Remo Bianco - Museo del Novecento di Milano

Remo Bianco in mostra al Museo del Novecento

Se l’estate del MUDEC di Milano è caratterizzata dalle due mostre dedicate a Lichtenstein e a Liu Bolin, il Museo del Novecento di Milano ospita in questi mesi estivi ben tre interessanti mostre che affiancano il percorso tra i capolavori della collezione permanente; così mentre nella spettacolare Sala Fontana si celebra Leonardo da Vinci attraverso la visione di Lucio Fontana e nelle sale espositive al piano terra prosegue la mostra dedicata al lavoro di Marinella Pirelli, dallo scorso 5 luglio negli spazi più raccolti degli Archivi del Novecento viene presentata al pubblico la mostra: Remo Bianco. Le impronte della memoria curata da Lorella Giudici con la collaborazione della Fondazione Remo Bianco.

La mostra presenta al pubblico (fino al 6 ottobre prossimo) un viaggio alla scoperta dell’intero percorso artistico del “ricercatore solitario”, come lo stesso Remo Bianco si è sempre definito, attraverso una selezione di un’ottantina di opere dell’artista dalle Impronte degli anni Quaranta, fino ad arrivare ai Quadri parlanti, passando dai Sacchettini e dai 3D. Tuttavia sono i Tableaux dorés a restare le opere più iconiche e interessanti tra quelle prodotte dall’artista, di cui in mostra sono presenti alcuni splendidi esempi. Remo Bianco, milanese classe 1922, inizialmente influenzato dall’espressionismo esistenziale di Rouault, si avvicina ben presto al movimento nucleare e a quello spazialista. Tuttavia nell’arco di pochi anni si ritroverà (per citare le parole di Marina Abramovich) “[…] non nella corrente principale […] lui era semplicemente nel mezzo di tutto”; è infatti a partire dagli anni Cinquanta che inizierà una sperimentazione del tutto personale influenzata anche dall’incontro con Jackson Pollock che lo porterà alla nascita dei suoi Tableaux dorés.

La mostra è completata da una ricca sezione d’archivio in cui sono esposti cataloghi e manifesti accanto ad altri materiali come fotografie d’epoca, articoli e lettere, che aiutano il visitatore a tratteggiare un’immagine più completa di Remo Bianco e del suo percorso. La mostra al Museo del Novecento di Milano è un’ottima occasione per scoprire e per poter ammirare da vicino l’opera di un artista del Novecento sicuramente meno noto al grande pubblico ma non per questo di minor spessore. Accompagna la mostra un catalogo bilingue italiano/inglese edito da Silvana Editoriale 



Museo del Novecento

Milano | dal 5 luglio al 6 ottobre 2019

Remo Bianco – Le impronte della memoria

a cura di Lorella Giudici con la collaborazione della Fondazione Remo Bianco

catalogo edito da Silvana Editoriale

musedelnovecento.org

 

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