Barbiare di Siviglia Scala; Rossini; Chailly; Muscato

Un “nuovo” Barbiere di Siviglia per la Scala

L’autunno 2021 del Teatro alla Scala di Milano sarà ricordato non solo per la riapertura al pubblico a piena capienza dopo i mesi di chiusure e restrizioni imposti dalla protrarsi della pandemia, ma anche per la programmazione quasi completamente dedicata a Rossini, con ben tre titoli in cartellone del pesarese. Dopo la ripresa de L’italiana in Algeri e prima di quella de Il Turco in Italia ha debuttato al Piermarini (a più di vent’anni dall’ultimo nuovo allestimento e a cinquant’anni esatti dal debutto dello storico spettacolo di Ponnelle) una nuova produzione de Il Barbiere di Siviglia diretta da Riccardo Chailly per la regia di Leo Muscato.

Leo Muscato confeziona per la Scala uno spettacolo grandioso che sfrutta tutto il potenziale tecnologico del palcoscenico, con numerosi cambi di scena (ben 16). L’intera vicenda è ambientata nel dietro le quinte dell’ipotetico “Teatro Siviglia” dove Figaro è un tecnico un vero e proprio factotum, Rosina è la prima ballerina, Almaviva è un compositore (Muscato nelle note di regia suggerisce che possa essere l’anonimo autore de L’inutil precauzione) e Bartolo è il perfido impresario del teatro. Sebbene le splendide ed elaborate scene di Federica Parolini con i bei costumi di SIlvia Aymonino riescano a restituire magnificamente l’ambientazione fin de siècle e a conquistare e divertire facilmente lo spettatore, l’impressione che si ha è che lo spettacolo nel tentativo di omaggiare il teatro di un tempo non riesca a restituirci una lettura coerente e ne scaturisca uno spettacolo dal sapore post moderno che tuttavia fatica a trovare una propria chiave di lettura, senza proporre un vero e proprio lavoro di scavo sui personaggi.  

I complessi scaligeri erano guidati per l’occasione dal direttore musicale del teatro il maestro Riccardo Chailly che torna così dopo 22 anni a dirigere alla Scala il capolavoro di Rossini. In questa occasione, Chailly ha offerto una lettura non convenzionale del Barbiere, estremamente attenta al dettaglio, capace di far scoprire al pubblico sonorità sconosciute. I tempi sono meditativi e introspettivi, capaci di far emergere gli aspetti più romantici e intensi di questa partitura, a scapito di un po’ di leggerezza che in qualche momento forse si sarebbe auspicata. Di alto livello il cast coinvolto in questa produzione, a cominciare dal Figaro di Mattia Olivieri, interpretativamente vulcanico nei panni del barbiere, così come vocalmente pienamente a suo agio tra colorature e recitativi: una prima prova che ben fa sperare per il prosieguo della sua carriera. Svetlina Stoyanova, già ascoltata alla Scala nelle recenti Nozze di Figaro e Italiana in Algeri, vestiva invece questa volta i panni di Rosina, a suo agio nelle colorature, ben omogenea nel registro centrale e basso e spigliata a livello interpretativo. Antonino Siragusa ha interpretato il Conte d’Almaviva  con la consueta perizia, in maniera precisa e calibrata, capace di mettere in luce le qualità della sua voce limpida e cristallina. Ottima la prova di Marco Filippo Romano come Don Bartolo, perfettamente a suo agio sia vocalmente che interpretativamente. Molto applaudito anche il Don Basilio di Nicola Ulivieri, interprete di una Calunnia molto intensa nell’interpretazione di Chailly. Completavano il cast l’ottima Berta di Lavinia Bini e il Fiorello di Costantino Finucci. Puntuali anche gli interventi del Coro scaligero diretto da Alberto Malazzi. 

Al termine della recita la sala del Piermarini, finalmente gremita al 100% della capienza, ha tributato calorosissimi applausi a tutto il cast, dedicando vere e proprie ovazioni per Mattia Olivieri, vero vincitore della serata.


Teatro alla Scala

Milano | 15 ottobre 2021

Il Barbiere di Siviglia
commedia in due atti
libretto di Cesare Sterbini
musica di Gioachino Rossini

Conte d’Almaviva | Antonino Siragusa
Bartolo | Marco Filippo Romano
Rosina | Svetlina Stoyanova
Figaro | Mattia Olivieri
Basilio | Nicola Ulivieri
Fiorello/Un ufficiale | Costantino Finucci
Berta | Lavinia Bini

Orchestra e Coro del Teatro alla Scala

direttore | Riccardo Chailly
maestro del coro | Alberto Malazzi
regia | Leo Muscato
scene | Federica Parolini
costumi | Silvia Aymonino
luci | Alessandro Verazzi
coreografia | Nicole Kehrberger

 

ph. © Brescia & Amisano | Teatro alla Scala

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