Al Teatro alla Scala di Milano proseguono le recite della ripresa de L’Elisir d’Amore di Donizetti nell’allestimento fiabesco firmato da Grischa Asagaroff con le scene e i costumi storici disegnati da Tullio Pericoli. Già tanto si è parlato di questo spettacolo ambientato nel mondo a tinte pastello di Pericoli. Non possiamo quindi che ribadire l’estrema semplicità di questo allestimento, che però allo stesso tempo risulta affascinante e divertente.
Per l’occasione sul podio del Piermarini è stato chiamato il direttore Michele Gamba che durante la scorsa stagione è stato impegnato alla Scala con la versione per i bambini proprio dell’Elisir d’Amore. Il giovane direttore milanese mantiene un ottimo rapporto tra buca e palcoscenico, dando slancio ai momenti della partitura più brillanti e scegliendo invece tempi più lenti e meditabondi per quelli più drammatici e introspettivi (uno su tutti, la celebre Furtiva lagrima). Peccato per i numerosi tagli apportati alla partitura, compresi tutti i da capo delle cabalette che con un cast all’altezza come quello a sua disposizione sarebbero stati sicuramente da apprezzare.
Adina era Rosa Feola, già apprezzata interprete donizettiana nel Don Pasquale scaligero. Il soprano campano risulta perfetta nel ruolo, sia per la vocalità precisa e pulita, sia per l’interpretazione spigliata e coinvolgente. Al suo fianco abbiamo trovato per queste ultime recite scaligere Vittorio Grigolo. La sua prova vocale non è impeccabile a causa di qualche forzatura e qualche eccesso, però riesce ad accaparrarsi il favore del pubblico grazie ad una voce sempre piacevole da ascoltare e ad interpretazione accorata e divertente. Fiumi di applausi lo accolgono dopo Una furtiva lagrima. Una sicurezza il Dulcamara di Ambrogio Maestri grazie ad una voce sempre solida e ad un’interpretazione giustamente giocosa, come si addice al personaggio. Meno convincente il Belcore di Massimo Cavalletti che si trova in difficoltà in alcuni passaggi di agilità, ma che riesce a tratteggiare comunque un personaggio estremamente favolistico, in linea con lo spettacolo. Completava il cast la fresca e simpatica Giannetta di Francesca Pia Vitale. Ottimo l’apporto del coro del Teatro alla Scala diretto come sempre da Bruno Casoni.
Al termine applausi scroscianti per tutti, all’insegna di un’opera che non smette mai di divertire il pubblico di ogni epoca.
Davide Marchetti
Teatro alla Scala
Milano | 7 ottobre 2019
L’Elisir d’Amore
Melodramma giocoso in due atti
musica | Gaetano Donizetti
libretto | Felice Romani
Adina | Rosa Feola
Nemorino | Vittorio Grigolo
Belcore | Massimo Cavalletti
Il dottor Dulcamara | Ambrogio Maestri
Giannetta | Francesca Pia Vitale
Accompagnatore di Dulcamara | Stefano Guizzi
Il trombettiere | Gianni Dallaturca
Fortepiano | Paolo Spadaro Munitto
Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
direttore | Michele Gamba
maestro del coro | Bruno Casoni
regia | Grischa Asagaroff
scene e costumi | Tullio Pericoli
luci | Hans-Rudolf Kunz
riprese da Marco Filibeck