Spoleto64; Festival dei Due Monti; Spoleto 2021

Il Festival dei Due Mondi di Spoleto 2021

Il 25 giugno prossimo verrà inaugurata la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima firmata della nuova direttrice artistica Monique Veaute, nominata la scorsa estate per subentrare alla direzione di Giorgio Ferrara. Nonostante le incertezze legate all’emergenza sanitaria, è con coraggio che si guarda con ottimismo alla prossima estate, nella speranza di poterla trascorrere tornando a vivere lo spettacolo dal vivo. 60 appuntamenti, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi: queste le significative cifre di Spoleto64 che proporrà un programma multidisciplinare con appuntamenti di Musica, Opera, Danza, Teatro e Arte. Al centro torna la Musica con tanti appuntamenti e una novità molto interessante: l’inizio della residenza quinquennale di due grande istituzioni musicali di livello internazionale come la Budapest Festival Orchestra e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

I complessi ungheresi, guidati dal loro direttore/fondatore Iván Fischer saranno impegnati nel concerto inaugurale di Spoleto64 venerdì 25 giugno nella magnifica cornice di Piazza del Duomo di Spoleto, con un programma interamente dedicato alla musica francese di inizio Novecento, mentre tra il 25 e il 27 giugno alcuni degli elementi dell’orchestra saranno impegnati in otto appuntamenti della rinata rassegna di musica da camera dei Concerti di mezzogiorno in varie location cittadine, proponendo tre programmi che spazieranno dalla musica barocca fino alle sperimentazioni del secondo Novecento.

L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con il suo direttore musicale Antonio Pappano (recentemente nominato anche direttore emerito dell’orchestra romana) sarà invece impegnata nel concerto conclusivo del Festival 2021 (11 luglio), proponendo al pubblico un programma “da mille e una notte” con numerose suggestioni musicali tra Occidente e Oriente. Accanto al concerto conclusivo i complessi dell’Accademia di Santa Cecilia proporranno anche loro tre Concerti di mezzogiorno con organici da camera, ma soprattutto saranno protagonisti del concerto del 27 giugno diretto da Pascal Rophé che vedrà in programma i Notturni di Debussy e l’Oedipus Rex di Stravinskij con protagonisti Allan Clayton, Anna Caterina Antonacci, Andrea Mastroni, Mikhail Petrenko e John Irvin.

L’Oedipus Rex rappresenta l’unico appuntamento operistico dal vivo per questa edizione 2021. Purtroppo le altre produzioni inizialmente previste sono saltate a causa delle difficoltà legate alla pandemia. Il pubblico a Spoleto potrà però goderne lo stesso grazie al Digital Stage. Nei luoghi di spettacoli deputati verranno proiettati quindi le riprese di alcuni spettacoli che sarebbero dovuti andare in scena. Si tratta di Jeanne d’Arc au Bûcher di Arthur Honegger nella produzione di Romeo Castellucci e di Inferno di Lucia Ronchetti presentata in forma di concerto in video in prima assoluta. Oltre a questi due appuntamenti operistici, il Digital Stage “ospiterà” anche altri appuntamenti delle altre rassegne: lo spettacolo di Robert Lepage Les Sept Branches de la Rivière Ōta, lo spettacolo di danza Dancing at Dusk – A moment with Pina Bausch’s The Rite of Spring con 38 ballerini provenienti da 14 diversi paesi africani e lo spettacolo della compagnia australiana di circo contemporaneo Circa chiamato Sacre. Entrambi gli ultimi appuntamenti segnalati (insieme ad altri in tutte le rassegne presentate) rientrano nell’ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario dalla morte di Igor Stravinskij. 

Tanti gli appuntamenti anche dedicati al Teatro di prosa con particolare focus sui giovani interpreti. Segnaliamo a questo proposito il grande classico Signorina Giulia di Strindberg diretto da Leonardo Lidi e con protagonisti Christian La Rosa e Giuliana Vigogna e La tragedia è finita, Platonov tratto da Anton Cechov e diretto e interpretato dal giovane regista umbro Liv Ferracchiati. La regista e drammaturga Lucia Calamaro proporrà il suo ultimo inedito spettacolo Darwin inconsolabile, così come non mancherà una speciale serata-omaggio a Giorgio Strehler nel centenario della sua nascita con protagoniste Margherita Di Rauso, Monica Guerritore e Andrea Jonasson dirette da Lluís Pasqual e accompagnate dal Quartetto d’Archi del Teatro Regio di Torino. Non mancheranno appuntamenti dedicati a Dante Alighieri, così come molto folta e interessante è la sezione dedicata alla danza. 

Anche quest’anno si rinnoverà la tradizione nata già nel 1958 di affidare ad un celebre artista l’illustrazione dei manifesti della rassegna; per quest’anno, dopo le partecipazioni di Anish Kapoor, David LaChapelle, Paolo Roversi (solo per citare alcune delle più recenti collaborazioni) è stato invitato il francese Daniel Buren che torna a Spoleto dopo aver partecipato alla mostra collettiva Incontri 1980: 20 Interventi di artisti contemporanei a Spoleto, nata in seno all’edizione del 1980 del Festival. Buren sarà inoltre tra i protagonisti dell’edizione 2022 del Festival con un Travail in situ commissionato dal Festival per il foyer del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti.

In attesa di tornare al più presto alla normalità, l’annuncio di un così ricco programma per il Festival dei Due Monti 2021 non può che essere considerato un segno di speranza per il futuro.


Festival dei Due Mondi
Sessantaquattresima edizione

Spoleto | 25 giugno – 11 luglio 2021

 

#Spoleto64

festivaldispoleto.cloud

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *