Richard Strauss; Ariadne auf Naxos; Teatro alla Scala

Ariadne auf Naxos di Strauss torna alla Scala

La stagione 21/22 del Teatro alla Scala di Milano prosegue con una “nuova” produzione dell’Ariadne auf Naxos di Richard Strauss firmata da Sven-Eric Bechtolf. La sesta opera di Strauss torna al Piermarini dopo soli tre anni dall’ultima (non troppo fortunata) messa in scena milanese firmata da Frederic Wake Walker.

Lo spettacolo “nuovo” per la Scala è una ripresa della produzione firmata da Sven-Eric Bechtolf del 2012 e nata in coproduzione tra la Staatsoper di Vienna e il Festival di Salisburgo, ripresa qui per l’occasione da Karin Voykowitsch; lo spettacolo purtroppo risulta abbastanza spento e incolore senza particolari guizzi. L’impianto scenico è pressoché identico per le due parti dell’opera. Sono alcuni elementi scenici che caratterizzano le due ambientazioni: prima il nobile palazzo in ci si prepara all’allestimento di Ariadne auf Naxos con un avvicendarsi di macchinisti, musicisti, attori e ballerini e poi la sala del palazzo dove l’opera si tiene con quindi in primo piano l’azione scenica della strana rappresentazione teatrale e musicale che fonde l’opera seria Ariadne e uno spettacolo di commedia dell’arte con protagonista la giovane Zerbinetta. Se nella prima parte vediamo apparire gli specchi dei camerini degli artisti, nella seconda in primo piano troviamo giganti pianoforti ribaltati intorno a cui cantano Arianna e Zerbinetta, nonché Bacco e le maschere della commedia dell’arte. Lo spettacolo non offre nessuna lettura particolare, né supporta a dovere la recitazione dei cantanti. 

Nel ruolo del titolo e della Primadonna ritroviamo Krassimira Stoyanova che già era stata protagonista dell’edizione del 2019. Si conferma a suo agio nel repertorio straussiano, capace di dare voce alla nostalgia di Arianna grazie ad una voce solida dal punto di vista tecnico, morbida l’emissione e perfettamente a fuoco in tutti i registri da quello acuto che risuona luminoso a quello grave. Nella parte di Zerbinetta abbiamo invece ascoltato Erin Morley, al suo debutto scaligero. Il soprano americano ha sfoggiato sicurezza nella coloratura virtuosistica che caratterizza il ruolo, nonché un interessante fraseggio e disinvoltura scenica che l’hanno fatta apprezzare al pubblico che l’ha premiata con lunghi applausi. Meno bene il Compositore impersonato en travesti da Sophie Koch che abbiamo trovato meno efficace rispetto ad altre prove, con un po’ di discontinuità tra i registri. Purtroppo deludente la prova di Stephen Gould nei panni di Bacco. Il tenore americano mostrava problemi di intonazione e difficoltà nel registro acuto che purtroppo si sono fatti sentire soprattutto nel difficoltoso finale dell’opera.

Numerosi i comprimari coinvolti in quest’opera. Ottimale come sempre la prova di Markus Werba come insegnante di musica, così come quella anche delle tre ninfe Caterina Sala, Rachel Frenkel e Olga Bezsmertna. Ricordiamo inoltre le altre maschere, fautrici di una prova corretta: Samuel Hasselhorn (Arlecchino), Jinxu Xiahou (Scaramuccio), Jongmin Park (Truffaldino) e Pavel Kolgatin (Brighella).
Alla testa dell’orchestra scaligera c’era Michael Boder che purtroppo non è riuscito a dare incisività e smalto alla partitura, specialmente nel Prologo. Meglio il secondo tempo dove si sono potuti ascoltare degli emozionanti slanci melodici. 

Successo per tutti gli interpreti con alcune contestazioni per Stephen Gould. 


Teatro alla Scala
Milano | 3 maggio 2022

Ariadne auf Naxos
Opera in un atto con un prologo
libretto di Hugo von Hofmannsthal
musica di Richard Strauss

der Haushofmeister | Gregor Bloéb
Ein Musiklehrer | Markus Werba
Der Komponist | Sophie Koch
Der Tenor / Bacchus | Stephen Gould
Ein Offizier | Hyun-Seo Davide Park
Ein Tanzmeister | Norbert Ernst
Ein Perückenmacher | Paul Grant
Ein Lakai | Sung-Hwan Damien Park
Zerbinetta | Erin Morley
Primadonna / Ariadne | Krassimira Stoyanova
Harlekin | Samuel Hasselhorn
Scaramuccio | Jinxu Xiahou
Truffaldin | Jongmin Park
Brighella | Pavel Kolgatin
Najade | Caterina Sala
Dryade | Rachel Frenkel
Echo | Olga Bezsmertna

Orchestra del Teatro alla Scala

direttore | Michael Boder
regia | Sven-Eric Bechtolf
ripresa da Karin Voykowitsch
scene | Rolf Glittenberg
costumi | Marianne Glittenberg
luci | Jurgen Hoffmann

 

teatroallascala.org

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