Giunto quest’anno alla sua 71a edizione, il Luglio Musicale Trapanese ha proposto per questa edizione sei produzioni d’opera: la Carmen di Bizet, il dittico Cavalleria Rusticana & Pagliacci di Mascagni e Leoncavallo; l’Otello e La Traviata di Verdi; Orphée aux Enfers di Offenbach e Dido and Aeneas di Purcell (oltre a concerti e altri eventi). Tra gli eventi dell’edizione 2019 senza dubbio una posizione centrale la riveste la nuova produzione dell’Otello di Verdi per la regia di Andrea Cigni, che torna a firmare un titolo verdiano per il festival estivo trapanese dopo La Traviata della scorsa stagione (titolo che tornerà in scena il 19 e 21 agosto prossimi in chiusura del festival) e che preannunciava di scandalizzare il pubblico con uno spettacolo, che già dalla locandina presentava dei nudi maschili. Tuttavia scandalo non c’è stato e anzi lo spettacolo confezionato da Cigni si è rivelato estremamente intelligente, lontano dai soliti cliché e ricco di riferimenti dai più alti (come quello allo scritto su Shakespeare di Tomasi di Lampedusa) fino ai più pop (come Mediterraneo di Salvatores). Cigni sposta l’azione all’interno di un’italica caserma durante l’occupazione italiana del Dodecaneso (o del Nordafrica), il “Moro di Venezia” si trasforma qui nel soprannome di un qualche generale di stanza sull’isola occupata, mentre la povera Desdemona più che la giovane sposa di Otello viene tratteggiata come una prostituta al servizio del comandante della caserma.
Estremamente efficaci le scene firmate da Tommaso Lagattolla (che firma anche i costumi che rendono in maniera veramente realistica la variopinta e sgangherata forza italica d’occupazione degli anni Trenta) che, grazie ad una piattaforma rotante e a delle esili quinte mobili, riesce a costruire con pochi rapidi movimenti numerosi e articolati ambienti che vanno pian piano ingabbiando Otello in un vero e proprio labirinto. Le splendide luci di Fiammetta Baldiserri non fanno che arricchire le scene di quel caldo colore tipico del Mediterraneo che rende la gabbia di Otello se possibile ancora più asfissiante.
Più che soddisfacente anche la parte musicale. I complessi del Luglio Musicale Trapanese erano guidati per l’occasione dal maestro Andrea Certa che ha dato una buona lettura del capolavoro verdiano riuscendo a mantenere un buon equilibro tra buca e palcoscenico. Buona la prova di Kristian Benedikt, che interpretava il ruolo del titolo. Tralasciando alcune piccole imprecisioni Benedikt offre una prova di spessore; tuttavia i veri vincitori della serata sono stati Angelo Veccia e Francesca Sassu; il primo per il suo ottimo Jago, spavaldo e borioso al punto giusto; mentre la seconda ha dato una prova veramente maiuscola nell’interpretare Desdemona. Di buon livello anche i vari comprimari che completavano il cast tra cui spiccano Simona Di Capua con la sua Emilia e il Cassio interpretato da Tatsuya Kashi. Buona anche la prova del coro guidato da Fabio Modica e menzione d’onore per il coro di voci bianche preparato da Roberta Caly.
Al termine della recita il pubblico trapanese ha accolto calorosamente l’intero cast, con particolare riguardo nei confronti di Francesca Sassu.
Luglio Musicale Trapanese
Teatro Open Air Giuseppe di Stefano | 11 agosto 2019
Otello
dramma lirico in quattro atti
da The Tragedy of Othello, the Moor of Venice di William Shakespeare
Musica | Giuseppe Verdi
Libretto | Arrigo Boito
Otello | Kristian Benedikt
Desdemona | Francesca Sassu
Jago | Angelo Veccia
Emilia | Simona Di Capua
Cassio | Tatsuya Kashi
Roderigo | Marco Miglietta
Lodovico | Andrea Comelli
Montano | Federico Cavarzan
Un araldo | Roberto Agnello
Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Luglio Musicale Trapanese
Coro di Voci Bianche “Carpe Diem”
direttore | Andrea Certa
maestro del coro | Fabio Modica
maestro del coro di voci bianche | Roberta Caly
regia | Andrea Cigni
scene e costumi | Tommaso Lagattolla
luci | Fiammetta Baldiserri
assistente alla regia | Luca Baracchini
assistente scenografo e costumista | Francesco Ceo
lugliomusicale.it