Dopo la recente riapertura la Triennale di Milano è ripartita a pieno ritmo aprendo (accanto alla grande mostra curata da Hans Ulrich Obrist e dedicata ad Enzo Mari di cui vi abbiamo parlato negli scorsi mesi) tre nuove mostre che saranno capaci di accontentare gli appassionati di arte contemporanea, così come quelli di architettura e design.
Dal 6 maggio al 12 settembre la Triennale presenta Les Citoyens, il secondo appuntamento espositivo frutto della collaborazione con la Fondation Cartier, la mostra curata dall’artista argentino Guillermo Kuitca, attraverso la selezione di 120 opere di 28 artisti differenti della collezione della Fondation Cartier ci offre l’interpretazione di un artista sulla storia di una collezione di così alto livello, cercando di riflettere sul tema di comunità e di collettivo artistico e di come un insieme di opere di artisti diversi allestite nel modo corretto si trasformino in un’unica grande creazione artistica Tra le opere di questo speciale insieme spicca senz’altro il David’s Living Room Revisited di Kuitca, nato dalla speciale collaborazione dell’artista con David Lynch e Patti Smith. L’installazione è nata come rivisitazione di Kuitca dell’ambiente che lo stesso Lynch realizzò nel 2007 in occasione della mostra The Air is on Fire a Parigi. L’altro lavoro che vogliamo segnalarvi è l’installazione di Allan McCollum Collection of Two Hundred and Forty Plaster Surrogates (1982-1983) che riflette sul tema della riproducibilità dell’opera d’arte giocando con le regole museografiche del XIX secolo.
Il 6 ottobre 2020 l’architetto e designer milanese Vico Magistretti avrebbe compiuto 100 anni. Per celebrare questo importante anniversario la Triennale di Milano e la Fondazione dedicata a Vico Magistretti hanno dato vita alla mostra (curata da Gabriele Neri) Vico Magistretti. Architetto milanese che ne ripercorre l’intera produzione dagli esordi giovanili (con l’allestimento della Mostra della ricostruzione del 1945 all’Arengario) fino ai progetti di design degli ultimi anni passando dalle sue celebri lampade come la Atollo e la Eclisse. Grazie anche ad un allestimento davvero accattivante (firmato da Lorenzo Bini/BINOCLE) in una sola stanza il visitatore viene letteralmente avvolto dalla moltitudine di oggetti e di progetti realizzati da Magistretti.
Terminiamo la nostra visita alla Triennale con la grande mostra dedicata a Carlo Aymonino che ripercorre l’intera carriera di uno degli architetti più sfaccettati (ed intellettuali) del secondo Novecento italiano; la mostra si apre con un’ampia sezione dedicata alla passione giovanile di Aymonino ossia la pittura, una seconda parte della mostra è dedicata alla sua carriera di progettista e ne ripercorre con numerosi disegni, fotografie, documenti e maquette le principali tappe e i progetti più importanti, come Il Gallaratese a Milano (progettato con Aldo Rossi) o Le spine bianche a Matera, fino ad arrivare ad uno dei lavori più recenti e prestigiosi: la nuova Sala dell’esedra di Marco Aurelio dei Musei Capitolini di Roma. La mostra si chiude con una coloratissima installazione che cerca di racchiudere in un ambiente tridimensionale tutti disegni di Aymonino, il disegno era infatti inteso da Aymonino non tanto come una pratica artistica, ma come una vera e propria forma autonoma di conoscenza, “un pensare per figure” che lo portò a dar forma sia ai suoi progetti urbani che al suo personalissimo universo.
Le due mostre dedicate a Magistretti e ad Aymonino (entrambe accompagnate da un ricco catalogo edito da Electa), si pongono lungo la scia delle mostre che negli ultimi anni la Triennale di Milano sta proponendo per approfondire alcune figure complesse del mondo dell’architettura e del design italiano e che vanno idealmente ad arricchire il percorso del Museo del design.
Vico Magistretti.
Architetto milanese
11 maggio – 12 settembre 2021
a cura di Gabriele Neri
in collaborazione con la Fondazione studio museo Vico Magistretti
Carlo Aymonino.
Fedeltà al tradimento
14 maggio – 22 agosto 2021
da un idea di Livia e Silvia Aymonino
a cura di Manuel Orazi
Les Citoyens
Uno sguardo di Guillermo Kuitca sulla collezione della Fondation Cartier pour l’art contemporain
6 maggio – 12 settembre 2021
a cura di Guillermo Kuitca