Mefistofele; Boito; Piacenza; Teatro Municipale

Il Mefistofele di Boito in scena a Piacenza

La stagione d’opera 2022 del Teatro Municipale di Piacenza si è chiusa lo scorso weekend con il Mefistofele di Arrigo Boito, titolo programmato già nell’autunno 2020 e rimandato a causa della pandemia fino ad oggi, un grande sforzo produttivo che ha visto collaborare il teatro piacentino con Teatro Comunale di Modena per allestire un’opera mastodontica ormai fuori dal repertorio e che richiede la partecipazione di organici davvero numerosi a partire dal coro che per questa occasione ha visto l’unione del Coro Lirico di Modena con il Coro del Teatro Municipale di Piacenza e le Voci Bianche del Teatro Comunale di Modena.

Sul podio, alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana, era impegnato il maestro Francesco Pasqualetti che ha saputo addentrarsi nella partitura di Boito riuscendo a tirare le fila di una massa orchestrale piuttosto corposa (disposta infatti non solo in buca, ma anche nelle barcacce laterali), nonché di quella corale che comunque gioca un ruolo fondamentale. Non si è percepita una lettura di particolare rilievo, ma il direttore pisano è stato capace di coordinare il tutto in maniera estremamente efficace, mettendo il suo operato totalmente al servizio dei cantanti sul palcoscenico. Ottimi i due cori coinvolti, salutati da tantissimi applausi al termine della recita, così come anche per quello delle voci bianche preparato da Paolo Gattolin. 

Di buon livello il cast coinvolto, a partire dal soprano Marta Mari, impegnato nel doppio ruolo di Margherita ed Elena. Soprano dalla bella voce lirica, con omogeneità in tutti i registri, fraseggio puntuale e espressività intensa, Marta Mari ha emozionato il pubblico soprattutto in “L’altra notte in fondo al mare”. Simon Lim dava voce e corpo invece al ruolo del titolo. Avremmo forse desiderato un Mefistofele più tonante, ma il basso coreano conquista il favore del pubblico grazie ad una voce vellutata, salda e dizione perfetta, nonché credibilità interpretativa. Meno a fuoco il Faust di Antonio Poli che convince grazie ad una voce dal timbro eroico e spavaldo, ma che dimostra qualche difficoltà nel registro più acuto. Ottima la prova dei quattro comprimari coinvolti: Eleonora Filipponi (Marta), Paolo Lardizzone (Wagner), Shay Bloch (Pantalis) e Vincenzo Tremante (Nereo). 

Non è risultata altrettanto interessante la parte scenica dello spettacolo, la regia firmata da Enrico Stinchelli (autore anche di scene e costumi) non va oltre lo schierare staticamente i vari personaggi e fa uno smodato uso di proiezioni video di infima qualità e spesso di cattivo gusto che arrivano a ridicolizzare la già zoppicante drammaturgia dell’opera, tra i pochi momenti riusciti va ricordata la scena in carcere della morte di Margherita nel terzo atto che con la sua semplicità funziona egregiamente.

Il prossimo appuntamento con la lirica a Piacenza segnerà l’inizio della stagione 2022/2023 e vedrà andare in scena una nuova produzione del Rigoletto di Verdi per la regia di Leo Nucci e con Amartuvshin Enkhbat nel ruolo del titolo.


Teatro Municipale
Piacenza | 16 ottobre 2022

Mefistofele
opera in un prologo, quattro atti e un epilogo
su musica e libretto di Arrigo Boito
tratto dal Faust di Goethe

Mefistofele | Simon Lim
Faust | Antonino Poli
Margherita/Elena | Marta mari
Marta | Eleonora Filipponi
Wagner | Paolo Lardizzone
Pantalis | Shay Bloch
Nereo | Vincenzo Tremante

Orchestra Filarmonica Italiana
Coro Lirico di Modena e Coro del Teatro Municipale di Piacenza
Voci bianche del Teatro Comunale di Modena
MM Contemporary Dance Company

direttore | Francesco Pasqualetti
maestro del coro | Corrado Casati
maestro voci bianche | Paolo Gattolin
regia, scene e costumi | Enrico Stinchelli
luci e video | Angelo Sgalambro
coreografie | Michele Merola



ph. Cravedi

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