo
L’uccello blu | Antonino Sutera
La principessa Fiorina |Agnese Di Clemente
Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Coreografia e regia | Rudolf Nureyev
ripresa da Florence Clerc
direttore | Felix Korobov
Scene e costumi | Franca Squarciapino
Luci | Marco Filibeck