Nella cornice del cortile di Palazzo Farnese a Piacenza il 4 luglio, giorno del santo patrono della città, Sant’Antonino, ha preso il via la rassegna culturale estiva E quindi uscimmo a riveder le stelle. Si trattava della ripartenza ufficiale del comparto culturale della città dopo i duri mesi dell’emergenza Covid-19: un appuntamento importante che non poteva che tenersi nel nome di Giuseppe Verdi. Accompagnati dal pianista Davide Cavalli, il tenore Francesco Meli e il baritono Luca Salsi, colleghi di palcoscenico, nonché amici nella vita, hanno proposto un programma che prevedeva brani da Don Carlo, Un ballo in maschera, Otello e La Forza del Destino. Si è trattato del primo di una serie di concerti che i due artisti porteranno in giro per l’Italia, un tour quindi che si è aperto a Piacenza nella quale si sono esibiti diverse volte, ottenendo sempre grande successo.
Dopo il saluto del sindaco Patrizia Barbieri e dopo l’esecuzione dell’inno di Mameli, il recital è entrato nel vivo con i primi tre brani tratti dalla versione italiana di Don Carlo. Francesco Meli si è quindi esibito nell’emozionante aria di Carlo Io la vidi e il suo sorriso, seguita poi dal celebre duetto d’amicizia tra Carlo e Rodrigo È lui! Desso, l’Infante!.. Dio che nell’alma infondere per terminare con l’aria di Rodrigo interpretata da Luca Salsi O Carlo, ascolta… Io morrò ma lieto in core. Il concerto è proseguito poi con l’aria di Riccardo da Un ballo in maschera interpretata da Francesco Meli Forse la soglia attinse… Ma se m’è forza perderti per continuare con Invano Alvaro ti celasti al mondo, celebre duetto tra Don Alvaro e Don Carlo ne La Forza del Destino. Ultimi due brani in programma il Credo di Jago dall’Otello interpretato da Luca Salsi seguito dal duetto insieme a Francesco Meli Tu?! Indietro! Fuggi!!.. Sì pel ciel, sempre dall’Otello. Un programma ricco e denso che ha messo in luce le qualità delle due voci impegnate. Il tenore genovese ha proposto arie e duetti da due ruoli che spesso ha interpretato nel corso della sua carriera (Don Carlo e Riccardo), esibendosi invece per la prima volta nei panni di Alvaro e Otello (anche se già al Municipale di Piacenza aveva interpretato il quarto atto di Otello nel corso della serata Verdi Opera Gala). Ne è scaturita un’interpretazione molto convincente, caratterizzata da un fraseggio definito ed accento nobile, timbro come sempre adamantino e autentica voce da tenore lirico con cui affronta baldanzoso anche l’impervio duetto di Otello. Luca Salsi si conferma uno dei baritoni più interessanti della sua generazione, con una voce generosa e pastosa, ben proiettata e con fraseggio autenticamente verdiano. E’ un piacere ascoltarlo nell’aria di Rodrigo dal Don Carlo, così come nei duetti proposti insieme a Francesco Meli e nel Credo di Jago.
Il pubblico ha acclamato i due interpreti, le cui performance sono stata inframmezzate dalle ottime interpretazioni di Davide Cavalli al pianoforte dell’Andante op. 2 n. 1 di Scriabin e dal brano Les Funérailles des Harmonies poétiques et religieuses di Liszt. Al termine dopo numerosi applausi i due cantanti hanno offerto al pubblico un bis sicuramente insolito: si trattava del duetto All’idea di quel metallo da Il barbiere di Siviglia rossiniano, opera che entrambi hanno cantato nel passato (il pubblico piacentino si ricorderà Francesco Meli come Almaviva nel Barbiere del 2006 al Municipale). Il risultato è stato molto positivo e ha notevolmente divertito il pubblico, tanto che Salsi ha poi proposto anche Largo al factotum sempre dal Barbiere e Meli invece ha interpretato uno dei suoi cavalli di battaglia, Una furtiva lagrima da L’Elisir d’Amore di Donizetti.
Una bella serata all’insegna della grande musica, in attesa di poter rientrare al Municipale di Piacenza e a rivivere le emozioni dell’opera dal vivo.