Achim Freyer firma la regia, le scene e i costumi della produzione di Die Zauberflöte in repertorio al Semperoper di Dresda, coprodotta in origine col Festival di Schwetzingen e l’Opéra National du Rhin di Strasburgo. Le recite di febbraio e marzo (inclusa quella del 5) vedono sul podio Gábor Káli.
Si tratta di un allestimento gradevole che, forte di un impianto scenico bidimensionale, può essere comodamente montato e smontato velocemente, così da garantirne la messa in scena di un gran numero di repliche nel corso di ogni stagione. Un piano inclinato e le fatidiche tre porte dominano la scena unica, e nonostante nulla muti in modo significativo, il lavoro sulla gestualità è così approfondito da enucleare la vicenda con efficacia e dinamismo. Uno spettacolo godibile, rispettoso del libretto e della musica, nel quale la vicenda è resa senza forzature né tradimenti di significato. Un classico che accontenta grandi e piccoli, intenditori e neofiti.
Gábor Káli dirige con perizia e ottimo ritmo narrativo. La Staatskapelle è in forma smagliante. Gli archi sono impressionanti per qualità del suono e la compattezza tra le sezioni si trova in poche compagini al momento. Buona anche la prova del Coro diretto da Wolfram Tetzner e Christoph Heining. Il cast è soddisfacente e vede imporsi Tilmann Rönnebeck e Bernhard Hansky. Il primo conferisce con autorevolezza sia scenica che vocale a Sarastro, offrendo una bellissima In diesen heil’gen Hallen; il secondo è un Papageno spigliato sia vocalmente che in scena, ma sempre con profondo senso della misura. Bene il Tamino di Joseph Dennis che canta con sensibilità Dies Bildnis ist bezaubernd schön con partecipazione, perdendo un po’ di efficacia nel corso della serata. Bravissima è per suo conto Julia Sitkovetsky (La regina della notte), a dispetto di qualche fissità nei sovracuti e dolcissima e dolente è infine Evelin Novak (Pamina). Corretta è Christiane Hossfeld (Papagena) e valido il nutrito stuolo di comprimari.
Successo vivo e prolungato al termine. Appuntamento al 22 febbraio alle 19!
Semperoper
Dresda | 1 febbraio 2020
Die Zauberflöte
Singspiel in due atti
musica di Wolfgang Amadeus Mozart
libretto di Emanuel Schikaneder
Sarastro | Tilmann Rönnebeck
Königin der Nacht | Olga Pudova
Pamina | Evelin Novak
Tamino | Matthew Newlin
Papageno | Sebastian Wartig
Erste Dame | Roxana Incontrera
Zweite Dame | Anna Kudriashova-Stepanets
Dritte Dame | Christa Mayer
Monostatos | Beomjin Kim
Sprecher | Matthias Henneberg
Papagena | Christiane Hossfeld
Erster Priester | Doğukan Kuran
Zweiter Priester | Gerald Hupach
Erster Geharnischter | Jürgen Müller
Zweiter Geharnischter | Lawson Anderson
Erster Knabe | Aurelius Sängerknaben Calw
Zweiter Knabe | Aurelius Sängerknaben Calw
Dritter Knabe | Aurelius Sängerknaben Calw
Sächsischer Staatsopernchor Dresden
Sächsische Staatskapelle Dresden
direttore | Gábor Káli
regia, scene e costumi | Achim Freyer
luci | Gerd Budschingk
maestro del coro | Wolfram Tetzner
drammaturgia | Klaus-Peter Kehr e Hans-Georg Wegner
ph. © Semperoper Dresden/Matthias Creutziger