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L’imperdibile mostra di Saul Steinberg alla Triennale di Milano

La Triennale di Milano ospita in questi mesi un grande mostra, nata dalla collaborazione con Electa editore che a nostro avviso è uno degli eventi espositivi più interessanti di questi mesi, stiamo parlando della mostra Saul Steinberg Milano New York.
Saul Steinberg è considerato uno dei più importanti illustratori del Novecento, nato in Romania nel 1914 in una famiglia della borghesia ebraica, dopo gli studi superiori nel 1933 riesce a iscriversi al Politecnico di Milano, vivrà nel capoluogo lombardo fino al 1942 quando riesce a scappare per l’America dopo essere stato detenuto in un campo di confinamento. Arruolato nel 1943 come ufficiale di Marina durante gli anni della guerra inizia a realizzare vignette e disegni di propaganda antinazista per l’esercito e per il New Yorker.

Un’esposizione quella della Triennale che raccoglie più di 350 tra dipinti, disegni, fotografie, stampe, riviste, documenti e sculture splendidamente esposti, grazie all’allestimento firmato da Italo Lupi (che è anche uno dei curatori e ideatori della mostra), Ico Migliore e Mara Servetto, che hanno ridisegnato lo spazio e la luce della Curva del primo piano del Palazzo dell’Arte, per guidarci come in un immenso labirinto attraverso la vita (e soprattutto le opere) di Steinberg.

Cuore della mostra è la sezione dedicata al Labirinto dei ragazzi, un progetto dei BBPR sviluppato per la Triennale del 1954 decorato dallo stesso Steinberg con la partecipazione di Alexander Calder. In mostra sono esposti progetti, disegni, plastici ed un Mobile di Calder, il Labirinto fu distrutto immediatamente dopo la fine dell’esposizione e sopravvive oggi grazie a 4 spettacolari leporelli in cui Steinberg disegnò l’intera decorazione che fu successivamente incisa sulle pareti del labirinto. Tra i vari disegni spicca sicuramente all’occhio la sezione dedicata alle città d’Italia, dove con il suo inconfondibile stile Steinberg restituisce i profili delle più celebri città italiane, andando ad arricchire la sua produzione di vedute urbane (indimenticabili quelle dedicate a Milano e New York).
Il percorso espositivo prosegue su un doppio binario affiancando ai lavori più celebri di Steinberg, come i disegni per il New Yorker (rivista con cui collaborerà per quasi 60 anni realizzando più di 600 illustrazioni e 85 copertine), alcune opere più intime e familiari come le maschere realizzate con sacchetti di carta.

Accompagna la mostra una pubblicazione di Electa che per l’occasione non propone un tradizionale catalogo, ma una vera e propria enciclopedia dal titolo Steinberg A-Z (che si inserisce nella collana dell’editore nata a fine 2020 con il primo volume dedicato a Savinio) che attraverso 139 lemmi cerca di restituire la mille sfaccettature della personalità e della produzione di Steinberg. Inoltre potete completare o prepararvi alla visita ascoltando le nove puntata del podcast Saul Steinberg. Scrivere senza parole in cui Francesco Costa cerca di guidarci tra le mille pieghe delle opere di Steinberg.

Un’occasione davvero unica per scoprire e approfondire un artista poliedrico, poco noto al grande pubblico ma che per la vastità di interessi e di temi coinvolti nella sua produzione risulta estremamente affascinante ed attuale.


Triennale Milano
15 ottobre 2021 -13 marzo 2022

Saul Steinberg
Milano New York

a cura di Italo Lupi, Marco Belpoliti con Francesca Pellicciari
progetto di allestimento: Italo Lupi, Ico Migliore, Mara Servetto
catalogo: Electa

 

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