Domenica 7 luglio all’Arena di Verona è andata in scena l’ultima delle tre recite de Il Trovatore di Verdi che hanno segnato il debutto in Arena della super diva della lirica dei nostri giorni Anna Netrebko, affiancata per l’occasione dal marito Yusif Eyvazov e da Luca Salsi (riproponendo così il trio di protagonisti dell’Andrea Chénier scaligero del 2017). L’ultima di queste tre serate evento, senz’altro le più attese della stagione lirica areniana di quest’anno, non partiva sotto i migliori auspici, dato il nubifragio con relativa grandinata che si è scatenato durante tutto il pomeriggio veronese, ma evidentemente Giove Pluvio dev’essere un melomane dato che le nubi si sono diradate giusto in tempo per l’inizio dello spettacolo!
L’allestimento presentato è quello firmato nel 2001 (sia per la regia che per le scene) dal compianto Franco Zeffirelli, spettacolo che mancava dall’Arena dal 2016. Coloratissimo e dal grande impatto visivo Il Trovatore resta, assieme alla Turandot, probabilmente uno degli spettacoli più riusciti firmati da Zeffirelli per l’Arena. Al netto di manierismi ed esagerazioni (vedi la scena degli zingari o il finale del II atto, quando il grande palco areniamo sembra faticare a contenere la moltitudine di persone e animali coinvolto) Zeffirelli riesce con pochi, anche se mastodontici elementi (tre torri e due grandi statue) a catapultare lo spettatore dell’Arena in quel medioevo a metà strada tra la fiaba e il Trono di Spade, riuscendo ancora una volta ad emozionarci e sorprenderci.
Passando alla parte musicale, ottima la prova dei complessi dell’Arena (impegnati in un’esecuzione quasi completa del titolo verdiano con tanto di balletti provenienti dalla versione francese dell’opera), guidati per l’occasione da Pier Giorgio Morandi che ha prediletto una lettura con tempi più distesi cercando di mettere l’orchestra a totale servizio della compagine canora impegnata sul palco; ottimo anche il coro guidato da Vito Lombardi. Superlativa la prova di Anna Netrebko che ha reso indimenticabile il suo debutto areniano riuscendo a catturare sin dalle prime note il cuore e l’attenzione dei più di 13.000 spettatori accorsi all’Arena per lei; in particolare il IV atto dall’aria D’amor sull’ali rosee, passando per il Miserere per arrivare alla cabaletta Tu vedrai che amore in terra è un susseguirsi di emozioni che da sole potevano ben valere il prezzo del biglietto. Ottimo (tralasciando qualche piccola sbavatura a inizio recita) anche il Conte di Luna di Luca Salsi che, grazie alla sua bella voce e alla sua straordinaria tecnica è riuscito a impersonare un antagonista ben lontano dai soliti cliché. Buona anche l’interpretazione di Yusif Eyvazov, che al netto del timbro (certamente non indimenticabile) ha saputo offrire una prova del tutto convincente, dimostrando ancora una volta di essere un buon cantante capace con la sua voce di vincere la sfida areniana. Non altrettanto buona la prova di Dolora Zajick che interpretava la zingara Azucena, la voce ormai consumata ha faticato non poco a superare l’orchestra e ad arrivare sugli spalti dell’Arena.
Ottimo anche l’apporto dei vari comprimari tra cui spicca il nome di Carlo Bosi che con il suo Ruiz riesce a sovrastare Manrico al suo ingresso nel terzo atto; buone anche le prove di Elisabetta Zizzo (Ines) e Riccardo Fassi (Ferrando). Al termine dello spettacolo un’Arena gremita in ogni ordine ha tributato un calorosissimo applauso all’intero cast e vere proprie ovazioni nei confronti della Diva Anna (che a fine recita attraverso i social a già promesso di ritornare in Arena). Una grande serata d’opera per l’anfiteatro veronese (e per Cecilia Gasdia) che sancisce speriamo definitivamente il rilancio dell’Arena!
Arena di Verona Opera Festival 2019
Verona | 7 luglio 2019
Il Trovatore
dramma in quattro parti
libretto di Salvatore Cammarano e Leone Emanuele Bardare
musica di Giuseppe Verdi
Il Conte di Luna | Luca Salsi
Leonora | Anna Netrebko
Azucena | Dolora Zajick
Manrico | Yusif Eyvazov
Ferrando | Riccardo Fassi
Ines | Elisabetta Zizzo
Ruiz | Carlo Bosi
Un vecchio zingaro | Dario Giorgelè
Un messo | Antonello Ceron
Orchestra, Coro, Ballo e Tecnici dell’Arena di Verona
direttore | Pier Giorgio Morandi
regia e scene | Franco Zeffirelli
costumi | Raimonda Gaetani
coreografia | El Camborio
ripresa da Lucia Real
maestro d’armi | Renzo Musumeci Greco
maestro del coro | Vito Lombardi
coordinatore del ballo | Gaetano Petrosino
direttore allestimenti scenici | Michele Olcese
©Foto Ennevi/Fondazione Arena di Verona