Lucia di Lammermoor; Lisette Oropesa; Massimo Cavalletti; Opernhaus Zurich; Zurigo; Gaetano Donizetti

La Lucia di Lammermoor di Donizetti in scena a Zurigo

Alla Opernhaus di Zurigo in concomitanza con le recite della nuova produzione di Das Rheingold di Wagner ha debuttato la ripresa della produzione, firmata lo scorso anno da Tatjana Gürbaca, della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti. 

In occasione di questa prima ripresa il ruolo del titolo è stato affidato a Lisette Oropesa (inizialmente prevista anche lo scorso anno ma sostituita da Irina Lungu poco prima del debutto) che così ha potuto finalmente debuttare a Zurigo e farlo con uno dei suoi cavalli di battaglia. Il soprano americano (che secondo indiscrezioni probabilmente riprenderà Lucia alla Scala nella stagione 22/23) ha saputo convincere sia vocalmente che interpretativamente. Vocalmente ha saputo sfoggiare voce lirica, ben omogenea in tutti i registri, cristallina in quello acuto e con tecnica precisissima. La coloratura è funambolica e, soprattutto, riflette sempre uno stato d’animo della protagonista. Lisette Oropesa riesce infatti ad essere calata perfettamente nella parte e a trasmettere i contrasti di questo personaggio così complesso. Una prova che l’ha fatta entrare subito nei cuori degli spettatori zurighesi. Al suo fianco, Benjamin Bernheim ha convinto parimenti, formando insieme al soprano americano una coppia credibilissima sia scenicamente che vocalmente. Il tenore francese ha ottima proiezione, fraseggio elegante e sicurezza nel registro acuto, caratteristiche che lo rendono un ottimo Edgardo. Un gradino sotto l’Enrico di Massimo Cavalletti che riscontra qualche problema di intonazione iniziale, ma che poi è riuscito a recuperare e a terminare la recita in modo convincente. Ottimo il Raimondo di Vitalij Kowaljow, preciso e tonante, con un ottimo fraseggio, così come di buon livello la breve ma importante prova di Andrew Owens come Arturo. Baldanzoso il Normanno di Iain Milne dalla dizione perfettibile e corretta l’Alisa di Roswitha Christina Müller

La parte musicale è stata affidata alla bacchetta di Andrea Sanguineti alla testa della Philharmonia Zürich che riesce a creare un’ottima armonia tra buca e palcoscenico, riuscendo a ben coordinare le masse corali e i solisti. Non troviamo particolari guizzi nella sua interpretazione, ma il direttore italiano si è messo totalmente al servizio delle voci, riuscendo a farle emergere al meglio. 

Lo spettacolo è quello ideato da Tatjana Gürbaca che ha spostato la vicenda negli anni Sessanta del secolo scorso, cercando di raccontarci il preambolo della vicenda, presentato durante il preludio: Lucia bambina è vittima di un tentanto stupro sventato all’ultimo momento proprio da Edgardo. Si tratta di un momento cruciale della vita di Lucia che la segnerà per sempre e che la legherà ad Edgardo in maniera indissolubile. Tolto questo lo spettacolo non riesce a catturare troppo lo spettatore, alternando scene estremamente didascaliche a scene completamente avulse dal libretto, senza però risultare veramente convincente. La scenografia di Klaus Grünberg consisteva in un girevole che svelava di volta in volta vari ambienti come in un meccanismo a scatole cinesi, sistema che risulta ingegnoso per non rompere la continuità drammaturgica. Semplici i costumi curati da Silke Willrett. 

Al termine della recita il pubblico di Zurigo ha tributato calorosi applausi a tutto il cast con vere e proprie ovazioni dedicate a Benjamin Bernheim e soprattutto a Lisette Oropesa, vera trionfatrice della serata.


Opernhaus Zürich
Zurigo | 22 maggio 2022

Lucia di Lammermoor
dramma tragico in tre atti
musica di Gaetano Donizetti
libretto di Salvatore Cammarano
dal romanzo “The Bride of Lammermoor” di Sir Walter Scott

Enrico Ashton | Massimo Cavalletti
Lucia | Lisette Oropesa
Edgardo di Ravenswood | Benjamin Bernheim
Lord Arturo Bucklaw | Andrew Owens
Raimondo Bidebent | Vitalij Kowaljow
Alisa | Roswitha Christina Müller
Normanno | Iain Milne
Lucia da bambina | Noelia Finocchiaro
Edgardo da bambina | Tobia Führer
Enrico da bambino | Andreas Wittmann
Normano da bambino | Raphael Maurer

Philharmonia Zürich
Chor der Oper Zürich

direttore | Andrea Sanguineti
regia | Tatjana Gürbaca
scene e luci | Klaus Grünberg
costumi | Silke Willrett
dramaturg | Beate Breidenbach

 

ph. Toni Suter

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