Al Piccolo Teatro di Milano è in scena fino a domenica 16 febbraio un testo di Henrik Ibsen profondamente intriso di contemporaneità, Un nemico del popolo. Scritto dal drammaturgo norvegese dopo le pungenti critiche ricevute dal suo Spettri, questa pièce narra del tentativo del responsabile sanitario di un istituto termale di far emergere la verità presso la propria comunità. Dopo delle analisi chimiche infatti le acque delle terme sono risultate inquinate e quindi dannose per le persone. Ciò che agli spettatori pare estremamente logico, ossia la diffusione di questa importante informazione per poter salvaguardare la salute dei pazienti, risulta però estremamente difficoltoso per il protagonista. Il dottor Stockmann infatti dovrà scontrarsi prepotentemente con il sindaco del piccolo paese, nonché suo fratello, per poter far conoscere a tutti la verità fino ad essere messo nell’angolo dalla maggioranza. Ipocrisia, corruzione, spietata difesa degli personali, inquinamento, importanza e supremazia dei mezzi di comunicazione: in Un nemico del popolo troviamo tutto il nostro presente con un taglio forte e molto contemporaneo: un testo che parla, oggi come ieri, agli spettatori facendoli riflettere sulla propria quotidianità e sul ruolo della maggioranza nei nostri processi democratici.
Lo spettacolo in scena al Piccolo Teatro ha come protagonista ed è diretto da Massimo Popolizio che, pur mantenendo i nomi norvegesi dei personaggi e dei luoghi, sposta idealmente l’azione dalla Norvegia di Ibsen agli Stati Uniti degli Anni Venti, trasportando così lo spettatore all’interno di una ruspante provincia americana in crescita. Popolizio sceglie di dare un tocco ironico alla pièce, enfatizzando (a volte in modo eccessivo) la recitazione e scegliendo un taglio molto cinematografico con di momenti di “fermo immagine” in chiusura dei quadri che compongono la pièce. Il ritmo è in crescendo verso il momento culminante del confronto pubblico tra il dottor Stockmann e il sindaco. Di grande espressività e spessore la prova di Maria Paiato nei panni maschili del sindaco Stockmann. Ottima anche l’ardimentosa prova di Maria Laila Fernandez nei panni della giovane figlia del dottore Petra. Tutto il cast risulta comunque molto affiatato e capace di caratterizzare i diversi personaggi: l’amorevole moglie del dottore (Francesca Ciocchetti), i voltagabbana e perfidi Billing (Tommaso Cardarelli), Hovstad (Paolo Musio) e Aslacksen (Michele Nani) insieme a Martin Chishimba nei panni di un ubriaco che in realtà però funge anche da narratore della vicenda.
Molto efficace la scenografia estremamente prospettica pensata da Marco Rossi che aprendosi e chiudendosi va a comporre in maniera semplice, ma affascinante i diversi ambienti della vicenda.
Calorosi applausi a fine spettacolo ha salutato questa produzione del Teatro di Roma che rimarrà in scena fino al 16 febbraio al Piccolo Teatro e poi in tournée in tutta Italia fino ad aprile.
PIccolo Teatro – Teatro Strehler
Milano | 12 febbraio 2020
Un nemico del popolo
di Henrik Ibsen
con Massimo Popolizio e Maria Paiato
e con Tommasi Cardarelli, Francesca Cicchetti,
Martin Chishimba, Maria Laila Fernandez,
Paolo Musio, Michele Nani, Francesco Bolo Rossini
regia | Massimo Popolizio
scene | Marco Rossi
costumi | Gianluca Sbicca
luci | Luigi Biondi
suono | Maurizio Capitini
video | Lorenzo Buono e Igor Renzetti
produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale